cisalpina nel 2025

Cisalpina nel 2025, più internazionale e parte integrante di un gruppo globale

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Come sarà Cisalpina nel 2025? Prosegue la nostra carrellata di interviste alle TMC per sondare tra i big del business travel in Italia come vedono il loro futuro. A rispondere alle domande di Missionline.it è direttamente Domenico Pellegrino, Ceo del Gruppo Bluvacanze, all’interno del quale la travel management company è contemplata.

“Nel 2025 avremo riportato l’uomo, inteso sia come il viaggiatore d’affari sia come l’esperto di Cisalpina, al centro del processo della gestione dei viaggi d’affari”, esordisce così il manager, chiarendo da subito che la prospettiva da cui guarda è quella di un gruppo con diverse sfaccettature, a sua volta inserito nel più globale Msc.

Questi dettagli, vedremo, saranno funzionali al disegno che Pellegrino e il suo team stanno delineando.

“Dobbiamo ristabilire questa centralità, in un momento in cui siamo e saremo ancora condizionati dall’evoluzione tecnologica, basti solo pensare all’Intelligenza Artificiale nella vita quotidiana”, osserva.

Il ragionamento parte dal principio che gli stili di vita che acquisiremo, in seguito alle influenze dell’AI, avranno un riflesso in azienda nel prossimo decennio. Quale?

“Dirompente, visto quanto ha fatto la tecnologia in tasca ai viaggiatori, la quale ad un certo punto è stata più potente di quella in dotazione alle imprese”. Innegabilmente “i Gds erano leader quando non avevamo un computer a casa e lo sono stati per una lunghissima fase, per diventare un modello obsoleto rapidamente ai giorni nostri”.

Come applica questo al travel management, con le aziende che combattono le prenotazioni fuori travel policy?

“Il problema è nato quando si è interpretato il BT una voce di costo, in capo alla direzione acquisti. L’approccio del reparto Procurement è di cost saving: sa che ci sono aziende che vietano le trasferte in alcuni giorni della settimana? E’ facile che i dipendenti vadano fuori policy ed effettuino acquisti/prenotazioni se non viene considerata la loro frustrazione. Perciò proponiamo una gestione del business travel da un punto di vista analitico e non emozionale. Ad esempio, gestire una trasferta significa governare il tempo: per un risparmio di 20 euro su una tariffa aerea si rischia di perdere due ore preziose di un top manager”.

In Italia prende il largo questo approccio di management dei viaggi di lavoro?

“In realtà lo vediamo di più all’estero: ci confrontiamo più spesso a livello internazionale, grazie al fatto di essere parte di un gruppo globale come Msc. Negli Stati Uniti, per fare un esempio, i nostri clienti chiedono questa gestione. E dal punto di vista tecnologico si tratta di mettere a disposizione applicazioni intelligenti, che riportino la centralità del processo sulle persone, come dicevamo”.

cisalpina nel 2025

Cisalpina lancia l’app TEA realizzata da Travelport

Per fare questo, Cisalpina ha rinnovato le applicazioni, e nel BT ha lanciato Tea, soluzione mobile sviluppata in collaborazione con Travelport. Tra le novità, garantisce una relazione continua tra il viaggiatore e l’help center in Cisalpina attraverso una piattaforma di messaggistica automatizzata. Quest’ultima permette di inviare comunicazioni in modo tale che i viaggiatori corporate siano al corrente delle informazioni più aggiornate o dei cambiamenti di viaggio. La funzione “click to call” assiste 365/7/24 in caso di imprevisti durante la trasferta. All’interno della soluzione mobile è integrato un sistema di reportistica per tenere costantemente monitorato il livello di soddisfazione del viaggiatore. Infine, per analizzare complessivamente le varie tipologie di servizi utilizzati nelle trasferte.

Con quale assiduità le aziende innovano la travel policy?

Risponde Giorgio Garcea, chief operations e commercial officer di Cisalpina Tours: “Le policy sono lente rispetto all’evoluzione del mercato: le tariffe cambiano repentinamente, talvolta ci confrontiamo con piani che hanno 15 anni”. Pellegrino ribadisce: “Ma ripeto, vogliamo cambiare partendo dalle esigenze del viaggiatore, nel momento in cui una travel policy andrà incontro a questo obiettivo, creerà valore”.

La filosofia di Cisalpina Tours ‘Business with smile’ esprime questa visione, è nata un anno fa, partendo dalle competenze di un gruppo presente in 5 continenti e con 100mila dipendenti. Pensiamo solo a cosa significherebbe gestire le trasferte di così tanti viaggiatori…

Intuiamo che il futuro di Cisalpina è di maggiore ‘integrazione’ con le attività di Msc.

“Se ci chiede dove saremo fra cinque anni, dico che saremo una società con una mentalità industriale, dalla vocazione internazionale e un’ambizione irrefrenabile”, sottolinea il Ceo.

Di qui la riorganizzazione recentemente annunciata in tre unità di business autonome e una struttura verticale: il corporate a Cisalpina, il retail a Bluvacanze, il tour operating a Going. “Con l’obiettivo di consolidare la crescita e valorizzare le risorse umane: 500 dipendenti, 4 sedi (Torino, Milano, Roma, Padova) e gli inplant all’estero, nei quali emerge e viene apprezzato l’eccellente problem solving italiano”. E’ capitato che alcune società estere con uffici in Italia abbandonino le Tmc globali preferendo Cisalpina nel Belpaese.

Cisalpina, travel value a 385 milioni

Di 700 milioni di “travel value”, nei quali il gruppo non conteggia il giro d’affari dei 320 negozi di viaggi affiliati, il 55% è appannaggio del corporate travel, fa sapere Pellegrino. “Cresciamo del 10% quest’anno, grazie agli investimenti in competenze: cerchiamo nuovi talenti e li troviamo anche”.

Tra le best practice più recenti quella di una società internazionale che ha chiesto a Cisalpina di sviluppare 8 progetti di mobilità. Non solo negoziazione e fornitura di servizi di viaggio, anche di comunicazione ai dipendenti per conoscere a fondo la travel policy e riuscire a raggiungere gli obiettivi di risparmio prospettati. “Siamo diventati consulenti di mobilità e anche di change management, abbiamo realizzato i video tutorial per insegnare ai viaggiatori come agire: capisce perché ci vogliono le persone per fare questo, prima delle tecnologie?”.

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Mesi fa, Pellegrino aveva tacciato come fake news i rumors di spin off e vendita della divisione d’affari (a CWT). I movimenti di consolidamento non sono un segreto, dagli Stati Uniti l’attenzione all’Europa del BT è sempre più forte, come vi abbiamo scritto qui.

Queste grandi manovre non vi riguardano?

“Non siamo un gruppo che fa finanza speculativa. La crescita organica è la nostra storia, ma i processi di acquisizione non sono esclusi. Va considerato che la comunità italiana del Travel è molto piccola, intendo gli operatori economici nel turismo. Ci interessa l’internazionalizzazione, un percorso che stiamo facendo con Radius di cui siamo soci fondatori”.

Cisalpina nel 2025: per questa internazionalizzazione, ci dobbiamo attendere novità a breve?

“Non subito, ci prepariamo per il 2020: ci stiamo organizzando per un’operazione completa, siamo in un gruppo globale come Msc ed è possibile che ci dobbiamo avvicinare al loro metodo di lavoro. Il processo di internazionalizzazione partirà in maniera molto spinta”.

Intanto all’orizzonte di novembre c’è la convention aziendale, con la consegna delle 200 Fiat 500 in consegna alle migliori agenzie di viaggio del network.

A FCA è stata chiesta una personalizzazione totale dell’iconica vettura, che in esclusiva sarà di un introvabile ‘blu Bluvacanze’ di cui vi sveleremo presto i dettagli su queste colonne.

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