In tempi di crisi, le travel policy sono sempre più rigorose. E far volare i dipendenti in classe economy, anche nei viaggi intercontinentali, diventa la regola. Lo conferma la Global Kds Survey, condotta lo scorso anno dalla società tecnologica Kds interpellando un campione di 435 viaggiatori d’affari in tutto il mondo: attualmente, solo il 38% delle imprese consente la prenotazione della classe business, e nel 70% dei casi solo quando l’itinerario supera le cinque ore.
Non stupiscono, quindi, i recenti dati diffusi da Iata, International Air Transport Association: da gennaio a novembre 2009, il traffico sulle cosiddette classi “nobili” (la business, ma anche la first class) è diminuito di ben il 17,1% rispetto all’anno precedente. Particolarmente vistoso il calo sulle rotte all’interno dell’Europa (-26,1%), del Nord America (-20,6%) e dell’America Centrale (-42,6%). Al contrario, la classe economy ha registrato un incremento complessivo del 4%. Si tratta di un problema non da poco per le compagnie aeree, che per racimolare profitti possono fare sempre meno affidamento sulle classi “high yield” (ad alto rendimento) e, in molti casi, si vedono costrette a rivedere le proprie strategie, non soltanto in termini di tariffe, ma anche di prodotto. La scorsa primavera, ad esempio, l’australiana Qantas ha eliminato questa classe da 42 voli settimanali di lungo raggio. Altri vettori hanno optato per un aumento dello spazio destinato ai posti meno dispendiosi: è il caso di Lufthansa, che ha aggiunto 22 sedili di economy ai Boeing 747.
Il vero asso nella manica delle aerolinee, però, sono le classi premium economy, che pur essendo state introdotte la prima volta già una decina di anni fa (la prima compagnia a proporre la quarta classe fu British Airways, nel 2000), stanno assistendo in questo periodo a una crescita vertiginosa della domanda. Di che cosa si tratta? Le descrive bene Henry Harteveldt, analista della società americana Forrester Research, in un articolo pubblicato sul New York Times: «La premium economy è una piccola classe business. Quanto a spazio per le gambe, è più o meno com’era la business offerta da numerosi vettori statunitensi negli anni Ottanta». Il punto di forza di questo prodotto, infatti, è l’offerta di maggiori confort rispetto alla classe economystandard: un seat pitch (lo spazio tra una poltrona e l’altra) più generoso (5-7 pollici in più, pari a circa 12-18 centimetri), sedili più comodi e dotati di una maggiore reclinabilità, più spazio per il bagaglio, prese per il laptop, una ristorazione più curata, uno schermo più ampio, priorità nell’imbarco. Il tutto a un prezzo che, a detta del sito Seatguru.com, specializzato nell’analisi dei servizi di bordo delle compagnie aeree, è decisamente più elevato rispetto alla classe economica tradizionale (in media, dal 35 all’85% in più, a seconda del momento in cui si effettua la prenotazione), ma inferiore di ben il 65% rispetto alla business. Grazie a queste caratteristiche, la premium economy convince le aziende, che intravedono l’opportunità di risparmiare, senza però rinunciare a far viaggiare comodamente i propri dipendenti.
L’offerta dei principali player
Tra i vettori europei che più di recente hanno deciso di introdurre la premium economy spiccaAlitalia con la nuova Classica Plus, proposta sui voli intercontinentali a tariffe del 30-40% più basse rispetto alla business class Magnifica. Quali sono le caratteristiche di questo nuovo prodotto? Il vettore ha deciso di destinare a Classica Plus una cabina separata, costituita da tre file da sette posti (21 posti in totale) per garantire un ambiente raccolto e “poco affollato”. I passeggeri hanno a disposizione un pitch di 38 pollici (96,5 centimetri di spazio tra una poltrona e l’altra), contro i 31 dell’economy tradizionale. Le poltrone possono essere reclinate di 120° (contro i sei pollici della economy Classica), sono rivestite in tessuto con poggiatesta in pelle e sono larghe 20,1 pollici (51 centimetri), cioè 4 pollici in più rispetto alla classe economica. Dispongono inoltre di prese per il pc e di schermi individuali da 10,6 pollici, anziché 9. Il prodotto, inoltre, include numerosi servizi aggiuntivi, normalmente non offerti in economy: check-in prioritario, maggiore franchigia bagaglio (9 Kg in più per il Nord America), il doppio delle miglia premio rispetto alla classe economica e a bordo: consegna di quotidiani gratuiti, amenity kit, welcome drink e hot towel (asciugamano caldo). Inizialmente, la Classica Plus sarà prenotabile sui collegamenti da Milano verso tre destinazioni intercontinentali, per poi essere esteso ai voli da e per Roma a partire dal 2011.
Air France
Di recente, anche Air France ha inaugurato sui voli a lungo raggio la nuova Premium Voyageur, situata tra le cabine Voyageur (economy) e Affaires (business). Ad oggi la nuova cabina è disponibile sui voli per New York e Tokyo (due collegamenti al giorno), Pechino, Hong Kong, Singapore, Buenos Aires, Osaka, Seoul e Beirut. Entro la fine del 2010, però, sarà estesa a tutti i Boeing 777 e gli Airbus A330 e A340 della flotta di lungo raggio (eccetto sui voli per i Carabi e l’Oceano Indiano), con tariffe particolarmente interessanti per le piccole e medie imprese.
I passeggeri di Premium Voyageur hanno a disposizione 20 posti (contro i 40 della economy) con nuove poltrone a scocca fissa che offrono il 40% di spazio in più rispetto a quelle della classe Voyageur. Sono infatti distanziati l’uno dall’altro di 38 pollici, ovvero 97 centimetri. Spaziosi (19 pollici, pari a circa 48 centimetri), questi sedili si reclinano di 123 gradi, permettendo una posizione di riposo con le gambe allargate. Sono dotati di poggiagambe, poggiapiedi e poggiatesta regolabili, ma anche di schermo individuale di 26 centimetri, presa per il computer portatile, cuffie con riduzione del rumore esterno, ampio vassoio illuminato da una luce individuale direzionabile. I pasti, che includono un aperitivo e due portate, sono elaborati da Michel Nugues, chef di Servair (azienda affiliata ad Air France specializzata nella ristorazione a bordo), mentre la carta dei vini e degli champagne è selezionata dal celebre sommelier Olivier Poussier. Sui voli con durata superiore alle 10 ore e mezzo, è possibile accedere al buffet, che offre mini sandwich e gelati. A bordo i passeggeri ricevono gratuitamente una bottiglia d’acqua e quotidiani francesi e internazionali. Tra i servizi disponibili spiccano anche il check-in prioritario e la possibilità di imbarcare due bagagli del peso massimo di 32 chili ciascuno. Come i passeggeri della business class, inoltre, i viaggiatori della classe Premium Voyager possono imbarcarsi sul volo in qualsiasi momento e, all’arrivo, sono tra i primi a sbarcare e a ricevere i bagagli.
Segnaliamo che lo scorso dicembre anche Klm ha lanciato su tutti i voli intercontinentali il nuovo servizio Economy Comfort, che offre ai passeggeri, con una piccola differenza di prezzo, maggior spazio per le gambe e una poltrona maggiormente reclinabile.
British Airways
E veniamo a British Airways, che come accennato è stata la prima compagnia aerea, nel 2000, a proporre la premium economy. Il suo prodotto si chiama World Traveller Plus, ed è disponibile sui voli per oltre 70 destinazioni. Le poltrone, più ampie di quelle di classe economica e dotate di supporto lombare per le gambe, si trovano in una cabina riservata con un massimo di sei file. A disposizione dei viaggiatori prese elettriche per il laptop e cuffie antirumore per usufruire delsistema di intrattenimento di bordo Avod (film, programmi televisivi, libri audio, musica e canali radiofonici). I passeggeri possono imbarcare due bagagli del peso di 23 chilogrammi ciascuno, più due bagagli a mano.
Sas
Proseguiamo con la compagnia scandinava Sas, che sui voli intercontinentali propone la classe Economy Extra. Tra i punti di forza di questo prodotto, le poltrone larghe 47 centimetri e dotate di un seat pitch di 38 pollici (96,5 centimetri). A disposizione dei passeggeri un menù a base di tre portate, a cui si aggiungono cocktail e snack per tutta la durata del viaggio.
I vettori degli altri continenti
Anche i vettori degli altri continenti puntano sulla quarta classe: la giapponese Jal, ad esempio, propone la Jal Premium Economy, dotata di confortevoli “Sky Shell Seat” con un pitch di 97 cm, poggiatesta, poggiapiedi, prese elettriche per il computer portatile e schermo individuale di 9 pollici. I passeggeri ricevono lo stesso amenity kit offerto in classe business. La premium economy di Qantas, invece, offre una poltrona progettata dal designer Marc Newman. Largo 49,5 centimetri e reclinabile di 23, il sedile mette a disposizione uno schermo individuale da 8,4 pollici, un telefono che consente l’invio di messaggi sms e prese elettriche per il computer. I passeggeri possono usufruire del check-in prioritario, ma anche della precedenza al momento dello sbarco. Questo prodotto è attualmente offerto sugli A380 e B747-400 in partenza da Sydney per Los Angeles, Londra, Singapore, Bangkok, Johannesburg, Hong Kong e New York, nonché sui voli da Melbourne per Los Angeles, Londra, Hong Kong e Singapore.
Anche Air New Zealand propone una quarta classe con pitch che varia, a seconda degli aeromobili utilizzati, da 96,5 a 101,6 cm. A bordo, gli ospiti possono degustare un menù di ispirazione neozelandese, nonché vini selezionati e cocktail. Infine, la classe premium economy della compagnia americana Virgin Atlantic, vincitrice del premio annuale Business Traveller Awards, offre la priorità nel check-in e nell’imbarco.
Testo di Arianna De Nittis, Mission n. 1, gennaio-febbraio 2010