A tratteggiare gli scenari alberghieri nel 2020 ci pensa American Express GBT con il suo Hotel Monitor 2020. Lo studio combina sette anni di dati relativi alle prenotazioni effettuate dalle aziende clienti della Tmc internazionale con indicatori macroeconomici e dati sul settore, quali il tasso di occupazione o il rendimento medio delle camere. Quali sono dunque i trend tariffari nelle diverse regioni?
Hotel Monitor 2020, le performance regione per regione
Secondo l’Hotel Monitor 2020, nel Nord America è prevista una nuova fase di crescita dopo il rallentamento avvenuto nel 2019. Negli Stati Uniti l’incremento tariffario dovrebbe essere modesto, mentre i prezzi saliranno maggiormente in Canada. Le principali catene alberghiere, come Hilton, tenderanno a mutare le proprie strategie di pricing, stipulando accordi pluriennali con le aziende e puntando maggiormente sulle tariffe dinamiche, che cambiano continuamente in base ai mutamenti della domanda e dell’offerta.
Tariffe in crescita nel Nord America
Molte strutture punteranno sulle nuove tecnologie non solo per ottimizzare i costi e snellire i processi, ma anche per fornire un miglior servizio alla clientela (postazioni di self check-in, app per i dispositivi mobili, ingressi in albergo senza bisogno di una chiave). Le tariffe aumenteranno dell’1% ad Atlanta, a Los Angeles e a Boston. Saliranno inoltre del 5% a Chicago, del 3% a New York e del 4% a San Francisco. E ancora, mentre a Houston le tariffe si manterranno sostanzialmente invariate, Seattle segnerà il +2% e Washington DC il +3%. In Canada Vancouver registrerà un incremento tariffario del 3% e Toronto del 4%.
Ripresa nel centro e sud America
Veniamo al centro e sud America, dove negli anni passati l’incertezza economica e l’instabilità politica hanno avuto un impatto negativo sui viaggi d’affari. Tuttavia il prossimo anno, a detta dell’Hotel Monitor 2020, è previsto un incremento dei prezzi in tutta la regione con una punta del 47% a Buenos Aires. Nel 2018 , infatti,l ’Argentina aveva risentito pesantemente delle turbolenze finanziarie e dell’inflazione. La contrazione del PIL è destinata a protrarsi fino alla fine del 2019. Nel 2020, però, nonostante il contesto economico sia destinato a rimanere volatile, a Buenos Aires il tasso di occupazione delle camere sarà elevato (73,6%, contro il 63,3% per l’intero Paese). L’incremento tariffario sarà invece decisamente più contenuto in altre città del centro e sud America: Mexico City +3%, Monterrey +5%, Rio de Janeiro +1%, Santiago +4%, San Paolo +5%.
In Europa prosegue l’espansione alberghiera
Ma come se la caverà il Vecchio continente? In tutte le principali destinazioni business le tariffe alberghiere si manterranno stabili. Sullo sfondo, dopo una crescita economica moderata nel corso di quest’anno, una prospettiva di accelerazione per tutto il 2020. Va detto, tra l’altro, che negli ultimi anni lo sviluppo alberghiero in Europa ha raggiunto livelli record. Solo nel 2018 sono stati costruiti nel Paese ben 1569 hotel per un totale di 143,947 camere, con un aumento del 19% anno su anno. Il tutto a dispetto dell’incertezza economica e sul tema della Brexit.
Germania al top per l’andamento del settore
In testa alla classifica dei Paesi con la maggior espansione alberghiera si colloca la Germania, con 389 progetti in cantiere, seguita dal Regno Unito (281 hotel in costruzione). La maggior parte di queste strutture sono costruite dalle grandi catene internazionali, quali IHG, Hilton Marriott e Radisson, con una prevalenza degli hotel di fascia media e bassa. Per rispondere alla richiesta dei viaggiatori di poter soggiornare in ambienti più informali, i grandi brand stanno sottoponendo a restyling queste strutture: Accor, ad esempio, ha riprogettato le lobby in tutti i suoi Ibis. Il tutto per mantenersi competitivi nei confronti di un avversario temibile: Airbnb con la sua offerta di appartamenti in affitto.
A Roma tariffe invariate
Osservando l’incremento tariffario città per città, troviamo Amsterdam con il +1%, Bruxelles con +3%, Dublino con +3%, Francoforte +1%, Londra +1% e Madrid 4%. Le tariffe si manterranno invece stabili a Monaco. A Parigi la crescita sarà del 3% e a Stoccolma dell’1%. Roma, che secondo l’Hotel Monitor 2020 è una delle più costose al mondo e che nel 2019 ha aperto una sfilza di nuove strutture, manterrà le sue tariffe sostanzialmente invariate nel 2020 (+1%). Tra le aperture previste, un nuovo Iberostar, un Hilton con 439 camere nel quartiere Eur e un Radisson Blu con 297 stanze.
C’è un nuovo gruppo alberghiero italiano, è Omnia Hotels.
Investimenti nel Medio Oriente
I Paesi del Medio Oriente proseguono con gli investimenti in progetti culturali e turistici. Rispetto al passato, il panorama alberghiero ha cominciato ad accogliere sempre più spesso, oltre alle strutture di lusso che predominano nella regione, anche strutture di fascia media. Attualmente sono in costruzione nella regione 56 mila nuove camere, il 45% delle quali negli Emirati Arabi. La stima sull’andamento tariffario nelle principali mete d’affari, però, evidenzia un calo che si attesta al -4% ad Abu Dhabi e, addirittura, al -10% a Doha, che risente dell’embargo economico imposto da UAE, Arabia Saudita, Bahrein ed Egitto fin dal 2017. La flessione è dell’8% a Riyadh, mentre le tariffe a Tel Aviv aumentano del 6%.
25 mila nuove camere in Africa
In Africa, invece, si prevede nel 2020 la realizzazione di 25 mila nuove stanze. L’Hotel Monitor analizza le performance di Lagos e Johannesburg, le principali destinazioni business del Paese. Nella prima si prevede un lieve calo dei prezzi per camera (-1%), causato anche dalla diminuzione dei viaggi d’affari per motivi di sicurezza. Crescita invece del 4% nella metropoli sudafricana, dove si rafforza la presenza delle grandi catene internazionali.
Asia Pacifico con il segno più
Concludiamo la panoramica sui dati dell’Hotel Monitor 2020 con la regione Asia Pacifico, dove l’industria dell’ospitalità è in costante crescita e migliaia di posti letto sono aggiunti ogni anno nelle città chiave per il business. Sono attivissimi, in particolare, i principali brand internazionali, che arricchiscono il portfolio con strutture di tutte le fasce, dai budget hotel al lusso. Nel 2020 la regione ospiterà le olimpiadi estive a Tokyo, dove si prevede un incremento tariffario del 4%. L’Hotel Monitor 2020 cita anche Bangalore (+5%), Bangkok (+2%), Pechino (+1%), Ho Chi Min City (+2%), Hong Kong (+3%). E ancora, Kuala Lumpur (+2%), Melbourne (+2%), Sydney (+1%), Shanghai (+2%) e Singapore (+2%).
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