Il Gruppo Uvet è un’azienda destinata ad allargare il perimetro delle società controllate, nel business travel e non solo. Alla convention della rete di agenzie di viaggio affiliate, Uvet Travel System, lo scorso weekend nel Salento, il discorso del presidente Luca Patanè ha puntato sul percorso di acquisizioni che lo hanno portato alla configurazione di gruppo turistico integrato. Cita in primis gli asset ‘pesanti’, dunque i risultati della compagnia aerea Blue Panorama (Bpa) e di Uvet Hotel Company, società che raccoglie i villaggi vacanzieri di proprietà e in gestione. In principio fu il Santo Stefano in Sardegna e via via se ne sono aggiunti altri, tra i quali i celebri Gangehi alle Maldive e il Twiga Beach a Watamu (Kenya), i cui successi si augura verranno presto replicati dal nuovo acquisto. “Entro fine anno aggiungeremo il Kilindini a Zanzibar, di intera proprietà – esordisce -: il gruppo crescerà ancora perché le opportunità sono tante e ci vuole coraggio a portarle avanti”. In particolare, su Bpa ha sottolineato l’avvio delle operazioni in Polonia per il principale operatore turistico locale, Itaca, che ha determinato l’apertura di una base aerea a Katowice, come vi avevamo scritto in questa intervista al presidente. “Oggi abbiamo 15 aerei in totale e due anni fa quando abbiamo acquisito Blue Panorama erano nove –continua-: quando parliamo di business globale dobbiamo essere i primi a cercarlo, ecco perché il nostro perimetro si espande all’estero”. Le sedi del gruppo Uvet oggi sono in 10 Paesi, tra cui Uvet France per il business travel e il Mice. Dei 2,9 miliardi di giro d’affari dichiarati per il 2018, circa 800 milioni sono imputabili al Bt considerando le aziende correlate all’estero e la prossima acquisizione di cui è ancora prematuro rendere noti i dettagli. “Possiamo crescere sia cogliendo opportunità di nicchia che realizzare alleanze a livello globale – rimarca Patanè -, vorrei essere più bravo a livello internazionale: la società a Parigi e la compagnia aerea mi stanno aprendo questa possibilità”.
Gruppo Uvet e il futuro tra Tmc e adv del BT per le Pmi in Italia
Da gruppo turistico integrato con una visione sul turismo d’affari e di vacanze, Uvet sta vivendo un momento in cui in entrambi si verifica “uno schema di oligopolio”, in particolare nel turismo vede tanti marchi concentrati in pochi conglomerati, con non poche sovrapposizioni di prodotto in cui la distribuzione deve districarsi. Cosa succederà nel business travel, considerate le tensioni aggregative di cui abbiamo scritto qui? Risponde Patanè: “Due gli scenari: grandi clienti delle Tmc che esigono molto servizio e pricing competitivi da una parte e piccole-medie aziende che necessitano di un approccio più personalizzato e vicinanza dall’altra. Queste Pmi sono importanti anche per il turismo leisure, quindi le agenzie di viaggio (adv) dovrebbero cercare di acquisirle per vendergli sia le vacanze sia le trasferte di lavoro. Per essere chiari: mentre con le aziende grandi il rapporto è impersonale e tecnologico, quelle più piccole hanno grande bisogno di adv capaci. Non funzionerebbe se creassi un brand di business travel per le Pmi”. Intanto dagli Stati Uniti fanno capolino società come Travel Leaders interessate ad affiliare in Europa, secondo Patanè per il fatto che “là il mercato è molto maturo e vengono qua a scambiare business”.
Blue Panorama, nuovo aereo in financial leasing da 21 milioni
Con 1,7 milioni di passeggeri nel 2018 e un milione di profitto su 295 di entrate, la compagnia aerea Blue Panorama rappresenta il ‘grande salto’ nell’aviazione commerciale e charter, industry sensibilissima e complicata. “Se si pensa che nel Regno Unito, cioè il mercato dove è nato il turismo organizzato all inclusive con il volo charter, non esiste più una compagnia aerea dedicata, visto che il principale vettore nazionale si è ritirato dal business, dovremmo comprendere le difficoltà”, osserva il vice presidente sales, Remo Della Porta. Ecco che la compagnia accoglie due nuovi B737 in flotta entro giugno “e uno di essi sarà di proprietà di Bpa con un investimento da 21 milioni di euro”. L’aerolinea ha rinnovato alcuni mesi fa le massime certificazioni di sicurezza (Iosa), è un operatore aereo con un’attività storicamente consolidata su Cuba e tutta l’area caraibica, noleggia i propri aerei per gli incentives dei tifosi dell’Arsenal e del Liverpool.
La convention brindisina è stata l’occasione di presentare i risultati della rete di agenzie di viaggi Uvet Travel System che oggi conta 850 negozi e ha recuperato un momento difficile, quando l’anno scorso ha dovuto fare i conti con svariate disdette. “Siamo tornati un network di appeal – ha detto il direttore generale, Andrea Gilardi, chiamato alla fine dell’anno scorso per riorganizzare la rete -, abbiamo 40 nuove agenzie affiliate e prevediamo di crescere del 10% quest’anno. Oggi vogliamo sottolineare l’autorevolezza del gruppo Uvet nel mercato turistico italiano, grazie a una pluralità di voci e il lavoro di squadra in cui nessuno rimarrà indietro. Le agenzie che hanno difficoltà alzino la mano, il nostro compito è dare guida e assistenza”.
Il prossimo Biztravel Forum
Il prossimo appuntamento del Gruppo Uvet sarà il Biztravel Forum di novembre, tra i progetti la presentazione sul “travel store del futuro” cui Luca Patanè si sta ispirando dopo avere visitato l’Amazon Books di Washington. L’innovazione è al centro del rilancio: “Voglio che tutti nella filiera facciano soldi – conclude il presidente -, dobbiamo trasformare lo scricchiolìo degli anni passati in solidità”. L’investimento in nuove applicazioni informatiche è di due milioni di euro all’anno da parte della software house interna Tns, che realizza tra l’altro le personalizzazioni di self booking tool per le aziende-clienti.
Ospite d’onore e a sorpresa della convention è stata la campionessa paralimpica di fioretto Bebe Vio, che con la sua partecipazione ha dato una inestimabile lezione di vita e di sport. Riportiamo una battuta: “Ricordo solo le sconfitte e nessuna delle vittorie. La vittoria ti fa capire che ce la puoi fare. La sconfitta che potevi farla meglio”.