A Malta, presso lo Westin resort Dragonara, si è svolta la prima convention 2024 di rilievo per il mondo del turismo organizzato, con Fto (Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio) che ha fatto il punto della situazione dando vari input, alle agenzie italiane.
Come ha spiegato il presidente Gattinoni, lo scorso anno è stato il primo di vero grande recupero dopo la pandemia, ma varie perturbazioni permangono e mettono in difficoltà il lavoro delle tmc. Non solo la guerra, ma anche le risorse umane, l’inflazione e «L’inaccettabile attesa per i passaporti che per chi lavora è un danno».
Nonostante questo FTO, parte di Ectaa, cresce sia a livello locale, sia nazionale. Associazione giovane, ma che rappresenta già oltre 80 soci nazionali e oltre 1900 territoriali, pesando per il 70% del fatturato italiano nel turismo organizzato. Soprattutto, l’associazione è quella di maggior peso nel business travel, per l’Italia.
Fto, Criticità da gestire
Il primo elemento critico evidenziato da Fto è il trasporto aereo: in Italia agevola meno rispetto che altrove. Alcune nazioni arrivano fino al 5% di commissioni, specialmente nelle Americhe, mentre nel Bel Paese sono scese fino ad annullarsi, come invero anche per molte parti d’Europa.
«Il tema è se sono le agenzie o altri, che devono difendere il proprio lavoro – incalza Gattinoni – specialmente la grande percentuale di voli low-cost complica la redditività delle agenzie, manca la programmazione».
Sono in corso i primi passaggi politici per rinnovare accordi del turismo con gli enti, ma Fto rimarca come ci siano troppe sigle che rappresentano il settore davanti alle istituzioni, sette.
«Sarebbe meglio concentrarsi per avere più voce in capitolo. Senza interessi a una poltrona ma per fare voce comune».
Ultimo punto critico l’abusivismo, che in Italia permane e pesa. Contro questi elementi Fto punta molto sul Fondo di Garanzia che quando arriverà ai 5 milioni di euro sarà utile per nuove azioni in supporto alle agenzie.
Fondamentali anche le risorse umane, con la formazione dovuta di fronte alla digitalizzazione, supportata dal Ministero e collaborazioni di Fto con le università.
Tra gli obiettivi a breve, di Fto, fare gruppo per sfruttare in modo coeso il 2025 del giubileo.
Amici di Malta
Per l’occasione alla convention è intervenuto anche il ministro del turismo di Malta, Clayton Bartolo, confermando i forti legami con l’Italia, specialmente ora che l’isola migliora sia il turismo, con eventi 2024 di rilievo Mice (Malta è stata già premiata a Ema 2022) sia i rapporti e la collaborazione, i collegamenti, con il Bel Paese. Per la prima volta infatti è l’Italia il Paese di maggior influenza turistica per Malta, dopo una storia tutta british.
Il 2024 di Fto
Con un periodo di fine 2023 chiuso in trend positivo, la percezione sul 2024 è ottimistica. L’indagine portata da Fto a Malta evidenzia come tra gli operatori il 45,3% ritenga che il 2024 sarà meglio del 2023.
Accordi di distribuzione e prenotazioni si consolidano, ma alcuni temono un rimbalzo sul revenge travel e soprattutto lo scenario economico e geopolitico. Tra le problematiche, evidenziate dal direttore Gabriele Milani, l’aumento prezzi e il potere di spesa dei consumatori, il trasporto aereo e i passaporti ma anche la qualità rispetto al costo, di alcuni servizi (rilevante per l’82% di agenzie tour operator).
«Priorità quindi il miglioramento dei rapporti tra produzione e distribuzione, agenzie e tour operator, ma anche con le compagnie aeree».
Fto traccia anche un interessante profilo del nuovo viaggiatore, sempre più esigente e informato, che vuole sicurezza ma anche programmi ad-hoc e prezzo competitivo. Diventa importante, per le agenzie, comunicare al meglio il valore di un viaggio organizzato, rispetto a quelli fai-da-te e non solo per le assicurazioni o la sostenibilità. Poi, nel 2025 arriverà ETIAS con il grande impatto per i documenti viaggio e le informazioni, che Fto darà agli associati.
Lotta contro alcune compagnie, ma non solo
Ryanar è tra gli “accusati” nella tutela del lavoro degli associati Fto, che non contrasta il monopolio di alcune tratte, della compagnia, ma la vendita diretta contro gli interessi delle agenzie.
«Ryanar sembra fregarsene del resto del mercato, puntando ai volumi e tralasciando i margini. Eppure ci sono contributi, dall’Italia alla compagnia (dai gestori aeroporti)».
Il problema sottolineato è la programmazione, fondamentale per lavorare. Con certe low-cost (in Italia pesano il 60% del mercato) che però tengono “sotto ricatto” per come rapidamente e senza preavviso spostano tempi e modi del servizio.
Il vice-presidente Patanè rincara la dose, contro Ryanar «Di certo vitalizza alcuni aeroporti, in Italia più che altrove (vedi Bergamo e Bologna) ma mette in difficoltà la filiera tricolore. C’è una convivenza politica di fronte a una certa arroganza della compagnia, mentre quella di bandiera deve ancora riprendersi».
La richiesta è alla politica, locale, per supportare le agenzie e con le compagnie che rifiutano di collaborare, Fto ha dovuto fare una segnalazione all’autorità garante.
Fari puntati infine anche per l’accettazione carte di credito (IATA 890). Mentre è proficua la discussione con Sea, dove Fto collabora per sviluppare meglio i flussi negli aeroporti lombardi. Con l’importante peso dell’outgoing, nel turismo organizzato: i voli sono sostenibili ma ci sono molti italiani che vanno all’estero e Fto valorizza il turismo bidirezionale.
Altro elemento ricordato da Milani la dovuta collaborazione con gli enti locali per re-investire nei servizi sia a turisti sia ai residenti, in molti comuni dove ora ci si lamenta dei flussi.
«Nuove guide e meno costi di accesso in centri e ZTL». Utile la gestione del turismo sostenibile con Travellife. Fto mette poi servizi digitali e tool a tutela delle agenzie contro le frodi, incentivando la lotta agli abusivi.
Prossimamente, su Missionline.it e sulle pagine della rivista Mission, il focus per il mondo del Business Travel. Con interviste ai rappresentanti Fto di maggior peso, nei viaggi d’affari italiani.