Gattinoni BT

Crescita e sviluppi nel BT del gruppo Gattinoni

Parla Piergiulio Donzelli, fresco amministratore delegato della unit Gattinoni Business Travel

Se le attività del gruppo Gattinoni sono in nota e buona evoluzione su tutti i fronti, validate anche da solidi numeri e molti referenti, il perimetro dei viaggi d’affari vede una specifica persona, con cui parlare: Piergiulio Donzelli, da pochi mesi Amministratore Delegato della unit Business Travel del gruppo e con cui facciamo il punto dalla nuova sede dedicata, di oltre 400 mq, a Milano, che conferma la volontà da parte del Gruppo Gattinoni di crescere nel segmento Business Travel.

Partiamo dallo scenario, qual è attualmente l’andamento del BT, anche estero?

«In ottica macro, non del nostro gruppo, a partire dal mese di luglio ci sono state alcune avvisaglie per una lieve contrazione del mercato. Il BT delle aziende più grandi tende a ridimensionarsi, dopo quello che era stato l’effetto rimbalzo post-pandemia. Alcuni Paesi hanno poi delle evidenze negative a livello economico e politico, come Germania e Francia».

Quali sono le principali tendenze, anche emergenti, lato clientela?

«Assistiamo al consolidamento di alcuni tipi di richieste: l’esigenza del servizio è sempre più rimarcata, insieme alle soluzioni ibride; anche le aziende più refrattarie ai tool digitali vi si stanno avvicinando. Emerge poi, dalle aziende maggiori, un’esigenza di integrazione con i software più variegati. Le trasferte diminuiscono numericamente ma sono più complesse, specialmente verso l’estero e assumono un taglio Bleisure. Quella che si rinforza è invece l’esigenza di viaggi per meeting; dopo l’adozione dello smart working, fornire momenti aggregativi a persone che non condividono più come prima il luogo di lavoro è una tendenza nuova».

Gattinoni BT

Come va nello specifico Gattinoni, tra nuove sedi e alcuni focus dichiarati

«Siamo soddisfatti, l’andamento è positivo e in linea con il piano triennale e con il percorso di crescita partito già nel 2022. Alla fine del primo semestre 2024 registriamo un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso grazie anche all’integrazione di Gattinoni Business Travel con BTExpert e all’espansione del Triveneto, andato ben al di là delle aspettative, che ha portato ad un ampliamento del portfolio clienti e del team di lavoro dell’area. Senza scordare la zona d’origine lombarda, le aree torinesi e infine quella emiliana, con Bologna, dove Gattinoni inaugura entro fine anno la nuova sede, e Parma.

In generale, tutta la nostra squadra è di assoluto valore, sia lato operativo sia lato commerciale e l’attività si sta orientando verso le aziende non solo per il Travel classico ma anche per integrazione, informazione, dati e processi. Sviluppiamo focus su tecnologia e sostenibilità, per supportare la miglior comprensione di un mondo dove la Tmc diventa riferimento per un’attività molto più estesa di quella storica».

Potete tracciare qualche risultato, o target, parlando della fusione con BTExpert?

«Il target per il BT nel 2024, come precedentemente annunciato, prevede una crescita del 15%. Siamo sopra il livello, ma attendiamo le evoluzioni macroeconomiche durante l’anno per confermare un dato assoluto. Abbiamo in corso attività di integrazione per supportare i nuovi clienti tramite sistemi che non alterano i gestionali o i tool lato cliente, ma ottimizzano l’interfaccia e la fruibilità complessiva. Dietro al fronte, ovviamente, il lavoro per integrare due realtà grandi e di valore storico non manca: cogliamo l’occasione della fusione per investire e ammodernare il back-office e il supporto alla struttura operativa, in modo più efficiente per tutti. Anche qui, per supportare la crescita di una realtà unica, ai massimi livelli di servizio ed economia. “Cambiamo la vita” ad operatori, IT e a tutto il team, non solo ai commerciali, garantendo al contempo la continuità del servizio e l’implementazione per i clienti».

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Come vedete l’approccio ai cambiamenti delle aziende italiane?

«Credo che negli anni sia maturata maggior consapevolezza della necessità di supporto esterno alle competenze dei Travel Manager, anche nelle piccole imprese, che lavorano bene ma non possono dedicare troppe risorse alla gestione delle trasferte. Il fatto che sempre più aziende richiedano servizi complementari mostra la comprensione delle opportunità e della convenienza nell’appoggiarsi alle Tmc. Per facilitare questo avvicinamento, proponiamo strumenti molto semplificati, consapevoli che non è un passaggio scontato per tutti».

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