Compagnie aeree low cost

Le compagnie aeree low cost diventano premium. Ecco perché

Negli Stati Uniti molti vettori a basso costo stanno dedicando alcuni sedili e alcuni servizi alla clientela premium, con l'obiettivo di fare più utili. Una strategia che potrebbe arrivare in Europa

Le compagnie aeree low cost “studiano” per diventare vettori premium. O meglio: abbracciano alcuni servizi tipici delle classi business come spazio extra per le gambe e imbarco prioritario con l’obiettivo di aumentare i ricavi.

Insomma: la febbre dell’Economy-plus sta contagiando il settore delle compagnie aeree low cost. Queste lasciano magari meno posti a sedere per chi vuole risparmiare un euro e non si preoccupa di essere stipati in classe economica.

Negli Usa, Spirit Airlines (tra le compagnie aeree low cost, con base in Florida) ha presentato un nuovo modello tariffario con quattro livelli di servizio. Una piccola rivoluzione, che prevede posti con opzione “Go” (senza fronzoli) fino a “Go Big”, che include sedili più grandi, snack in volo, imbarco prioritario e altro ancora. In mezzo ci sono varie gradazioni.

La nuova politica tariffaria di Spirit ha seguito di pochi giorni quella di Southwest Airlines, altro vettore a basso costo. Identica la strategia: lancio di posti a sedere premium e abbandono del modello di quelli “aperti” per cui è famosa. In pratica: posti numerati invece della corsa al sedile preferito.

Le compagnie aeree low cost e la sfida ai vettori premium

Mentre negli Usa – e presto magari anche in Europa – le compagnie aeree low cost studiano il salto di qualità, gli analisti di JP Morgan ritengono che la newyorkese JetBlue seguirà la stessa strada.

Ritengono addirittura che possa fare le cose in grande con un servizio di prima classe che chiamerà “Junior Mint“. Un nome che è nelle corde della compagnia visto che l‘attuale offerta di prima classe di JetBlue, Mint, è in gran parte riservata ai voli transcontinentali e internazionali.

«JetBlue è attualmente fuori dal mercato nazionale dei servizi di prima classe e corporate, che Delta Air Lines ha monetizzato con successo. In questo settore, infatti, il vettore made in Usa ha aumenta il load factor su rotte nazionali, passando da circa il 15% del 2009 a oltre il 70%». Così si legge in una nota di Jamie Baker, analista senior di JP Morgan specializzato nel trasporto aereo.

Tutti questi cambiamenti arrivano mentre le “Big Three” – Delta, United e American – stanno spingendo forte sulle offerte in stile economy-plus. Questo a causa sia degli elevati prezzi del carburante, sia degli alti costi della manodopera sia a causa dei problemi con la produzione di velivoli, che limitano la loro crescita.

In arrivo negli Usa anche nuove tariffe aeree scontate

Anche le “storiche” compagnie aeree low cost di lunga data come Southwest stanno subendo la concorrenza. Ci sono infatti vettori come Frontier e le nuove arrivate Breeze e Avelo che lanciano tariffe sempre più stracciate.

«Ciò che stiamo vedendo è un cambiamento strutturale per queste compagnie aeree low cost» afferma David Slotnick, del portale di viaggi americano The Points Guy.

L’idea, dice Slotnick, è di essere «più simili a un autobus elegante, con sedili più belli nella parte anteriore che possano fare alzare gli utili». Del resto Southwest è sotto pressione da parte di un gruppo di investitori, che vuole grandi cambiamenti nella gestione e nelle operazioni.

Spirit e JetBlue, nel frattempo, sono in ambasce e stanno cercando una strada da seguire dopo che, a inizio 2024, un giudice federale ha bloccato la loro fusione per motivi antitrust. Intanto JetBlue sta anche apportando cambiamenti alle proprie rotte mentre Spirit punta sui posti (e sui clienti) premium.

Ciò non toglie che in America si potrà comunque continuare a viaggiare a basso costo. A cambiare saranno solo alccuni posti delle prime file, che diventeranno una sorta di business class con servizi e spazi migliori di chi si siederà più indietro.

Per la maggior parte dei passeggeri, comunque, l’importante è che il proprio volo arrivi in orario.

(Leggi Mission e scopri la strategia Easyjet per il business travel)

Lascia un commento

*