Un osservatorio sulla decarbonizzazione del trasporto aereo. Questo quanto messo in campo da Aeroporti di Roma con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Enac.
Questo osservatorio ha tenuto nei giorni scorso il secondo congresso annuale, alla presenza anche di fa parte di questo osservatorio. Vale a dire player industriali, stakeholder istituzionali, associazioni di categoria e terzo settore, con l’obiettivo di avviare la discussione sulla transizione green e la neutralità climatica dell’intero settore entro il 2050.
Una sfida importante e difficile da raggiungere anche se molti si sta investendo in questo campo al fine di avvicnarsi il più possibile a una decarbonizzazione del trasporto aereo.
L’evento è l’occasione per approfondire le politiche sviluppate dal Patto durante l’ultimo anno su argomenti di cruciale importanza quali le infrastrutture aeroportuali, gli aeromobili e l’energia. Da qui partono le proposte elaborate dall’Osservatorio su questi temi.
Obiettivo del primo anno di lavoro è stato identificare il percorso per raggiungere i target salvaguardando il settore e incentivando gli investimenti. Tutto ciò attraverso misure che riducano le emissioni: carburanti sostenibili, ricerca di nuove tecnologie per la propulsione degli aerei e sviluppo dell’intermodalità.
Dai gruppi di lavoro è emersa la necessità di creare un contesto normativo-regolatorio che favorisca la crescita del trasporto aereo perseguendo la decarbonizzazione del settore. Nel farlo occorre raggiungere gli obiettivi vincolanti a livello europeo, grazie al contributo coordinato di tutti gli attori.
L’attività del Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo sarà presente a Dubai alla 28° Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (dal 30 novembre al 12 dicembre).
Decarbonizzazione del trasporto aereo, i commenti delle parti in gioco
«Il viaggio verso la decarbonizzazione del settore aeronautico è già iniziato» ha commentato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone. «Certamente il percorso sarà lungo e impegnativo, ma confidiamo che segnerà primi importanti traguardi già nel breve periodo, con la diffusione del Saf in linea con i mandati UE e la transizione a NetZero dei principali aeroporti. Tuttavia, l’obiettivo di zero emissioni per l’intero settore richiede un impegno di lungo termine coordinato e condiviso di tutti gli attori coinvolti. In questo senso, il rafforzamento del Patto attraverso la nascita della Fondazione, risponde efficacemente a questa esigenza».
Il Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, ad un anno dalla sua nascita, ha acquisito nuovi partner che rappresentano l’intero settore. Per questo, nell’ottica di ampliare e condividere la governance, il Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo ha annunciato la costituzione di una Fondazione che avrà lo scopo di traghettare il settore verso gli obiettivi di sostenibilità 2030 – 2050.
A lui ha fatto eco Andrea Benassi direttore generale ITA Airways. «Sin dal nostro avvio operativo siamo impegnati a raggiungere obiettivi di decarbonizzazione per essere la compagnia più green d’Europa. Lo stiamo facendo attraverso il rinnovo della nostra flotta, l’utilizzo di carburanti sostenibili (Saf) e un progetto relativo al biglietto combinato treno+aereo. L’importante è fare sistema tra i vari stakeholder».
Le Ferrovie in prima fila per l’intermodalità treno-aereo
Nella “partita” dove in palio c’è il taglio delle emissioni gioca un ruolo anche Ferrovie dello Stato Italiane, presente al convegno col chief corporate affairs officer Massimo Bruno. «Il nostro gruppo punterà principalmente a sviluppare progetti infrastrutturali e proposte commerciali che possano rafforzare l’intermodalità treno e aereo».
Pierluigi Di Palma, presidente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) ha invece commentato così. «Innovazione tecnologica, digitalizzazione, intermodalità e sostenibilità devono essere elementi centrali su cui basare le azioni di ogni settore industriale. Come quello del trasporto aereo. L’Europa ha accolto una nostra risoluzione, presentata a settembre scorso nella riunione ECAC di Malta. La sua discussine avverrà a Dubai dal 20 al 24 novembre in occasione della conferenza Icao. La richiesta dell’Italia è di incrementare la produzione di Saf da scarti alimentari e soprattutto da biomasse per ridurre l’uso e il costo del carburante di origine fossile».
Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni. «La nostra azienda condivide l’importanza strategica del Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo e della fondazione. Già dal 2022 , Eni produce e commercializza biojet nella raffineria di Livorno distillando le bio-componenti prodotte nella bioraffineria di Gela. Ci siamo posti l’obiettivo di produrne fino a 300.000 tonnellate l’anno dal 2025. Siamo certi che il Saf sia l’unico carburante al momento disponibile per ridurre le emissioni dell’aviazione».