Siamo “i numeri uno” qua in Europa, anche se dipende in cosa ed esattamente dove, parlando da italiani. Restando nel target di Mission, ovvero i viaggi d’affari, ma con orizzonte europeo, si prevede che la spesa del continente per tale ambito supererà i 360 miliardi di euro, quest’anno: +10,4% annuo per un’Europa che pesa il 26,4% nella spesa totale per i viaggi d’affari, a livello globale.
Trend dei viaggi d’affari in Europa
Sono sempre i fattori economici e l’incertezza politica, che influenzano il settore dei viaggi d’affari. Così l’Europa occidentale e quella “emergente” divergono parecchio di questi tempi, mantenendo la quota di mercato EU nel globale leggermente sotto i livelli pre-COVID.
Per gli europei, è l’alloggio la categoria più ampia di spesa nei viaggi d’affari, seguita da cibo e bevande, quindi i viaggi aerei. Ovviamente il trasporto multimodale e sostenibile cresce, con priorità alla sostenibilità, ma come abbiamo visto ieri qui a Copenaghen, nel summit dedicato, non sempre sono scelte le opzioni di viaggio più sostenibili.
Nuovo Business Travel Index Europa
Il nuovo report Business Travel Index Outlook 2024 divulgato in Danimarca alla GBTA + VDR Europe 2024 Conference che ci vede media partner, mostra le previsioni quinquennali.
La spesa europea crescerà più rapidamente della maggior parte del mondo, ma più lentamente dell’Asia Pacifico. Il target è 476,6 miliardi di euro entro il 2028. L’Europa rappresenterà il 25,8% della spesa globale per viaggi d’affari (1,84 trilioni di euro). Catherine Logan, vice-president senior GBTA, EMEA e APAC, ricorda: “La prosperità futura dei viaggi d’affari si basa sull’integrazione della sostenibilità in tutti gli aspetti dell’esperienza di viaggio”.
Previsioni e settori coinvolti
Sebbene l’Europa occidentale abbia superato quella emergente nella ripresa, quest’anno è l’Europa emergente che crescerà di più, per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina. La crescita comunque si modererà, con l’Europa occidentale che la vedrà scendere sotto il 10%.
A trainare, le attività immobiliari, con incremento previsto del 15,6%, seguite dal settore delle arti, dell’intrattenimento e del tempo libero (13,6%) e da pubblica amministrazione e difesa (12,7%). Diversi i settori che tirano nell’Europa emergente: edilizia (22,8%), attività finanziarie e assicurative (19,7%) trasporti e immagazzinamento (19,6%). Vari Paesi dell’Europa occidentale che erano stati lenti a riprendersi, hanno superato i livelli di spesa pre-pandemia. Tra questi Spagna, Grecia, Paesi Bassi, Austria e Svizzera.
Comportamenti dei viaggiatori
Il sondaggio GBTA BTI su viaggiatori in tutta Europa, riflette una maggiore consapevolezza delle preoccupazioni ambientali. Il 22% afferma che limitare le emissioni di carbonio è la priorità nei viaggi di lavoro, percentuale superiore alla media globale del 16%. Ci sono però delle contraddizioni. Se i viaggiatori d’affari in Europa hanno più probabilità di quelli in Nord America e Asia Pacifico di dire che pensano “sempre” o “spesso” alle emissioni, quando decidono se viaggiare o no, poi non sono i più propensi a considerare le emissioni nelle scelte, per voli (40% contro 41%), alloggio (44% contro 46%) o pasti (42% contro 46%).
Alla richiesta di valutare il raggiungimento degli obiettivi durante l’ultimo viaggio di lavoro, il 77% dei viaggiatori d’affari in Europa ha indicato che il viaggio è stato “moderatamente” o “molto” utile. Percentuale inferiore alla quota (81%) globale.
In cosa si spende di più
L’alloggio è la categoria più grande di spesa per viaggi d’affari. Più in Europa che nel resto del mondo, rappresentando 128,9 miliardi di euro, seguito da cibo e bevande (63,3 miliardi di euro), viaggi aerei (56,9 miliardi di euro) e trasporti via terra (42,2 miliardi di euro). I viaggi d’affari europei hanno meno probabilità di volo, solo un terzo dei viaggiatori d’affari europei afferma che l’ultimo viaggio includeva un volo. A livello globale è il 43%.
Quanti viaggi e per quanto
I viaggi multimodali , tra cui il treno e altre opzioni di trasporto ecosostenibili, crescono. Quasi un terzo dei viaggiatori d’affari europei (29%) ha optato per il viaggio in treno nel loro ultimo viaggio, più della media globale del 19%.
Siamo in linea con le altre regioni quando si tratta di frequenza di viaggio. Un quarto dei viaggiatori d’affari europei (23%) afferma di viaggiare “più frequentemente” oggi rispetto a cinque anni fa. È solo il 22% che viaggia meno frequentemente. Proporzioni non dissimili dal resto del mondo. In media, i viaggiatori d’affari europei stimano 2,9 notti a destinazione, come la media globale di 3,0 notti.
Livelli di hotel e viaggio
Per il loro ultimo viaggio di lavoro, un quarto dei viaggiatori con sede in Europa (26%) ha volato in business class. In Nord America è il 21%, ma in Asia Pacifica 30% e America Latina 29%. Parlando di hotel, un terzo ha soggiornato in hotel di lusso superuore (7%) o di lusso (22%) più che in America Latina (20%) ma meno che in Nord America (36%) e Asia Pacifico (33%).
Come si prenotano i viaggi d’affari
Molti viaggi europei sono ” non gestiti “, con il 45% dei viaggiatori che prenotano biglietti tramite un canale al dettaglio come le agenzie di viaggio online (OTA), piuttosto che canali aziendali gestiti (31%). Simile la tendenza tra canali di vendita al dettaglio (41%) e gestiti (28%) per la prenotazione di hotel.
I viaggiatori d’affari europei (27%) sono più propensi rispetto ai nordamericani (17%) a per un’agenzia di viaggio online, quando prenotano il volo, mentre i secondi sono più propensi a prenotare direttamente con una compagnia aerea (27% contro il 18%).