Convention Gattinoni: il valore del Bt

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“Le agenzie ci iniziano a scegliere come network anche grazie al business travel”. Così esordisce la business travel manager di Gattinoni Michela Bellomo, a cui fa eco il direttore generale Sergio Testi, che sottolinea come “solitamente le agenzie con una specializzazione business sono quelle che hanno i maggiori volumi”.

Volumi che portano il segmento business travel a valere per il gruppo lombardo 250 milioni di euro, contro i 350 della parte leisure e 50 milioni provenienti da altri servizi, “cifre queste che cresceranno ulteriormente grazie agli investimenti che abbiamo fatto nelle tecnologie e, come di consueto da noi, nelle persone” afferma il presidente Franco Gattinoni.image

Un segmento quello del business travel che per la società che prende il nome dal suo fondatore “continua a crescere, malgrado un 2015 difficile, con tanti episodi esogeni al settore e che ci vede a segno più anche nel primo trimestre dell’anno” spiega Bellomo, che vuole sottolineare l’impegno di tutto il suo team per questi positivi risultati e del direttore commerciale Eros Candilotti che non è potuto esser presente alla Convention annuale del gruppo, quest’anno tenutasi a Ibiza, con il consueto appoggio di Veratour e di una serie di sponsor. Convention di cui parleremo in una prossimo articolo che potrete leggere su queste stesse colonne e sulla nostra rivista Mission.

Un business, quello dei viaggi d’affari, che per il gruppo Gattinoni si basa su due pilastri, ovvero le aziende codificate direttamente, “ne abbiamo circa 500, di cui 150 di grandi dimensioni, su diversi settori merceologici, anche se possiamo dire di averne una buona specializzazione nel Farmaceutico e nel mondo sportivo, per cui serviamo le primarie società sportive lombardi nel calcio, nel basket e nella pallavolo. Bene, giusto anche per aggiungere un altro settore, anche la moda” commenta Bellomo, che sottolinea anche come questo portfolio spesso di intersechi anche con un’altra divisione del gruppo, quella che si occupa di Mice, una delle sei della società. Le altre sono il business travel, appunto, Communication, Made in Italy, Travel Experience e il Travel Network, “per cui puntiamo a d arrivare a breve (nel 2017 ci dicono fonti interne, ndr) a mille agenzie dalle 750 di oggi” dichiara Gattinoni, che precisa che saranno “mille e non più mille, perché vogliamo assicurarle una buona redditività e ben seguirle”.

Seguirle bene come la società fa con il suo Service Center di Monza, dove Gattinoni fa da biglietteria per le agenzie non Iata, “che sono sempre di più” sottolinea Bellomo, oltre a seguire una serie di agenzie, “52” conferma la manager, “che sono Iata ma che ci hanno dato il mandato per seguirle commercialmente con i vettori” commenta Patrizia Patelli, responsabile Bt di Monza.
Tariffe che non devono solo e unicamente seguire il miglior prezzo, comunque un esercizio ben seguito all’interno dell’azienda, ma anche i servizi, “ad esempio le agenzie che hanno traffico etnico sono interessate anche ad aver franchigie bagagli più alte” dice Gattinoni.

Naturalmente il gruppo ha accordi anche di crs con i tre big e per ogni azienda carica le sue tariffe preferenziali, anche per singolo albergo e singola destinazione, “per le adv siamo sempre presenti per risolvere eventuali problemi e urgenze e, in caso, li aiutiamo anche con le loro aziende clienti a comporre le loro travel policy” afferma Patelli.

Insomma tanta consulenza, parola che si è sentita più volte in questa convention che si conclude oggi, così come tecnologia e serietà. Per leisure ma, come abbiamo appena letto, anche per business

 

 

 

 

 

 

 

 

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