A margine della presentazione milanese delle nuove uniformi di Alitalia (vedi la Photogallery e l’articolo intitolato: Rivoluzione Alitalia che cambia (anche) le divise) di una giornata che ha visto i vertici del vettore tricolore incontrare i dipendenti degli scali meneghini nell’Alitalia Day del capoluogo lombardo, noi di Mission abbiamo incontrato in esclusiva il neo ad Cramer Ball che ci ha raccontato come vuole andare incontro al mondo corporate, quello, insieme al lungo raggio, che porta i maggiori margini a una compagnia. Non per nulla alla presentazione molto glamour della Triennale di Milano c’era un’alta concentrazione di Tmc, da Luca Patané presidente di Uvet, citato anche da Ball durante la nostra intervista chiamandolo amichevolmente “Luca” (da leggere con accento australiano), a Franco Gattinoni, presidente di Gattinoni Mondo di Vacanze, da Domenico Pellegrino managing director business travel di Cisalpina Tours e di BluNet a Davide Rosi Ceo e managing director di Bcd Travel ad, ancora, Simone Frigerio, direttore commerciale dell’azienda di famiglia, Frigerio viaggi.
Partiamo quindi dalle Tmc e dalle agenzie nella nostra chiaccherata con il neo ad di Alitalia:
Ball: “Le agenzie e le tmc sono importanti per noi e ci portano traffico di qualità, come quello che fa Luca, il nostro maggior distributore in Italia”.
Ma cosa avete fatto e cosa fate per il mondo corporate?
Ball: “E’ sotto gli occhi di tutti il nostro grande miglioramento delle classi, sia l’Economy che la Business, ora ai massimi standard mondiali. Nonché con l’introduzione della Premium economy, una classe perfetta per le piccole e medie imprese e i professionisti, nonché per chi viaggia per piacere e vuole trattarsi bene. E noi vogliamo spingere di più questa nostra nuova offerta”.
Ma al mondo business serve anche altro. Buone tariffe, aerei e orari comodi, network, servizi…
Ball: “Certamente. Perciò voglio sottolineare i nostri netti miglioramenti sul fronte puntualità e sulla nostra affidabilità, sui nostri nuovi servizi di bordo, all’insegna del made in Italy e dell’alta qualità, nonché a terra, con, ad esempio, le nostre nuove Casa Alitalia, una innovativa concezione di lounge. E sul network posso dire solo che Alitalia fa parte del mondo Etihad con suoi partner, con cui copre gran parte del mondo (tra cui anche l’indiana Jet Airways, da cui Ball proviene, ndr)”. Con Air France-KLM, come detto in altra occasione, Alitalia “sta ancora negoziando” dopo la disdetta dei vecchi accordi. Air France-KLM presente alla serata con il neo direttore Italia del vettore Jerome Salemi, uno dei partner presenti, così come Delta, con la sua direttrice commerciale Patrizia Ribaga o diversi rappresentanti di Etihad Airways, tra cui la ex Lorna Daziel, ora senior vice president sales di Alitalia, affiancata dal vice president Italy Sales Nicola Bonacchi.
Il vento è cambiato. Lo si vede anche dal piglio con cui affrontate le cose. Deriva forse dal fatto che, come Hogan, anche lei è un ex-giocatore nonché fan di Rugby?
Ball: “Sì lo sono”, afferma mettendosi quasi in posizione da touche, sottolineando così che certamente questa attitudine conta. Dopotutto cosa aspettarsi da chi il calcio lo intende come a metà tra rugby e lo sport che intendiamo noi? Un ibrido che, però, Alitalia non vuole più essere, dopo i tentativi del passato di concorrere nel mercato low cost o con linee Express dalle strutture con bassi costi. “Noi siamo Alitalia, un vettore sempre più a cinque stelle, la compagnia da scegliere”. Anche per il business. Come ci ha spiegato chiaramente Ball.
Potrete leggere l’intervista a Cramer Ball e molto altro su Alitalia sul prossimo numero di Mission.