La consulenza alberghiera ruota attorno all’intelligenza artificiale. È infatti questa le tecnologia dell’oggi e anche del domani, che permette una rapida elaborazione di dati in modo che i manager regiscano di conseguenza.
Di fronte a una platea di albergatori, si è svolto a Roma “Performance ad alto impatto”, evento di presentazione ufficiale di Lvg Hotel Consulting, nuova realtà che punta a trasformare radicalmente il mercato della consulenza alberghiera.
Nata pochi mesi fa dalla fusione tra Lvg Consulting – società di Lvg Group che si occupa di consulenza strategica per strutture ricettive in Italia e all’estero – e Diamonds Consulting Group – società di consulenza alberghiera specializzata nel segmento exclusive – LVG Hotel Consulting può già vantare un portafoglio di oltre 130 hotel in consulenza. Ciò significa circa 1,09 milioni di room night annuali, che generano un fatturato gestito di oltre 105 milioni di euro.
Particolarmente incisivi gli interventi del presidente di Lvg Hotel Consulting, Claudio Lavagna (a destra nella foto in alto), e dell’amministratore delegato Francesco Dicuonzo (a sinistra nella foto in alto). Insieme a loro anche il managing director Fabio Gaudesi. Tutti loro hanno raccontato la nascita e lo sviluppo di questa realtà imprenditoriale, mostrando la tecnologia dietro al modello Lvg e entrando nel dettaglio del metodo “L’importanza delle performance”.
Accanto agli interventi istituzionali anche le testimonianze di quattro realtà dell’hospitality che hanno scelto come partner la consulenza alberghiera di Lvg. A parlare: Stefania Catozzi, direttore commerciale di 4L Collection Hotels; Daniele Zarfati, titolare di Eitch Collection; Andrea Larese Gortigo, titolare di Hotel Zodiacus e Lvg Hotel Cost analyst consultant; Guglielmo Del Fattore, titolare di Curti Hotels.
Consulenza alberghiera: come utilizzare l’intelligenza artificiale
«Intendiamo rendere accessibili i vantaggi portati dall’intelligenza artificiale a qualsiasi tipo di albergo. E lo faremo supportandone la digitalizzazione per innovare la gestione dell’ospitalità e diventare più competitivi» ha detto Francesco Dicuonzo.
«Non si tratta di una soluzione dedicata solo alle grandi catene, ma di un’opportunità di sviluppo anche per le strutture alberghiere a gestione familiare. L’intelligenza artificiale permette agli hotel di migliorare la comunicazione o creare contenuti per le campagne online. Personalizzare il soggiorno degli ospiti, prevedere picchi di prenotazioni in occasione di grandi eventi sul territorio gestendo prezzi e disponibilità delle camere. Comprendere l’impatto di queste tecnologie è essenziale per gli albergatori che intendono pianificare uno sviluppo della redditività della propria struttura».
Dai loro interventi sono emersi numerosi spunti interessanti e d’ispirazione per gli addetti ai lavori presenti in sala, che hanno messo in evidenza le peculiarità del modello Lvg rispetto alle svariate realtà di consulenza che il mercato offre.
Per Zarfati è stata discriminante nella scelta del partner «la professionalità e l’ampia conoscenza del settore, supportata da un background che unisce competenze tecniche e una solida esperienza operativa e direzionale in hotel».
Del Fattore ha invece evidenziato «l’utilità di avere sotto controllo tutti i principali parametri in un unico software di gestione. Ma anche la presenza di un’assistenza quotidiana costante per poter risolvere problemi nell’immediato».
Le “soft skills” sono state al centro dell’intervento di Stefania Catozzi, che ha sottolineato che Lvg «tiene corsi in grado di generare un cambiamento nelle persone, elevandone professionalità e leadership».
I principi guida di Lvg Hotel Consulting
Sono tre i principi su cui si basa l’attività di Lvg Hotel Consulting.
1. Innovazione e applicazione delle tecnologie più avanzate.
2. Metodologia avanzata e personalizzata. Quindi integrazione dei processi con un “valore umano” ricco di competenze e in costante evoluzione, che guidi il miglioramento e l’ottimizzazione delle performance delle strutture ricettive.
3. Cultura dell’ contininnovazioneua. Ogni risorsa del team è costantemente incoraggiata a contribuire all’implementazione del business con idee creative.
«Lvg Hotel Consulting racchiude nel suo profondo know-how la sua unicità» ha detto Claudio Lavagna. «Abbiamo sviluppato una competenza avanzata all’avanguardia nella business intelligence grazie alla lunga esperienza maturata sia dalle gestioni dirette che dalle strutture in consulenza. Per gli imprenditori alberghieri rappresentiamo un partner in grado di supportarli nel processo di ottimizzazione dei profitti e semplificazione dei processi».
L’importanza della consulenza alberghiera in una campagna video
Nel frattempo, la consulenza alberghiera di Lvg Group va anche sui social con una campagna video dal titolo “L’arte dei risultati” con protagonisti Giacomo Poretti e Frank Gramuglia.
Ci saranno 6 pillole video inediti, a partire dal 18 settembre e fino a fine anno sui canali social di Lvg Group: TikTok, Facebook, Instagram, YouTube e Linkedin.
Lo storytelling dei contenuti vede Giacomo Poretti nel ruolo di direttore dell’hotel e Frank Gramuglia nei panni di un lavoratore svogliato. A ideare i contenuti? La stessa Lvg con la collaborazione dell’agenzia media Corax e dello stesso Poretti.
Obiettivo della campagna è quello di raccontare la realtà di Lvg Group e delle sue peculiarità, incrementandone la notorietà attraverso il supporto di volti noti al grande pubblico.
La clip parlerà in chiave ironica dell’importanza della formazione dei dipendenti, tematica sviluppata da Lvg con una piattaforma di e-learning.
L’intelligenza artificiale è il motore della strategia degli hotel
Nella “partita” della consulenza alberghiera entra anche l’intelligenza artificiale. Anzi: ne è un fattore dominante. Grazie a quest’ultima, il software proprietario di Lvg Hotel Consulting risponde all’esigenza di concentrare in un’unica dashboard una vasta gamma di informazioni e strumenti. L’obiettivo è di garantire una visione completa e analitica delle operazioni alberghiere.
L’obiettivo principale è quello di ottimizzare la consulenza, trasferendo un metodo strutturato per la raccolta e l’interpretazione dei dati, capace di tradursi in performance tangibili.
La piattaforma crea un dialogo tra i processi operativi, permettendo una gestione integrata che ottimizza l’analisi e la decisione.
(Scopri di più su Lcvhotelconsulting.com)
Consulenza alberghiera di Lvg, i campi di intervento
Attraverso Diamonds Hub, la consulenza alberghiera è suddivisa in 5 servizi principali.
- Revenue management. Un approccio scientifico basato su parametri personalizzati per ogni hotel. I consulenti possono identificare con precisione i periodi e le date su cui intervenire: il sistema confronta dati storici, eventi in corso e attività dei competitor, rendendo l’analisi delle tariffe quanto più scientifica possibile.
- Cost control. Integrato con la fatturazione elettronica, questo modulo permette di categorizzare automaticamente le fatture e monitorare quotidianamente i costi grazie a un sistema di alert visivi.
- Brand reputation. Analisi delle recensioni attraverso l’intelligenza artificiale. Questa fornisce segnalazioni in tempo reale per gestire rapidamente eventuali criticità. Le recensioni vengono valutate sotto vari aspetti, come il sentiment e la comparazione con i competitor, permettendo di intervenire proattivamente sulla reputazione del brand. Il sistema offre anche un’analisi dettagliata dei clienti in base alla loro nazionalità, migliorando l’offerta dei servizi e fornendo testi da utilizzare come risposta sui social media in base alle specifiche appartenenze culturali dei clienti.
- Quality control. Ogni struttura può definire e monitorare i propri standard operativi, con la possibilità di verificare quotidianamente l’efficacia delle procedure adottate. Questo modulo supporta una crescita virtuosa, facilitando l’individuazione e l’implementazione di miglioramenti continui.
- Formazione digitalizzata. Diamonds Hub consente di digitalizzare completamente il processo formativo. Ciò permette di caricare e personalizzare corsi sia sulle soft skills (intelligenza emotiva e linguistica, mindset, persuasione) sia sulle hard skills (conoscenze informatiche e di marketing). Questo approccio assicura una formazione uniforme, riducendo il rischio di gap conoscitivi e migliorando la qualità complessiva del servizio.