Zucchetti cerca una soluzione per rispondere ai dubbi su come coniugare l’obbligo sanitario del Green Pass con il rispetto della privacy in azienda, come stabilito dal General data protection regulation (Gdpr).
Ricordiamo che la software house ha messo a disposizione dei clienti il programma tecnologico Gdpr Zucchetti in materia di di trattamento dei dati personali. L’interfaccia – che lavora in cloud – rende possibile la conformità a tutte le attività richieste dal provvedimento del 25 maggio 2018.
Come si coniuga con le modalità di gestione e di accertamento dei dati relativi al Green Pass?
Il Gruppo Zucchetti mette a disposizione dei clienti un team di consulenti esperti in materia, in modo da realizzare una soluzione ad hoc a seconda delle specifiche esigenze dell’azienda.
La protezione dei dati personali tra GDPR e Green Pass è possibile
La legge sulla privacy e GDPR Zucchetti
Il tema del rispetto delle norme sulla privacy è una questione delicata in Italia.
Questo perché, a più di due anni dall’entrata in vigore del provvedimento, è ancora il Paese che rispetta meno le regole sui dati personali.
Quest’ultimo sembra essere problematico soprattutto per le imprese di piccole dimensioni. Infatti, spesso e volentieri gestiscono superficialmente il tema, sottovalutando conseguentemente i rischi connessi.
Federprivacy, l’associazione di categoria sulla protezione dei dati personali, ha rilevato che in Europa, in tutto il 2020, sono state sanzionate aziende per un totale di 307 milioni di euro.
Il software di Zucchetti sul Gdpr permette alle aziende di compilare correttamente la documentazione necessaria. Inoltre, consente di realizzare anche una valutazione del rischio e dei punti deboli delle prassi.
«Da un’analisi delle richieste degli utenti ci siamo resi conto che non tutte le organizzazioni possono essere autosufficienti nella gestione degli adempimenti legati alla normativa sulla privacy», ha dichiarato Angelo Cian, responsabile di Zucchetti Store.
Ti potrebbe interessare: Zucchetti acquisisce Sarce Travel e 500 clienti in portafoglio.
Obblighi della certificazione verde e trattamento dei dati personali
Tutto questo va ora unito al fatto che dal 15 ottobre per le aziende scatterà l‘obbligo di controllo della certificazione verde ai propri dipendenti, collaboratori ed esterni. L’accertamento avverrà tramite l’app Verifica C19 e gli unici soggetti esclusi saranno quelli esenti dalla campagna vaccinale per motivazioni mediche.
Trovare un equilibrio tra i diritti di protezione dei dati personali, il diritto alla salute e quello al lavoro, si capisce, non è semplice.
Ricordiamo che, tramite questo controllo, il verificatore avrà accesso solamente al nome, cognome e data di nascita della persona analizzata. I dati non rimangono memorizzati sull’app. Inoltre, si potrà unicamente controllare che il certificato sia valido o meno, senza sapere da che cosa è stato generato (vaccino, tampone o guarigione).
Le modalità di gestione e di controllo del Green Pass comportano, dunque, che tutti i tipi di azienda predispongano procedure e informative su misura sia per i controllori sia per i lavoratori.
A questo proposito Angelo Cian aggiunge: «A volte si rende necessario il parere di un esperto che risponda ai casi particolari relativi al trattamento dei dati in un determinato contesto o settore oppure per una finalità specifica. Riguardo al Green Pass, per esempio, abbiamo scelto di affiancare al software Gdpr Zucchetti un team di consulenti esperti in materia che, attraverso un’attività di consulenza mirata sia sull’area legale sia sulla sicurezza informatica, forniscano risposte puntuali ai quesiti sollevati da enti e imprese».
Anche in questo caso, Zucchetti punta sulla semplicità: si tratta di una consulenza e formazione personalizzabile direttamente ordinabile online su Zucchetti Store.
1 comment