Glossarrio business travel

Glossario del business travel: i termini più usati nei viaggi d’affari

Un elenco di espressioni o parole in italiano o in inglese che un travel manager o un dipendente in viaggio d'affari dovrebbe sapere a menadito

Ecco un generico glossario del business travel a uso e consumo delle aziende e dei suoi dipendenti in viaggio. Ci sarebbero molti altri termini da inserire. Questi, secondo Mission, sono i principali.

Business travel. Settore del turismo che considera i viaggi effettuati per lavoro, per motivi commerciali o, in generale, di business. In questo segmento, il viaggio è pagato dall’impresa o dal singolo viaggiatore qualora sia un libero professionista.

Leisure travel. Settore del turismo che considera i viaggi effettuati per motivi di svago, piacere o turismo. In questo caso, chi viaggia lo fa nel suo tempo libero e a proprie spese.

Workation. Termine composto dai termini inglesi “work” e “vacation”. Ossia: lavoro e vacanza. È una sorta di formula ibrida rispetto alle prime due, in cui la persona lavora da remoto (in una casa o in hotel poco importa) ma si trova in una località turistica lontano da casa. Questa formula è aumentata durante la chiusura durante l’emergenza Covid, in cui molte persone si sono momentaneamente ritirate in una località di vacanza portando con sé il computer e utilizzando la giornata anche per svagarsi.

Bleisure. Altro termine composto da 2 termini inglesi: business e leisure. In questo caso, chi viaggia è mosso da motivi di business. Ma approfitta della permanenza nella località di lavoro per allungare il soggiorno e dedicarsi allo svago. In questo caso, colui che viaggia deve dividere le spese sostenute per lavoro (rimborsate dall’azienda) da quelle sostenute per il tempo libero (da pagare di tasca sua).

Altri termini correlati coi viaggi d’affari

Unmanaged Business Travel.  Un cliente d’affari che non ha prenotato attraverso circuiti business e, pertanto, prenota il viaggio con tariffe pubbliche e, pertanto, non con quelle negoziate dalla sua azienda.

Tariffa riservata. È quella che viene applicata a particolari categorie di clientela, come in occasione di congressi o a  uomini/donne d’affari che periodicamente soggiornano nell’albergo o volano con una determinata compagnia.

Tariffe Negoziate. Si hanno quando le parti – viaggiatore e fornitore di servizi – si accordano su una determinata tariffa. Viene cioè proposta una cifra più bassa del consueto, in cambio di un volume d’affari superiore o costante nel tempo.

Threshold Price. È un prezzo-soglia al di sotto del quale accettare una prenotazione non è conveniente.

Travel Manager. Figura manageriale incaricata di gestire il business travel all’interno di un’azienda o di una organizzazione. Il travel manager deve rispettare – o talvolta anche redigere – la politica aziendale in tema di viaggi. Nella gestione del suo lavoro deve tenere conto di 3 fattori principali: rispettare i limiti di spesa; far viaggiare i collaboratori in modo sicuro; valutare la convenienza della trasferta valutando il Roi o ritorno sull’investimento.

Travel policy. Detta anche politica aziendale sulle trasferte è uno strumento che detta la linee guida dell’impresa in materia di viaggi. Contiene disposizioni sui limiti di spesa, sulle classi in cui viaggiare in treno o in aereo, sugli hotel da prenotare, sulle procedure di rimborso spese, sulle modalità di prenotazione, sulla sostenibilità del viaggio e sull’opportunità o meno di visitare paesi del mondo in base al rischio sanitario, politico o sociale. Tale politica va comunicata al travel manager e ai dipendenti e aggiornata in caso di importanti cambiamenti.

Glossario del business travel: un po’ di inglese

Green travel policy. È la politica di viaggio di una impresa in tema di ecosostenibilità. Per le aziende rappresenta una opportunità per dimostrare la propria responsabilità sociale, per redigere il rapporto di sostenibilità e per ridurre l’impatto sull’ambiente dei viaggi di lavoro.

Travel security. Si tratta della sicurezza dei viaggiatori d’affari in occasione delle trasferte. E’ compito del trave manager valutare i rischi, anche interpellando le direttive della Farnesina.

Gds o Global Distribution System. Sistema di distribuzione commerciale dei viaggi basato sulla piattaforma di un CRS Computer Reservation System. L’attributo “globale” è riferito alla varietà dei prodotti/servizi distribuiti, non necessariamente correlati al business turistico.

Business travel management company. Agenzie o piattaforme il cui scopo è quello di ottimizzare tutte le attività inerenti ai viaggi di lavoro di un’azienda cliente.

(La sostenibilità del business travel: la ricerca di Gbta)

Glossario del business travel: i vocaboli inglesi di base

Add-on. Servizio extra e opzionale, che i viaggiatori possono acquistare durante il processo di prenotazione. Esempio: la scelta del posto in aereo.

Adjoining Rooms. Camere d’albergo adiacenti senza una porta comune.

Corporate Travel Agency. Un’agenzia di viaggio che si occupa principalmente di prenotazioni per aziende.

Bargain Site. Sito web dove si possono trovare sconti correlati al viaggio.

Baggage Allowance. Presente sul biglietto, indica quanto bagaglio è consentito portare in aereo: di solito un collo fino a 20 kg che va nella stiva, più uno come bagaglio a mano.

Best Available Rate (BAR). È la miglior tariffa (pubblica) disponibile on line. Non necessariamente corrisponde ad un prezzo minore. Si tratta infatti di una tariffa più bassa tra quelle con condizioni di cancellazione, rimborsabilità e/o pagamento in hotel.

Bumped. Si verifica quando si ha un posto confermato in aereo ma non la sicurezza di prendere effettivamente il volo.

Cancellation Penalty. O penale da cancellazione. Si deve pagare quando chi viaggia cancella volo, albergo o servizio accessorio dopo la prenotazione e a ridosso della partenza. Variano in base alla politica aziendale di ogni azienda che fornisce il servizio.

Consolidator. Impresa che ha un accordo con le compagnie aeree per vendere biglietti all’ingrosso. Solitamente a prezzi scontati.

Day Use. Uso durante il giorno riferito alle camere d’albergo. Il Day Use consente di vendere una camera d’albergo due volte nello stesso giorno, a prezzi scontati. Da un lato si consente a un cliente di usarla nelle ore diurne, dall’altro si permette alla struttura alberghiera di rivenderla a un altro cliente nelle ore notturne.

Double Room. Sta ad indicare una camera doppia generalmente con un letto matrimoniale. Le dimensioni minime per le camere da letto stabilite dalle norme italiane sono di 14 m² per quelle doppie e di 9 m² per quelle singole.

Altri vocaboli inglesi

Full-Board. Pensione completa. In un albergo si ha quando si pagano i 3 pasti principali. Spesso sui siti si trova l’abbreviazione FB.

Half-Board. Mezza pensione. In un albergo si ha quando si paga la colazione e la cena. Spesso sui siti si trova l’abbreviazione HB. Deve far parte del glossario del business travel di ogni azienda.

Interline Connection. Nel trasporto aereo indica un itinerario che comprende una coincidenza con una compagnia aerea differente rispetto a quella con cui si è partiti.

Overbooking. Quando una compagnia aerea o (più raramente) un hotel effettua più prenotazioni dei posti disponibili.

Rack Rate. È il prezzo di listino esposto al pubblico, così comunicato agli enti amministrativi. Rappresenta il prezzo massimo applicabile per tipologia di camera. Il superamento di questa soglia è punibile con una sanzione.

Self-Catering. Indica una sistemazione (in hotel o in appartamento) in cui ci si può preparare da mangiare in autonomia.

(to) Splash out. Verbo che indica la possibilità di spendere soldi liberamente anche al di fuori della travel policy.

Twin Room. Indica una camera doppia ma composta da due letti singoli.

(I dati del Sap Concur day sul business travel)

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