Come cambiano gli hotel program? Quali sono oggi le esigenze delle aziende in tema di pernottamenti alberghieri? E quali tecnologie possono supportarle nei loro obiettivi di saving? Ne abbiamo parlato con Nelly Bonfiglio, nuova Director of Sales per l’Italia e il Sud Europa della piattaforma di corporate lodging HRS.
Come cambiano gli hotel program? Si torna lentamente ai livelli pre-Covid
Chiediamo a Nelly Bonfiglio se le prenotazioni alberghiere effettuate sulla piattaforma di HRS hanno finalmente raggiunto i livelli pre-Covid. “I volumi di prenotazioni corporate sulla nostra piattaforma sono aumentati in maniera significativa, ma non sono ancora tornati ai livelli pre pandemici – ci racconta la manager -. Gioca a sfavore la situazione macroeconomica, caratterizzata da una forte inflazione e da un aumento delle tariffe fino a due o tre volte rispetto al passato. Se anche oggi si registra un incremento dei volumi di spesa alberghiera, dunque, la causa è da cercare soprattutto nella salita dei prezzi, anziché del numero dei pernottamenti. Visti i rincari proposti dai supplier, le aziende faticano a trovare tariffe accessibili e a negoziare condizioni vantaggiose. Riteniamo che per assistere a un reale ritorno ai livelli pre-Covid occorrerà pazientare ancora fino al 2024-2025”.
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Come cambiano gli hotel program? Non conta più solo il saving
Quali sono attualmente le esigenze delle aziende in ambito alberghiero? E come cambiano gli hotel program? “L’approccio delle aziende nei confronti degli hotel program non è più monodimensionale, ma multidimensionale. In altre parole, non puntano più solo al saving, che rimane comunque fondamentale. Tengono anche in considerazione altri quattro fattori: la sicurezza, l’offerta di ambienti clean & safe, la sostenibilità e la soddisfazione dei viaggiatori. HRS ha risposto a queste nuove esigenze con l’ausilio della tecnologia. Abbiamo migliorato la nostra piattaforma, inserendo questi cinque Kpi nelle RFP e nei nostri benchmark. In più, abbiamo individuato un’ulteriore opportunità nella convergenza dei volumi del BT classico (da 1 a 4 notti fuori sede) con i pernottamenti dei gruppi in occasione di meeting ed eventi. Concentrare i volumi sulle stesse strutture alberghiere consente alle aziende di migliorare il proprio potere negoziale e di ottenere tariffe più vantaggiose”.
Una nuova funzionalità per il recupero dell’IVA
Di recente HRS ha inaugurato un innovativo sistema di recupero dell’IVA che può aiutare le aziende a contenere le spese di viaggio. Chiediamo a Nelly Bonfiglio di raccontarci di che cosa si tratta. “Questo servizio, che rappresenta un miglioramento della piattaforma Lodging as a Service (LaaS) dedicata alle nostre aziende clienti, supera in modo efficiente le sfide tradizionali legate al rimborso Iva” spiega Nelly Bonfiglio.
“L’automazione consente di affidare questo compito complesso a nuove tecnologie in grado di recuperare fino al 10% del budget relativo all’alloggio di una tipica multinazionale. Si stima che nel settore alberghiero l’Iva non recuperata, a livello globale, ammonti a circa 30 miliardi di dollari annui. Per gli uffici amministrativi, infatti, è difficile orientarsi in un quadro normativo che muta da Paese a Paese. Non stupisce, quindi, che le aziende stiano mostrando moltissimo interesse per questa nuova funzionalità che va a sommarsi ai forti risparmi che HRS offre sul piano tariffario”.
Come cambiano gli hotel program: spazio alla sostenibilità
Come cambiano gli hotel program aziendali? Oggi si parla molto di sostenibilità. Ma quanto pesa davvero sulla scelta di un fornitore? E le aziende sono pronte a mettere in conto i costi derivanti dalla scelta di supplier attenti all’ambiente? “Abbiamo notato che il livello di sensibilità delle aziende sulla sostenibilità varia da un settore merceologico all’altro. Ad esempio, il segmento del lusso si mostra molto attento, mentre in altri ambiti prevale l’attenzione nei confronti del saving. Nonostante questo scenario frammentato, la sostenibilità è ormai un tema sulla bocca di tutti, anche in ambito alberghiero. Il settore, infatti, genera circa l’1% delle emissioni di CO2 sul totale globale”.
L’iniziativa green di HRS
HRS si occupa di sensibilizzare ed educare le corporation attraverso la sua Green Stay Initiative, che ha inizialmente messo a punto per l’azienda Siemens e poi esteso anche ad altri clienti. “Analizziamo le emissioni degli hotel in tre ambiti: acqua, energia e rifiuti – ci dice Bonfiglio -. E su questa base assegniamo agli alberghi un rating che è propedeutico all’ottenimento di una certificazione. Attualmente, sui 100mila hotel a vocazione business della nostra piattaforma, 50mila hanno ricevuto il nostro assesment. E l’impatto sulle aziende è positivo perché stimola l’interesse per le tematiche green in fase negoziale e di prenotazione”.
“Va detto, tra l’altro, che le strutture che hanno aderito alla Green Stay Initiative sono facilmente riconoscibili perché sono evidenziate sulla piattaforma dal simbolo di una foglia verde. C’è anche un altro vantaggio: attraverso le informazioni che ricaviamo dai pagamenti con carte di credito, siamo in grado di fornire ai nostri clienti dati utili per la stesura dei bilanci sociali. Un aspetto importante, visto che le normative UE sono sempre più attente al tema ambientale”.
E la Green Stay Initiative piace ad aziende e albergatori
Ma quanto è apprezzata dalle aziende clienti la Green Stay Initiative di HRS? “Sta andando molto bene. L’aumento percentuale medio dei pernottamenti prenotati nelle catene di hotel che partecipano alla Green Stay Initiative anno su anno per l’Italia è del 35%. Pertanto si può concludere che per gli hotel si tratta di una bella opportunità per aumentare di un terzo i volumi aziendali. In Italia gli hotel aderenti al programma Green Stay hanno registrato un aumento del 51% dei ricavi provenienti dai clienti aziendali HRS su base annua. Questa è una ulteriore prova del fatto che le aziende hanno effettivamente guidato il cambiamento nei modelli di prenotazione da parte dei loro viaggiatori, organizzatori di viaggi e organizzatori di eventi”.
“Questo tipo di crescita può avvenire solo quando le aziende adottano misure per utilizzare strutture più sostenibili e la comunità alberghiera reagisce implementando pratiche operative di riduzione delle emissioni di carbonio e trasmettendo le proprie caratteristiche sostenibili sia nei canali di approvvigionamento che di prenotazione facilitati da HRS. È un chiaro vantaggio per tutti: le aziende hanno benefici grazie alla riduzione delle emissioni legate ai pernottamenti;. E gli hotel partecipanti al programma Green Stay registrano più pernottamenti aziendali e gettano le basi per un maggior volume di prenotazioni future, sia per viaggi d’affari che per meeting, man mano che diventano più conosciuti come partner alberghieri sostenibili per le aziende. I viaggiatori e le comunità locali, infine, ottengono benefici perché le minori emissioni di carbonio contribuiscono a un pianeta più sano”.
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Compensazione delle emissioni
Di recente HRS ha lanciato un nuovo programma di che aiuta le aziende a compensare le emissioni. “Abbiamo introdotto una nuova tecnologia che supporta sia i programmi di corporate lodging che i fornitori di hotel, oltre alle aziende che si impegnano a raggiungere gli obiettivi per l’azzeramento delle emissioni – ci racconta al riguardo Nelly Bonfiglio -. Il programma di compensazione delle emissioni (Emissions Compensation Program, ECP) di HRS agevola efficacemente l’adozione di un processo automatizzato per gli hotel al fine di compensare le emissioni inevitabili legate al soggiorno dei viaggiatori d’affari. I programmi degli hotel aziendali traggono vantaggio da un’ulteriore modo per ridurre le emissioni, mentre gli hotel aderenti guadagnano da un volume maggiore, poiché le aziende si rivolgono sempre più spesso a strutture con gli attributi più sostenibili”.
In questo modo è più facile raggiungere i requisiti CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione Europea, la cui applicazione è prevista per il 2024. “L’ECP consente agli hotel Green Stay ad alte prestazioni di gestire la compensazione delle emissioni inevitabili legate al soggiorno dei viaggiatori d’affari. Grazie all’ECP, l’impronta di CO2 relativa ai pernottamenti negli hotel aderenti verrà visualizzata su HRS e sarà completamente compensata da progetti verificabili di alta qualità. Ad esempio il Gold Standard e il Climate, Community and Biodiversity Standards, che si concentrano sulla riduzione e l’eliminazione dell’anidride carbonica”.
Per HRS risultati positivi e tanti progetti
Come chiuderà l’anno HRS? E quali sono le previsioni e i nuovi progetti per il 2024? “I risultati di HRS sono molto positivi, di pari passo con la ripresa del settore. Oggi le tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale, possono svolgere un ruolo fondamentale di facilitatrici per l’industria alberghiera, che non ha ancora abbracciato pienamente la scelta digitale. I margini di crescita nell’ambito in cui si muove HRS, ovvero il business travel e il Mice, sono enormi” conclude Nelly Bonfiglio.