Travel manager attenzione. Se, dopo aver sdoganato le low cost ecco la nuova tariffa che si sta facendo largo negli Stati Uniti, ovvero la Basic economy, che le major stanno lanciando per controbattere proprio le low cost. Ma che per i viaggiatori d’affari viene naturalmente molto invisa, visto che dovranno rinunciare a molti confort, per non dire tutti: niente bagaglio nelle cappelliere, sedili più scomodi, con meno spazio e non selezionabili, imbarco per ultimi, nessuna miglia per i programmi Frequent Flyer e naturalmente nessun catering a bordo… in cambio di tariffe fino a “50% in meno rispetto alle economy standard”.
Dopo Delta la Basic economy sbarca anche su United e American Airlines
La prima compagnia a introdurre questa nuova “terza (o quinta in alcuni casi) classe” è stata Delta Air Lines (la compagnia più grande al mondo, che ha trasportato quasi 184 milioni di passeggeri nel 2016, ma che permette comunque la raccolta di miglia e la scelta del posto), seguita da United (143 milioni) e anche da American Airlines (circa 199 milioni), che la introdurrà nelle prossime settimane sui voli domestici per poi essere adottata anche su quelli internazionali.
Un’operazione, quella della Basic economy, che certamente va a inasprire la concorrenza verso le low cost che ormai, secondo i dati Iata, hanno trasportato lo scorso anno oltre 1 miliardo di passeggeri, di cui 117 milioni solo da Ryanair, la compagnia ormai regina d’Europa. Ma che molti analisti del settore vanno anche nella direzione di spingere i viaggiatori, soprattutto quelli frequenti ovvero i viaggiatori d’affari in particolare, ad acquistare sempre di più le cosiddette ancillary revenue, arrivate nel 2016 a oltre 67 miliardi di dollari di fatturato per i vettori, siano questi low cost che tradizionali (leggi qui).
“Le tariffe di basic economy sono state create dalle compagnie con così tante restrizioni per renderle volutamente poco attraente per i viaggiatori frequenti e d’affari”, ha detto Henry Harteveldt, uno dei fondatori di Atmosphere Research Group, una società di consulenza industria del trasporto aereo.
Ma nelle strategie delle major la basic economy servirebbe anche ad apparire ben posizionati nei motori di ricerca con il filtro attivato per il miglior prezzo. Qui di lato la differenza tra la basic e la economy standard di Delta.
Insomma anche le major ora lottano sul mercato con tariffe aggressive per controbattere le politiche delle low cost, e lo fanno anche sul web, terreno di scontro delle scelte dei consumatori grazie ai motori di ricerca, siano questi retail che per i viaggiatori d’affari. A cui diciamo solo di stare sempre più attenti a quello che si compra. Per non dover poi pagare un, solitamente salato, sovrapprezzo per trasportare il campionario a bordo o per non viaggiare con le ginocchia in bocca…Anche perché pare che presto la Basic economy varcherà i confini statunitensi per espandersi nelle Americhe (con, probabilmente, Latam e Air Canada) e, presto, anche in Europa.