Industria del turismo

L’industria del turismo supera i livelli del 2019. Cresce l’eCommerce

Una ricerca dell'Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano mostra l'andamento del settore del turismo in Italia, che ha superato i livelli di 4 anni fa

L’industria del turismo conferma la ripresa post Covid e torna ai livelli del 2019. Anzi, li supera. Nel 2023 il settore è cresciuto confermato i numeri già buoni fatti registrare lo scorso anno.

A trainare il fenomeno è ancora l’eCommerce, che raggiunge i 16,9 miliardi di euro nel settore dei trasporti (71% della spesa complessiva) e i 19,4 miliardi in quello dell’ospitalità (54% del totale).

Queste alcune delle evidenze presentate alla Fiera di Rimini nell’evento annuale dell’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano. Questo ha presentato i risultati della ricerca che delinea il valore del digitale nell’industria dei viaggi e i trend di innovazione dell’offerta di servizi turistici.

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Industria del turismo: gli acquisti nel settore dei trasporti

Si parlava di trasporti. Ebbene: nel 2023 il comparto vale complessivamente (come somma di online e offline nelle tre componenti incoming, domestica e outgoing) 23,7 miliardi di euro. Cifra che rappresenta una crescita del 41% sul 2022 ma soprattutto del 9% sul 2019. Qquando si fermò a 21,7 miliardi.

Anche quest’anno l’eCommerce ha giocato un ruolo primario, crescendo più velocemente del mercato totale: +50% sul 2022 se confrontiamo i soli acquisti online. Gli acquisti online di viaggi hanno toccato un totale di 16,9 miliardi di euro.

Se nel 2019 l’incidenza degli acquisti online di comparto era del 55% sul totale, nel 2023 oltre 7 euro spesi su 10 (il 71%) derivano dal canale digitale. In particolare, gli utenti digitali sono molto più propensi a prenotare attraverso canali diretti che indiretti.

«Ad oggi, possiamo affermare che l’industria del turismo ha abbondantemente superato i valori del periodo pre-pandemia. In particolare per quanto riguarda il noleggio delle auto a finalità turistica e i viaggi aerei, con entrambi i settori in crescita del 13% rispetto al 2019». Così ha commentato afferma Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano.

«Questo, in realtà, soprattutto a causa dell’aumento delle tariffe che, in alcuni casi, sono perfino raddoppiate rispetto al 2022. L’unico leggero dato controtendenza è quello dei trasporti di terra (treni e bus), sostanzialmente stabile rispetto a quattro anni fa, complice il ritorno dei viaggi di lunga tratta».

Il settore delle strutture ricettive

Anche il settore ricettivo, inteso come somma di alberghiero e extra-alberghiero, è in forte recupero. Considerando sia i flussi incoming che quelli domestici, nel 2023 raggiunge quota 35,8 miliardi, in crescita dell’11% rispetto al 2022. Questo vuol dire che ha superato del 7% il livello del 2019 quando il totale del comparto (offline più online) valeva 33,4 miliardi di euro.

In questo contesto l’eCommerce raggiunge i 19,4 miliardi di euro (2,9 miliardi in più rispetto al 2022) e continua a crescere a tassi più alti rispetto al totale del mercato. Ciò vale soprattutto nella componente diretta, rappresentando nel complesso il 54% del comparto a valore.

Anche il turismo organizzato conferma la ripresa, sebbene i valori del tour operating (crociere escluse) siano ancora leggermente inferiori al 2019 (-2%). Le agenzie di viaggio che sono riuscite a superare il periodo pandemico, invece, registrano per il 2023 un +2% del transato rispetto al 2019.

«I dati incoraggianti che possiamo osservare, sebbene in parte drogati da un incremento dei prezzi soprattutto dei vettori a lungo raggio, derivano dal recupero del turismo incoming e outgoing. Ma derivano anche da una parziale ripresa dei viaggi d’affari» conclude Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano.

«Il canale digitale si dimostra, ancora una volta, un elemento portante e preferito sia dai viaggiatori che dagli operatori. Questi ultimi dimostrano anche una decisa sensibilità verso le tematiche sociali e ambientali della sostenibilità, che stanno ridefinendo i modelli di business all’insegna della cosiddetta twin transition. Dove verde e digitale vanno a braccetto».

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