L’Esta per gli Stati Uniti è stato più volte aumentato nel corso del tempo, ora portato a 21 dollari, da un paio di anni. L’Agenzia americana delle dogane e del controllo dei varchi nazionali alza il costo dell’autorizzazione al viaggio negli Usa, come noto ottenuto elettronicamente e in autonomia da ogni viaggiatore sul sito web dedicato.
Il Governo Obama aveva introdotto questa “tassa” nel 2009. Serve a sostenere la promozione del turismo americano, attraverso un organismo pubblico-privato chiamato Brand Usa.
L’importo di 21 dollari si divide in 17 dollari di tassa e 4 dollari di spese amministrative per elaborare la richiesta di Esta, che significa Electronic system for travel authorization. Non è un “visto” bensì l’autorizzazione al viaggio verso gli Usa, che il personale controlla prima dell’imbarco in aereo.
L’Esta è in vigore per una quarantina di nazioni che partecipano al Visa Waiver Program, cioè il “Programma di viaggio senza visto” che gli States sottoscrivono con alcuni Paesi. Concede l’ingresso per ragioni turistiche per 90 giorni, senza dovere acquisire un altro tipo di permesso. Ad esempio, un visto di lavoro, ben più costoso.
L’Esta fino a oggi costava 10 dollari (che vanno alla promozione del turismo) più i 4 dollari di spese contabili.
Quanto costa l’Esta per gli Stati Uniti nel 2024
La nuova “tassa di ingresso” viene prorogata fino al 2027.
A diffondere l’avviso è stato il Federal Register, la rivista ufficiale del governo federale americano che contiene le regole delle agenzie governative, le regole proposte e le comunicazioni pubbliche. L’equivalente della nostra Gazzetta Ufficiale.
[Vedi l’annuncio del Federal Register del 20 maggio 2022]
In pratica, il Congresso degli States ha legiferato l’aumento della quota di promozione da ottenere attraverso l’Esta, portandola da 10 a 17 dollari, prorogandola fino al 2027. Ai 17 dollari si devono aggiungere i 4 di spese amministrative. Ed ecco che la fee complessiva in capo a ciascun viaggiatore di 40 Paesi nel mondo si eleva a 21 dollari.
Chi incassa formalmente la nuova commissione è l’Agenzia delle dogane, ovvero la Cbp – Customs and Borders Protection americana. I cui addetti verificano i documenti negli scali aeroportuali.
A partire dal 12 giugno, le regole per volare negli Usa d’America dall’estero cambiano. Infatti, l’amministrazione Biden ha eliminato il precedente obbligo di tampone negativo per l’ingresso nel Paese. Vi ricordiamo che, in alternativa al tampone, poteva essere presentato un certificato di guarigione da Covid-19. Anch’esso è stato sospeso a partire dalla data sopraindicata.
La documentazione doveva essere presentata entro le 24 ore dalla partenza e valeva solo per i viaggi in aereo.
I viaggiatori internazionali dovranno, tuttavia, sempre presentare un certificato di vaccinazione completa con uno dei vaccini approvati.
L’Esta si può richiedere tramite app
Di recente la novità 2023 per richiedere l’Esta, l’autorizzazione elettronica per viaggiare verso gli Stati Uniti. A breve la si potrà richiedere anche via app, in 24 lingue e non solo da sito ufficiale del Cbp.
Per richiedere l’autorizzazione di viaggio serve scansionare il passaporto, caricare un video-selfie, inserire i dettagli personali e di viaggio. Quindi la compilazione del questionario. Dalla app si controllano poi le richieste, ma si fanno anche aggiornamenti e si ricevono notifiche.
Scarica qui una guida per la richiesta ESTA in formato PDF italiano.
Chi non può avere l’Esta
L’Esta non potrà venire rilasciato in alcuni casi. Per esempio se il viaggio ha una durata superiore ai 90 giorni. Se il motivo della visita non è per turismo, per trovare membri della famiglia, motivi medici, viaggi di lavoro, o per attività culturali o sportive.
Se, a partire dal 2011, si è fatto viaggi in uno di questi Paesi: Iran, Somalia, Sudan, Libia, Iraq, Yemen, Siria e Corea del Nord.
Se in passato si è rimasti negli Usa per oltre 90 giorni senza aver richiesto un visto.
Per ulteriori dettagli, vi consigliamo di consultare gli aggiornamenti sul sito della Farnesina.