Il ritorno del Ventaglio

Il ritorno del Ventaglio

“Ma che c’azzecca” potrebbe dire qualcuno leggendo una notizia su un grande brand leisure come Ventaglio su un sito come questo, che si occupa di Business travel e Fleet management. Ma la Storia conta ( con la S maiuscola) e sembra che il mercato italiano abbia voglia di un ritorno al passato (e non parlo dei 60 anni della 500, anche se leggendo la parte Fleet del sito…) , e dopo il rilancio di Valtur ecco il ritorno del Ventaglio, un tempo il più grande gruppo turistico italiano. E quindi concedeteci questo “omaggio”, così come lo stesso Ventaglio celebra la “nuova vita del Ventaglio” mettendo in copertina un’opera di Mark Kostabi.

Il ritorno del Ventaglio. Con un occhio al Mice

Il ritorno del Ventaglio, punta, oltre che sul brand ancora ben conosciuto sul mercato, anche e soprattutto sulla gestione alberghiera dei resort proposti, cosa che è mancata al “vecchio” Ventaglio, malgrado occupasse tutta la filiera, dalla compagnia aerea alla rete distributiva, gestione di cui Enzo Carella, Vice Presidente Ventaglio Spa e amministratore delegato de I Viaggi del Ventaglio, è un maestro. Non per nulla quando era a Uvet ha aperto il Santo Stefano dopo due anni  di chiusura in una settimana. E proprio a Uvet Carella, un passato anche in Valtur, dedica un pensiero: “Con Luca Patané avevamo una stima reciproca ma abbiamo deciso che non era più il nostro percorso. Avevo già deciso di tornare a fare il consulente con la mia società  White, fondata insieme a Pierluigi Taliento ora in Uruguay, ma dopo aver incontrato Renato Giovannini (presidente VentaGroup Spa, la capogruppo, ndr) mi sono lanciato subito in questa grande avventura che mi permette di esprimermi personalmente con, ovviamente, anche un ritorno economico. Un percorso quella del “Nuovo” Ventaglio che era già partito circa 24 mesi fa, e che aveva già in pancia una decina di precontratti. Con il mio arrivo abbiamo accelerato lo scouting, arrivando a 26 strutture nel nostro primo catalogo (17 in Italia e 9 all’estero, ndr), tutti in gestione in toto, anche se con alcuni stiamo trattando l’acquisto. Mettendo così fine a speculazioni e rumors fastidiosi. Per un fondo, Luga Audit di Lugano, che controlla il 65% del gruppo, che crede finalmente in una azienda del turismo. E che voleva partire nel 2018, ma che invece abbiamo anticipato per poter fare una prima sttagione, anche se partita tardi, di training“.

Hotel, e la capacità di gestirli con le persone giuste, il buon cibo e l’entertainment, che sono il cuore del ritorno del Ventaglio, per i quali Carella vuole ritagliare una importante fetta di business sul Mice: “Un hotel che punta solo agli individuali è una struttura morta. Importante è anche la commercializzazione degli spazi Mice , che sarà uno dei nostri obiettivi nei prossimi tre mesi, periodo in cui vorremmo far incontrare i proprietari degli hotel alle società di eventi e alle grandi Tmc come Gattinoni o, ancora, Uvet, che li organizzano” dice Carella, che non esclude anche “una gestione di alberghi di città dove il mix leisure-business è importante. Ma facciamo i passi giusti . Già siamo partiti in anticipo per meglio preparare il 2018 e raggiungere il breakeven che ci siamo prefissati in 18 mesi da oggi”.

Intanto nella prima stagione il Nuovo Ventaglio si attende 60 milioni di giro d’affari stimato, 6 mila partner distributivi in Italia e all’estero, “dove conto di vendere più massicciamente nel 2018”, dice Carella, con un milione di room night per l’estate per 100 mila ospiti.

E a chi pensava che il catalogo Ventaglio potesse proporre solo “scarti” degli altri operatori, Carella snocciola nomi come il Gusmay resort di Peschici, perfetto anche per il Mice, La Mandola sull’isola di Capraia o l’Intermonti di Livigno, proprio sulle piste e con una piscina olimpionica in Italia o il Djerba Golf resort & Spa in Tunisia, “il miglior hotel di Djerba” sottolinea Carella, l’Aphrodite Beach di Mykonos e l’Holbox Dream sull’isola messicana di Holbox Island… Insomma, se questi sono gli “scarti”…
A

Lascia un commento

*