EasyJet strappa la pole a Lufthansa (leggi qui quando si pensava di chiudere l’operazione a febbraio, con il vettore tedesco in pole), insieme ad Air France-KLM?, nell’acquisizione di Alitalia. Che rimane anche nel mirino della low cost dell’Est Wizz Air, interessata però, e un po’ in ritardo…, solo al “corto e medio raggio”, come ha detto a La Repubblica l’amministratore delegato Jozsef Varadi. Lo pensano gli stessi vertici del vettore con sede a Luton, Frances Ouseley, direttrice per l’Italia, e il neo-ceo Johan Lundgren (leggi qui) che hanno incontrato i tre commissari straordinari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari “acquisendo le loro esigenze e definendo una soluzione in linea al 100%”, come ha detto la numero uno della low cost, che ha sottolineato come la sua compagnia “è fortemente focalizzata sul breve e medio raggio”. Ma i tre commissari, oltre al mantenimento al massimo possibile dell’occupazione (e, forse, alla restituzione de prestito ponte da 900 milioni dello Stato), hanno chiesto che l’intera rete di connessioni di Alitalia sia preservata, incluse quelle a lungo raggio. Ecco il perché potrebbe entrare in gioco Air France-KLM. I tempi però inevitabilmente si allungano, “la procedura dipende dai commissari. Abbiamo però anche noi la percezione che le cose si stiano allungando” commenta Ouseley.
EasyJet strappa la pole a Lufthansa per Alitalia con conti in forte crescita
Se easyJet strappa la pole sulla vendita di Alitalia per Lufthansa, lo deve anche alla capacità di cassa che ha al momento, con il primo trimestre 207/18, chiuso al 31 dicembre con ottimi risultati: i ricavi totali sono cresciuti del 14,4% arrivando a 1.140 milioni di sterline, i passeggeri nel 2017 chiudono a quota 81.634.343, a più 9,6% anno su anno, con un load factor del 93%, con 1,6 punti percentuali in più. Nel trimestre boom delle entrate ancillary che mettono a segno un più 20%, da 188 milioni a 226,3 milioni, con una liquidità in cassa che arriva a 357 milioni di sterline. Oltre ai conti, e alla questione Alitalia, alla prossima assemblea generale 2018, la società chiederà agli azionisti di modificare lo statuto per garantire che la società possa continuare a volare all’interno dell’Unione Europea aprendo una nuova società (easyJet Europe) con sede in Austria, a Vienna, dove il vettore ha già preso il Coa, ovvero il certificato di volo.