domanda di jet privati

Jet privati: domanda in crescita

La domanda di jet privati cresce durante l’emergenza Coronavirus.

«I voli privati non vengono più intesi come una comodità o un’esibizione del lusso. Al contrario, rivestono un ruolo estremamente importante consentendo di volare in sicurezza in questo momento difficile. Anch’essi seguono le normative Iata ed Easa a tutela dei passeggeri», spiega Renzo Pisu, amministratore delegato della società Jet Privati.

Domanda di jet privati e viaggi d’affari: da 4 a 20 passeggeri

domanda di jet privati
Renzo Pisu ai comandi di un Gulfstream

Settore da 6 miliardi in Italia secondo Pisu, la business aviation risponde dinamicamente alle esigenze dei viaggi d’affari.

«Sono moltissime le persone che hanno deciso di utilizzare soluzioni alternative di volo dopo che i governi hanno reso difficili i trasferimenti da e per i confini internazionali. Le nuove regole di distanziamento sociale sui voli e negli aeroporti spingeranno ancora più clienti alla scelta del volo su aerei privati», continua Pisu.

Gli aerei della flotta di Jet Privati indicati a piccoli gruppi sono i light jet, da 4-7 personeHanno una velocità di crociera compresa tra i 600-700 km/h con una autonomia di circa 2.000-3.500 km, adatti per decolli e atterraggi anche su piste corte. La configurazione della cabina è di tipo non stand-up (altezza 1,45 m), alcuni sono dotati di toilette e hanno un buon vano bagagli. Altre configurazioni prevedono velivoli charter executive da 25 a 50 posti con un elevato grado di personalizzazione del servizio.

«La società utilizza velivoli carbon neutral al 100%, strettamente monitorati attraverso il programma ClimateCare perché rispettino i parametri green».

Di oltre 5mila aeroporti nel mondo predisposti per l’aviazione privata e serviti dalla società, a Milano le due strutture di Sea Prime a Linate e Malpensa sono rimaste operative durante il lockdown.

L’Associazione europea per l’aviazione d’affari (Ebaa) si è espressa con favore rispetto alle linee guida pubblicate dalla Commissione europea per la ripresa sicura dei viaggi aerei in Europa. E ha sottolineato che il successo della strategia proposta dipende da un’implementazione coordinata e non discriminatoria a livello delle singole nazioni.

 

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