Presente in qualità di partner all’ultima edizione di IMA, Italian Mission Awards 2023, il gruppo HRS ha commentato la situazione attuale, delle prenotazioni alberghiere per il mondo del business travel.
Nel BT di oggi quale dei tanti fattori di scelta pesa di più, per i manager e come lo soddisfate in un clima mutevole?
“I fattori di scelta sono mutati radicalmente – spiega Marco D’Ilario, SVP Emea HRS – inizialmente ci si tarava su costo e categoria. Oggi i requirement sono molto più forti. Si parla di qualità percepita, di rating, di sostenibilità e digitalizzazione, e anche altro. Sono molteplici i fattori di scelta con la sostenibilità che per qualcuno è condizione esclusiva, su cui non transigere. Noi permettiamo al buyer di ponderare tutti i diversi fattori, con la possibilità di customizzare.”
Come avete fatto a gestire la nuova perturbazione inflattiva del 2022, subito dopo quella pesante della pandemia 2020 e 2021? Con quali strumenti vi proponete alle aziende che sono in cerca di flessibilità e saving?
“Abbiamo registrato un forte aumento inflattivo. Abbiamo allora dato la possibilità alle aziende di consolidare le proprie posizioni, per avere più potere negoziale. Abbiamo dato una media del 40% potenziale di volumi addizionali per avere tariffe più convenienti. Abbiamo poi proposto volumi consolidati tra più aziende, in formato consortile. Questo per un numero limitato di alberghi e di categorie, oggi circa 600 in Italia, con altri vantaggi di tariffe. Così abbiamo contenuto l’inflazione di circa il 18% in Italia”.