Gli hotel aperti durante il Coronavirus

In aggiornamento Coronavirus_Quali sono gli hotel aperti durante il Coronavirus? Almeno una sessantina dei 180 Best Western italiani, ad esempio. Perlopiù per accogliere personale sanitario, ma anche chi opera nella logistica. «In moltissimi si sono messi a disposizione della Protezione Civile e delle autorità sanitarie locali a Torino, Verona, Parma e Roma per fare solo pochi esempi», dicono dalla catena. Diverse altre ci fanno sapere delle iniziative a sostegno della lotta all’epidemia Covid-19 e anche della loro operatività.

Vediamo come cambia la domanda di hospitality durante l’epidemia che ha fermato l’industria dei viaggi.

Leggi qui la nota di Federalberghi che spiega la legittimità di apertura rispetto al decreto dell’11 marzo.

Hotel aperti durante il Coronavirus

Il gruppo IH Hotels ospita un team di medici cinesi dallo Zhejiang, la provincia della Repubblica Popolare Cinese dalla quale proviene la maggior parte della comunità residente in Italia. Ma non solo.

Anche gli Allegroitalia Hotel & Condo restano aperti nei capoluoghi più importanti. E l’emiliano Inc Hotels Group garantisce l’operatività con il Best Western Plus Hotel Farnese di Parma. La famiglia Incerti, proprietaria della catena alberghiera, ha deciso di tenere un unico indirizzo del gruppo e chiudere gli altri sei. «Per accogliere le persone che in questo momento di difficoltà e di responsabilità condivisa, hanno bisogno di ospitalità e servizi», argomenta. Andando a soddisfare una domanda di clienti in qualche modo coinvolti nell’epidemia.

Maurizio Bettoja, presidente del gruppo

Gli hotel Bettoja a Roma sono operativi. Il presidente Maurizio Bettoja spiega a Cucinaevini.it: «La diminuzione delle prenotazioni è intorno al 90-95%, ovviamente lavoriamo in forte perdita, ma non abbiamo mai chiuso in quasi 150 anni e due guerre mondiali e abbiamo deciso di tenere duro e mantenere la nostra tradizione». La clientela è composta da dipendenti delle FS, funzionari del Ministero della sanità e altri viaggiatori in transito per rientrare nei Paesi di origine.

Tra le misure eccezionali prese, ci sono barriere in plexiglas per gli addetti al ricevimento.

Francesco Hu con il premier Giuseppe Conte

12 medici cinesi negli hotel di Francesco Hu

I dodici dottori esperti, arrivati il 18 marzo per sostenere il nostro Paese e portare attrezzature necessarie al contrasto dell’emergenza sanitaria, sono ospiti all’IH Hotels Milano Lorenteggio, uno dei 10 alberghi della catena a marchio iH presenti nel capoluogo lombardo.

«Non è la prima occasione di collaborazione –  commenta Francesco Hu, Ceo e co-fondatore di IH Hotels Group – e non sarà neanche l’ultima. Siamo onorati di potere ospitare i medici cinesi e garantiremo loro tutto il necessario in questi giorni di grande sacrificio per tutti».

Francesco Hu è anche consigliere della Camera di commercio italo-cinese. Ha fondato il gruppo alberghiero di 26 strutture ricettive in gestione diretta e affiliazioni. Sono distribuite in tutta Italia, da Courmayeur ad Agrigento, con city hotels nelle principali città italiane, studios e anche strutture di lusso.

Allegroitalia: camere a 9 euro al giorno

Di Allegroitalia sono le “case” di Torino, Pisa, Milano e Bologna quelle aperte. «Le proposte principali sono due. La prima è rivolta al personale medico sanitario al quale viene messo a disposizione un appartamento con uso cucina, salotto e camera per soli 20 euro al giorno – spiega un portavoce -. La seconda, invece, è rivolta a tutti i residenti per una camera offerta alla cifra simbolica di 9 euro al giorno, per coloro che scelgono di stare in auto isolamento».

A Pisa e Torino si tratta di alberghi a 5 stelle. Inoltre, il gruppo sottolinea sulla sicurezza.

«Abbiamo termoscanner con il quale viene quotidianamente misurata la temperatura a dipendenti e clienti, inoltre gli ionizzatori per una pulizia approfondita delle camere e degli spazi comuni. Infine sistemi di erogazione di vapore per la sanificazione di scarpe e valigie. Senza dimenticare che tutti i membri dello staff, inoltre, sono forniti di mascherine protettive e guanti».

Quali sono gli hotel del business travel? Scoprili tra i candidati a Ima 2020.

Valerio Duchini, neo presidente e AD di B&B Hotels Italia

Aperti i B&B Hotels

Aluni degli alberghi della rete “low budget” sono aperti. Come noto, conta 39 indirizzi nel Belpaese.

“Conscio della situazione relativa alla diffusione del Coronavirus in Italia e in costante monitoraggio delle notizie diffuse dalla World Health Organization, desidero rassicurare personalmente i nostri ospiti, i nostri partner, i nostri collaboratori e tutti i B&B Hotels lovers, che B&B Hotels Italia attua da sempre ogni misura cautelativa a tutela della salubrità dei propri ambienti», », argomenta Valerio Duchini, presidente e AD di B&B Hotels Italia.

In tutte le strutture, le camere e gli spazi comuni vengono pulite e igienizzate quotidianamente. Grazie anche all’utilizzo giornaliero di macchine ionizzatrici nelle camere, nei corridoi e nelle aree comuni, per purificare l’aria.

Continua Duchini: «Inoltre le aree comuni sono state dotate di dispenser con soluzioni disinfettanti a disposizione degli ospiti e dei nostri collaboratori, per garantire il totale rispetto delle regole fornite dal Ministero della salute, per la massima protezione sanitaria e di igiene e per un alto livello di sicurezza per tutti«.

Anche B&B Hotels ha risposto all’appello degli enti preposti alla gestione della crisi mettendo a disposizione le proprie strutture sul territorio nazionale. «Ciò è in linea con i nostri valori di corporate social responsibility volti al supporto delle città e del territorio in cui si trovano».

Duchini ha assunto il ruolo dagli inizi di marzo, mentre Jean Claude Ghiotti è diventato presidente onorario rimanendo nel board del gruppo. Sarà a supporto della strategia di sviluppo a livello internazionale.

Cancellazione e voucher nei B&B Hotels

«Abbiamo inoltre attuato politiche di cancellazione flessibili per coloro che prenotano sul nostro sito», precisa l’AD.

Fino al 31 maggio le tariffe sono non rimborsabili e consentono un voucher in caso di cancellazione.

«Allo stesso tempo siamo desiderosi di dare un segnale positivo e un sostegno al turismo estivo e tal proposito stiamo lavorando al lancio di una summer offer, disponibile esclusivamente su Hotelbb.com, che verrà attivata a partire da maggio e che permetterà a tutti i clienti di ottenere un voucher sconto su una seconda prenotazione».

La promozione sarà disponibile per soggiorni a partire da 39 euro con l’obiettivo principale di dare una spinta alle prenotazioni in Italia.

L’NH Milano 2 Residence è aperto

A Milano è aperto l’NH Milano 2 Residence, a Segrate. L’hotel in formula residence ha 50 camere e 84 appartamenti. Alcuni affacciati sul parco del noto quartiere residenziale costruito negli Anni Settanta.

Spiega Marco Gilardi, operations director di NH Hotel Group Italia & New York: «Con NH Milano 2 Residence aperto, ad oggi, stiamo garantendo quell’ospitalità attesa da chi si era affidato alla nostra struttura per soggiornare per un periodo molto lungo. Fin da subito, la nostra compagnia ha messo in atto tutte le precauzioni e indicazioni del Ministero e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sia per i nostri ospiti che per i dipendenti. Tra gli ospiti, essendo questa struttura un residence, abbiamo persone in cura negli ospedali vicini, studenti e professionisti”.

Si precisa che per quanto riguarda le persone in cura nelle strutture ospedaliere, non si tratta di persone affette da Covid-19 o in degenza post Coronavirus, ma di clienti abituali che in Lombardia accedono alle cliniche per cure personali. Vicino all’NH Milano 2 Residence, infatti, sorgono il polo ospedaliero San Raffaele e l’omonima università.

Lascia un commento

*