La pandemia in atto cambierà il business travel. Cambierà soprattutto per il modo di prendere un aereo e si modificherà il business delle compagnie aeree. Sempre ricordando che l’industria dei viaggi riprenderà il suo ritmo, dato che rappresenta un bisogno essenziale dell’essere umano.
Scopri le perdite del business travel secondo una ricerca Gbta
Uno studio effettuato da Cartrawler, azienda americana che fornisce tecnologie legate al settore dei viaggi, anticipa i cambiamenti che accadranno quando i consumatori torneranno a frequentare aeroporti, hotel e punti vendita di autonoleggio. Ecco alcuni dati:
– Southwest Airlines è tra le compagnie più profittevoli al mondo. Non ha mai richiesto il pagamento di supplementi in caso di cambio biglietto o di cancellazione del volo. Fare utili senza queste sovrattasse è quindi possibile.
– I vettori più deboli si fonderanno con altri o, semplicemente, scompariranno. Alcuni hotel chiuderanno e saranno riconvertiti per altri utilizzi. O semplicemente “si siederanno” ad aspettare che l’industria dei viaggi riprenda.
– “E’ più sicuro vicino a casa” sarà il leitmotiv del turismo nel breve termine, d’affari o leisure. Gli spostamenti in auto, in treno o in voli a corto raggio saranno i primi a riprendere già dalla prossima estate.
– La protezione assicurativa contro le malattie e l’assistenza sanitaria diventeranno veri e pripri must dei viaggiatori d’affari, esattamente come negli ultimi anni le misure antiterroristiche hanno preso piede nel 21° secolo.
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Il business travel cambierà? Sì e una parte non tornerà più
Durante l’emergenza Covid-19, molti hanno imparato a districarsi nel condurre riunioni e trattative da casa propria. Basta un Pc e una connessione a banda larga e il gioco è fatto. Anche perché non possiamo permetterci il lusso di aspettare che ritornino i tempi dei contatti personali con clienti o colleghi.
Ma anche lo schermo più grande del computer è più sofisticato non sostituirà mai una riunione tra molte persone o una fiera dove conoscere nuovi prodotti “tangibili”. Secondo Ben Baldanza, per 11 anni Ceo di Spirit Airlines (compagnia low cost fondata nel 1980 e con una flotta di 154 aerei), il business travel cambierà con una riduzione del 5-10% del numero degli spostamenti. «Un breve scambio di mail o una videochiamata potranno sostituire rapidi meeting tra 2 persone», ha detto. «Ma non sarà lo stesso con gli spostamenti del personale commerciale, che richiedono un contatto personale».
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A novembre 2019, National Car Rental, società di noleggio con sede negli Stati Uniti, ha condotto un sondaggio su un migliaio di business traveller residenti oltreoceano. Tra i rispondenti, l’81% ritiene che il business travel «li aiuti a costruire relazioni chiave che altrimenti non potrebbero costruire senza spostarsi». E’ sicuramente un grande assist a chi ritiene che gli incontri lavorativi dal vivo siano ancora un valore aggiunto.
Il sondaggio ha evidenziato anche che l’81% degli intervistati unisce la trasferta di lavoro con una piccola vacanza, dando quindi forza al bleisure. Questo “doppio scopo” di viaggio contribuirà a sostenere l’intero comparto, visto che diversi soggetti (vettori, hotel, ristoranti, taxi, rent a car) saranno coinvolti.