Malgrado le sanzioni di dubbia utilità nei confronti della Russia, e che tanto “costano” alla nostra economia, soprattutto quella agroalimentare, L’Italia e lo sterminato paese a cavallo tra Asia ed Europa hanno trovato un accordo per una cooperazione ferroviaria tra il gruppo Fs e Russian Railways, per uno sviluppo comune di progetti per la costruzione e modernizzazione della infrastruttura ferroviaria russa, la fornitura di prodotti e servizi per la logistica ed il trasporto di merci e passeggeri e la collaborazione per la costruzione di linee ad alta velocità in Russia, oltre a progetti congiunti per la realizzazione di nuove infrastrutture ferroviarie in altri paesi.
Un Mou, Memorandum of understanding, per tutto ciò è stato firmato dall’amministratore delegato e direttore generale del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Renato Mazzoncini, e dal presidente di Russian Railways, Oleg Belozerov.
Ma Mazzoncini nel suo roadshow nell’Est del mondo ha anche stretto un accordo con le ferrovie del Giappone, East Japan Railways, una cooperazione di natura tecnica nel campo dei servizi e della tecnologia ferroviaria, anche attraverso lo scambio di personale. Non per nulla Italia e Giappone detengono uno dei più avanzati know-how ferroviari del mondo, con tecnologia all’avanguardia anche nel campo dell’alta velocità.
