finnair e il business travel

Finnair e il business travel che cresce del 14%

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Con l’acquisto di diciannove A350-900, Finnair ha compiuto l’investimento più importante della sua storia nel business travel.

«Stiamo volando con 14 di essi e ce ne mancano 5, è per noi un passaggio epocale che significa offrire una business class con la business class dalla migliore esperienza di viaggio, ottimale anche dal punto di vista della sostenibilità», argomenta Javier Roig, referente commerciale della compagnia per il mercato italiano e general manager Southern Europe.

Perlopiù i nuovi aerei sono di servizio sulle rotte long haul dei mercati di riferimento come la Cina, il Giappone e la Corea dove si concentra la domanda dei viaggi d’affari della compagnia di Helsinki. In Europa, invece, Finnair vola con gli A321, sia da Milano sia da Roma per quanto riguarda il Belpaese.

Alle due città italiane principali si aggiunge una serie di voli stagionali, come su Bologna, che è confermata per l’estate 2020.

Javier Roig, GM Southern Europe

Cina, Giappone e Corea le direttrici dei viaggi d’affari

Compagnia di medie dimensioni con un’ottantina di aerei e 13 milioni di passegegri movimentati nel 2018 (ultimo dato disponibile), Finnair è un bell’esempio di azienda europea del trasporto aereo che risponde con efficacia all’evolversi della domanda seguendo una strategia precisa. Puntare la cloche ad Est del mondo, da sempre. Opera su 5 città giapponesi con 34 frequenze alla settimana, sulla Cina ne ha 32: numeri d’indubbia rilevanza per il business travel.

«Il Giappone è la prima destinazione dall’Italia – spiega Roig – e se consideriamo gli introiti totali, l’incremento del business travel è pari al 14%, una cifra di molto più altra rispetto alal crescita complessiva, pari al 3%».

La semestrale presidenza finlandese di turno dell’Unione Europea (oggi passa alla Croazia, ndr), dal luglio 2019 ha contribuito a far crescere il numero di viaggiatori tra le tre principali aree di origine e destinazione del traffico aereo per Finnair e cioè la Finlandia, la Cina e il Sol Levante. «Questa occasione politica è stata un’ottima occasione per fare conoscere il nostro prodotto a clienti nuovi», sottolinea il manager.

«Non siamo grandi né piccoli, siamo agili: veloci a cambiare», è la frase che Roig sceglie per spiegare il successo della compagnia che quest’anno è l’unica a servire Busan, in Corea, e Sapporo nell’isola di Hokkaido, in Giappone (la più settentrionale delle isole principali dell’arcipelago).

Il network in Asia è sempre più importante

In Asia, il network vede 19 grandi città servite.

Dall’inizio della stagione estiva 2020 opererà un volo giornaliero notturno, in codeshare con Japan Airlines, su Tokyo Haneda andando a rinforzare i servizi mattutini sullo scalo Narita.

Inoltre, ha aggiunto capacità a Pechino con tre voli settimanali sul nuovo aeroporto internazionale di Daxing. Qui opera tre volte alla settimana dal novembre scorso, con un Airbus A330. Le nuove frequenze si sono aggiunte ai voli giornalieri di per l’aeroporto Capital, ciò significa che serve fino a 10 frequenze settimanali verso la capitale cinese. Shanghai, Xi’an, Nanjing, Guangzhou e Hong Kong sono le altre destinazioni nel Paese.

Finnair e il business travel, arriva la Premium economy

Gli investimenti di Finnair nel business travel proseguono con l’introduzione della Premium economy (oggi c’è l’economy plus), che inizierà a volare dal 2021. L’investimento è di 4,5 miliardi e include nuovi aerei di medio raggio. Inizialmente sono i velivoli di long haul ad essere equipaggiate con la nuova classe di volo. «Nello stesso budget d’investimento sappiamo che è compreso il restyling della business class, ma ancora non abbiamo dettagli su come sarà».

Vedi qui la business class di oggi

Digital transformation NDC

Parte delle cosiddette leaderboard airlines di Iata, cioè coloro che stanno implementando Ndc e hanno promesso di realizzare il 20% dei biglietti attraverso un’Api Ndc entro il 2020, Finnair è strettamente coinvolta nel progetto di new distribution capability. A che punto siamo?

«Non possiamo dire se siamo contenti, dobbiamo aspettare ancora un po’ – osserva -. Di certo le vendite del business travel sono imputabili alle agenzie e alle Tmc, tuttavia la business cass non si vende ancora con Ndc perché ci sono troppe variabili. Le grandi aziende avranno sempre un’agenzia di viaggi che cura il loro booking e l’assistenza. Forse una Pmi potrà fare prenotazioni dirette grazie a new distribution capability».

Di fatto, oggi per ora Ndc vende solo economy che ha molte meno opzioni ancillari abbinabili.

Ciò premesso, Roig rimane convinto che «che la nuova digitalizzazione permetterà di vendere i nostri prodotti con maggiore profilazione e spiegandoli meglio: ogni tariffa ha condizioni e vantaggi propri, attraverso Ndc lo mostreremo nei dettagli».

Nell’ottobre scorso, la compagnia finlandese lo ha sviluppato in Germania, Russia, Regno Unito e nei paesi scandinavi. In Italia arriverà nella seconda metà del 2021 per dare la possibilità alle Tmc e alle agenzie di viaggio di imparare a distinguere tra i canali. Secondo Finnair servono almeno 6 mesi di training.

Finnair è nell’alleanza Oneworld con le compagnie del gruppo Iag. Per i viaggiatori frequenti ha un programma che non assegna solo punti, ma regala biglietti in classe economica ogni volta che il cliente vola due volte verso l’Asia (quindi raggiunge 90mila crediti).

«Ma è importante sottolineare che i primi viaggiatori ad essere assistiti durante una disruption sono quelli fidelizzati: questo è un aspetto fondamentale che le agenzie dovrebbero sottolineare». Il trade commercializza oggi il 75% dei biglietti.

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