Hotel di design: confort e creatività per i business traveller

Gli anni Ottanta sono spesso guardati con sufficienza dai cultori della creatività, più devoti ai Sessanta e Settanta. Sul fronte dell’hotellerie, però, è proprio il decennio meno apprezzato che fa scendere in campo, su scala “industriale”, il fenomeno dei design hotel. Nel 1988, infatti, il talento ironico e dissacrante del francese Philippe Starck, nome che non ha bisogno di presentazioni, sigla un accordo con Ian Schrager, già coproprietario, del mitico Studio 54 di New York. Il risultato è la realizzazione di alberghi che rompono con le linee guida esistenti per dare vita a strutture dove la funzionalità si sposa con soluzioni inedite e inaspettate. Un’onda lunga che parte dalla Grande Mela per diffondersi, e in tempi brevi, a Miami, Los Angeles, San Francisco, prima di sbarcare anche in Europa con l’apertura, nel 1999, del St. Martins Lane Hotel, a Londra. Un fenomeno nato per soddisfare gli sguardi edonistici di anni rampanti e golosi che, però, ha radici in una voglia di bello e di praticità che non conosce limiti, né di generazioni né di target. Il segreto del successo, crescente, sta proprio nella concezione stessa di design, capace di dare nuove forme a strumenti già conosciuti e di individuarne di nuovi per rispondere a esigenze contemporanee.

Senza confini
La conferma che non si sia trattato di una moda, ma di un trend destinato a crescere, viene dai numeri. L’hotel marketing company Design Hotels, fondata nel 1993, ha festeggiato proprio lo scorso gennaio il traguardo delle duecento strutture rappresentate in 120 Paesi, con 35 nuovi ingressi, distribuiti in maniera capillare, come conferma Claus Sendlinger, fondatore e ceo di Design Hotels: «Le destinazioni dei nostri nuovi membri confermano che mentre in Europa gli imprenditori stanno costantemente seguendo il percorso di innovazione, in Nord America, Africa, Asia e Oceania sono al top sul fronte di nuovi concetti di creatività». Se, dunque, sino a pochi anni fa erano soprattutto le città business del Vecchio Continente a offrire “soggiorni firmati”, oggi non mancano opportunità un po’ in tutto il globo. Pensiamo, per esempio, a Gerusalemme dove, nel 2009, ha aperto i battenti Mamilla Hotel che, firmato dallo studio israeliano Moshe Safdie e dal designer italiano Piero Lissoni, stupisce sin dalla lobby per la luce riflessa della pietra proveniente da quattro diverse cave locali, ciascuna con una propria sfumatura di colore. A luglio di quest’anno, poi, verrà inaugurato, in Marocco, The Great Getaway Marrakech Hotel & Spa, mentre si è appena alzato il sipario sul Templar Hotel di Toronto, dove fa da padrone l’italianissimo brand di arredamento Poliform. Ma, chiaramente, è l’Europa ha dare più opportunità di soggiorni con stile. Da maggio si potrà così alloggiare presso il The Conservatorium Hotel, ad Amsterdam, nato dal recupero dello storico conservatorio. Nello stesso mese, Atene offrirà un nuovo indirizzo, quello del New Hotel che, nato dalla ristrutturazione di un albergo già esistente, accoglie ora l’estro creativo dei brasiliani Humbero e Fernanda Campana. Design Hotels è, dunque, una collezione all’interno della quale è possibile scegliere di vivere, hotel che raccontano una storia. Per arrivare nella propria stanza preparati, si può sfogliare il libro “Design Hotels Made by Originals”. Il volume, abbinato alla directory 2011, illustra i retroscena e i profili delle menti creative che hanno dato vita alle location che possono essere prenotate, grazie a un motore di ricerca, anche dalla pagina di Facebook di Design Hotels. Tra l’altro, a breve, il gruppo metterà a disposizione sul sito www.designhotels.com  tariffe dedicate ai business traveller. Proprio al segmento business, infatti, è dedicata la maggior parte degli hotel in portfolio grazie a dotazionihi-tech, capaci di trasformare la camera in ufficio, presenza di spazi congressuali, pur se per incontri generalmente di piccole-medie dimensioni, e servizi dedicati. Al Nobis Hotel di Stoccolma, ad esempio, oltre al servizio navetta da e per l’aeroporto, è offerta la possibilità di effettuare il check-in direttamente con il proprio smartphone.

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