A4E contro gli scioperi: “in 15 mila tengono in ostaggio un settore” dice Walsh

BRUXELLES: Hanno spesso usato la parola Europa, sia il Ceo di easyJet, Carolyn McCall, che Willie Walsh, Ceo di Iag, la holding di controllo di British Airways parlando all’incontro organizzato da A4E  per parlare di scioperi dei controllori di volo europei.

Un problema che, apparentemente, ha una soluzione semplice, ovvero la costruzione di un Single European Sky. Naturalmente controllato, perché non è possibile che “15 mila persone tengano in ostaggio un settore, milioni di passeggeri e lavoratori” sottolinea Walsh, che si dice “scioccato” dei numeri presentati oggi da Pwc – PricewaterhouseCoopers per A4E, che recitano come gli scioperi Atc in Europa abbiamo  “causato un danno economico di 9,5 miliardi di euro al Pil europeo negli ultimi sei anni” e la perdita, o la non-assunzione, di 131 mila posti di lavoro. 

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Al’incontro, in una Bruxelles blindata per la riunione del Consiglio che tratterà di Brexit, anche diversi esponenti della Commissione, come Elzbieta Bienkowska commissioner for internal market, industry, Entrepreneurship and Sme’s della commissione Europea, a cui l’associazione “ormai più rappresentativa delle compagnie aeree”, ovvero A4E, lancia una call for action, basata su 9 principi e su cinque punti ben chiari, ovvero avere una notifica di almeno 21 giorni degli scioperi, con la partecipazione individuale con almeno 72 ore di anticipo, incoraggiare gli arbitrati e arrivare allo sciopero solo come ultima ratio, minimizzare i costi dei vettori, invitando gli stati a provvedere anche alle necessarie riprotezioni, nonché limitare l’impatto dello sciopero su tutti i cieli europei di un’agitazione locale. Come succede in questi giorni in Francia.

Proprio la Francia, come i lettori di Missionline ben sanno è il paese dove si hanno il maggior numero di scioperi, agitazioni queste che vanno ad impattare su tutto il cielo europeo e soprattutto sui voli da e per la Gran Bretagna: “la Brexit non ha impedito a nessuno di volare, mentre gli scioperi dei controllori lo fanno in continuazione” sottolinea Walsh. Dopo i cugini d’oltralpe gli altri paesi a rischio Grecia, Italia e Portogallo. Il che fa dire ad A4E in una nota che “I paesi dell’Europa meridionale sono esposti al rischio più alto di impatto negativo sul turismoimage

Le compagnie che aderiscono a A4E sono Iag, Lufthansa, Air France-Klm, Ryanair, easyJet, i fondatori, cui si sono aggiunte AegeanNorwegian, Finnair, Jet2.com. Con Alitalia, come ci ha sottolineato l’Head of communications dell’associazione Aage Dunhaupt, “che non ha ancora preso alcuna decisione malgrado abbiamo aperto da tempo le discussioni”.

 

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