GBTA Conference 2024

GBTA VDR Conference 2024, I viaggi d’affari visti da Copenhagen

Formazione, coinvolgimento e networking i pilastri della tre giorni europea di GBTA, con iniziative per un futuro più green nei viaggi d'affari

Anche quest’anno, con l‘autunno la GBTA ha organizzato in Europa una tre giorni di grande interesse per il settore dei viaggi d’affari. La GBTA + VDR Conference 2024 in partnership con le Nordic Business Travel Associations svolta a Copenhagen, ha ribadito quanto valgano certe conferenze, a un certo livello, dove si incontrano realmente i vertici della travel industry internazionale.

Presenze alla GBTA Conference 2024

Non solo europea, vista la presenza di molti rappresentanti dagli USA e di moltissimi referenti di grandi aziende globali non extra-europee. E se una certa “impronta local” dei padroni di casa scandinavi e del centro Europa si è fatta notare, nelle presenze e nel coinvolgimento in questa manifestazione che tocca 1.300 addetti ai lavori, rappresentando 38 Paesi e territori, i contenuti sono stati di livello assoluto e pertinente a ogni angolo del Vecchio Continente.

GBTA Conference 2024

Come racconta nella nostra intervista una delle pochissime – forse unica – figura di travel manager d’azienda presente dal Bel Paese e come abbiamo argomentato negli articoli dedicati alla prima (con tema la sostenibilità) e seconda (dati e trend) giornata. Il terzo giorno danese, si chiude con una sensazione di travel management europeo capace e volenteroso di orientarsi all’innovazione e alle persone. Guardando alla sostenibilità, dovuta, ma non solo nei numeri e nei servizi figli di grandi calcoli e intelligenze artificiali “contro” le emissioni, bensì cercando di collaborare, di trovare dei partner nel senso vero.

I temi di Copenhagen

Temi della persona quindi, che ha anche dei valori e delle radici proprie mentre è in viaggio. E ci si stupisce anche un po’ vedendo migliaia di manager che potrebbero più o meno osservare e udire certi elementi in altro modo, senza essere proprio loro che fanno viaggiare gli altri a viaggiare almeno tre giorni questa volta, lontano da casa.

Per esserci, sempre, alla GBTA Conference. Perché quando sono alla loro prima in questo evento hanno un programma dedicato e scoprono nel confronto in presenza quello che è l’essere migliori, aperti, umani e non riflesso di pur giuste valutazioni nette e freddamente calcolate. Perché fruiscono di oltre trenta sessioni d’aggiornamento per aspetti coinvolgenti, tecnici o di pensiero e godono anche di momenti informali di piacere condiviso con colleghi e contatti ritrovati periodicamente.

Espositori

Nella sala dei circa settanta espositori poi, conoscendo alcuni manager in visita, si capisce che la scritta sui pass non rende sempre l’idea (ovvero exhibitor o buyer): si cerca la relazione, il volto di un vero partner per migliorare le soluzioni insieme, non contano prima o solo costi e guadagni.

Certo, molti metodi e servizi alimentati con AI per prendere opzioni di viaggio rapidamente e bene, ne parliamo, svelando alcune delle novità di prenotazione, di strutture e mobilità presentate, ma più che il tecnico, alla GBTA + VDR Conference 2024 di Copenhagen ha colpito l’aspetto umano, della persona. Il voler capire chi va dove e come, pensando prima al viaggiatore e poi ai servizi disponibili per lo stesso, a quel punto migliori anche per l’azienda.

Ovviamente un buon budget, una buona regolamentazione e destinazioni ben servite o regolate aiutano, lo si dettaglia nei casi nostrani, mentre qui “dall’alto dell’Europa” le proporzioni, anche economiche sono diverse. In ogni caso il sentimento delle compagnie aeree è il non voler parlare di aumenti ma miglioramenti del servizio sotto quelle che sono forti pressioni commerciali. I fornitori tecnologici delle piattaforme puntano alla semplificazione e alla rapidità.

In un’Europa dove la voglia e la possibilità di viaggiare non sono uniformi, con qualche difficoltà anche fuori dall’Italia, chi gestisce i viaggi delle persone alla fine concorda con Catherine Logan, sulla “prospettiva ottimistica per il futuro dei viaggi d’affari in Europa”.

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