Entrerà in vigore non prima di novembre 2023 l’Etias europeo, il sistema elettronico che tiene traccia dei viaggiatori che entrano nella UE provenendo da paesi terzi. Incluso il Regno Unito, ma esclusa la Svizzera. Doveva essere avviato a maggio 2023, ma l’UE ha posticipato di 6 mesi.
Sono 63 le nazionalità per le quali è richiesto questo che non è tecnicamente un visto bensì una autorizzazione che Bruxelles ha messo in campo per monitorare gli ingressi e le permanenze inferiori a 90 giorni. «E stabilire – spiega il sito Shengenvisainfo.com – che i richiedenti non siano una minaccia alla sicurezza».
A partire dall’autunno prossimo, chiunque faccia parte dei Paesi elencati dovrà registrarsi su un portale apposito o tramite un’app e iniziare le procedure per ottenere l’Etias europeo. In pratica: sono le nazioni i cui cittadini possono entrare nell’area Schengen senza visto.
All’atto della presentazione online, il richiedente dovrà pagare una tassa di 7 euro.
Etias, che sta per European Travel Information and Authorization System, ricorda da vicino l’Esta degli Stati Uniti, introdotto dal Governo Obama per finanziare la promozione del turismo internazionale. Le procedure legali per la creazione dell’Etias sono iniziate nel 2016.
[Scopri i rischi di viaggio nel report di Riskline]
Etias europeo, entrata in vigore in Italia e in Europa
«Dobbiamo sapere chi entra nei nostri confini. Con l’Etias europeo lo sapremo ancor prima che arrivi qui», disse nel 2016 il presidente della Commissione Europa, Jean-Claude Juncker. L’autorizzazione ai viaggi sarà valida per tre anni o fino al termine di validità del documento di viaggio registrato al momento della domanda, se precedente.
L’obiettivo dei legislatori comunitari era anche quello di assistere i paesi UE in vari modi. Come?
- Riducendo la burocrazia sulle procedure d’ingresso e i tempi per presentare le domande
- Migliorare la gestione dei confini della UE
- Assistere i paesi nella lotta al terrorismo e al crimine
- Impedire l’immigrazione irregolare
- Rafforzare la politica di liberalizzazione dei visti
[Potrebbe interessarti di cancellazioni e ritardi dei voli, cosa ti spetta?]
Procedura per l’applicazione online di Etias
Ma come funziona la procedura per ottenere l’autorizzazione?
Dopo aver compilato un modulo online, il sistema controllerà in automatico la titolarità all’ingresso nella UE. Nella maggior parte dei casi, il via libera arriverà dopo pochi minuti. In casi limitati, qualora servissero ulteriori accertamenti sul richiedente, la richiesta andrà gestita manualmente.
In tal caso, tale via libera può arrivare anche dopo una trentina di giorni, anche se più realisticamente si presume tra i 4 giorni e le 2 settimane. Una volta arrivato, va stampato e presentato alle autorità di frontiera insieme ai documenti. L’Etias e i dati di chi viaggia saranno comunque già stati controllati dal sistema.
Questa procedura punta anche a tagliare drasticamente il numero di persone cui viene rifiutato l’ingresso direttamente alla frontiera.
[Sai tutto, ma proprio tutto della Carta dei Diritti del passeggero?]
Autorizzazione europea 2023, le informazioni da fornire
Ma quali sono le informazioni che i richiedenti hanno obbligo di dare per ottenere il via libera all’ingresso?
Prima di tutto informazioni biometriche come:
- Nome e cognome
- Luogo e data di nascita
Poi informazioni su:
- Cittadinanza
- Indirizzo
- E-mail e numero di telefono
- Livello di istruzione ed esperienze lavorative
- Primo paese UE che si intende visitare
- Domande su condizioni sanitarie, eventuali viaggi in paesi in guerra, paesi da cui si è stati espulsi o che hanno rifiutato l’ingresso
- Eventuali precedenti penali
Gli adulti dovranno compilare l’Etias anche per i minorenni di cui sono genitori o di cui hanno la tutela legale. I membri di famiglie di cittadini UE devono prosentare prova di parentela e il documento che provi la residenza.
[Registrati qui e attendi l’avviso che informa quando il modulo sarà disponibile]