I Frequent Flyer Program delle compagnie aeree, sempre più aggiornati con offerte ad hoc esclusive per i viaggiatori, sono ormai da molti anni oggetto di grande interesse per chi, per lavoro o per piacere, si ritrova a viaggiare spesso in aereo. I prodotti offerti si sono fatti via via più competitivi. Puntano sulla differenziazione, sull’esclusività, a conquistare e mantenere la lealtà del passeggero, soprattutto di quello che vola frequentemente e a tariffe più alte: permettono viaggi che diventano esperienze, confortevoli e lussuosi, usufruendo di vari benefit tra cui voli gratuiti e upgrading. Tutti i programmi hanno infatti diverse card: da quella entry level, a quelle di grado più elevato per chi ha accumulato miglia, ovvero punti.
Grazie alle alleanze aeree che coinvolgono più compagnie, accumulare punti e avere una delle card permette di usufruire di vantaggi ulteriori comuni a tutti i membri delle big dei cieli.
A seguito della crisi economica nelle aziende si è via via sempre più richiesta una maggiore attenzione al contenimento delle spese di viaggio dei dipendenti. Ora “le travel policy prevedono accordi con i vettori che offrono il miglior rapporto tariffa / valore, considerando le necessità dell’azienda, per cui i programmi individuali hanno perso oramai l’importanza e la possibilità di spostare traffico, così come accadeva in passato”, spiega Marco Fontana, manager esperto di trasporto aereo.
Ma possedere una delle top card è sempre ambito perché, come racconta Fontana, permette “l’accesso al livello superiore, alla cerchia ristretta di fortunati che appartengono alla elite dei viaggiatori con un qualcosa in più”.A partire dalle lounge.