La certificazione delle misure sanitarie per alberghi e ristoranti è l’iniziativa di Accor Hotels che tempestivamente annuncia i progetti per la riapertura post Coronavirus. La catena alberghiera francese metterà a punto l’iter protocollare con Bureau Veritas, specialista in fornitura di test, ispezioni e certificazioni.
La procedura coprirà sia l’alloggio che la ristorazione e stabilirà gli standard sanitari applicabili a tutti gli alberghi del gruppo.
«Così come ad altre catene e strutture indipendenti», fa sapere la società. Al lavoro ci sono medici ed epidemiologi, in collaborazione con Accor Hotels e le associazioni di categoria francesi. Ad esempio l’Union des métiers et des industries de l’hôtellerie.
Anche l’Italia sta operando con le medesime finalità.
Federturismo Confindustria e Uni, l’ente Italiano di normazione, hanno concordato di aprire un tavolo tecnico per il turismo, al fine di elaborare «una prima serie di linee guida, o classi di riferimento, utili alle imprese che gradualmente riapriranno in vista della stagione estiva». Così spiega una nota dell’associazione confindustriale. La cui vicepresidente Marina Lalli precisa che dovranno adeguarsi non solo le unità ricettive, ma in genere le imprese turistiche, le terme, gli stabilimenti balneari, i porti, gli impianti di risalita.
In Francia, invece, della prossima settimana Accor coinvolgerà l’Alliance France Tourisme e i tre Ministeri interessati. Cioè quelli del Turismo, della Salute e del Lavoro. «In modo che partecipino attivamente e convalidino i requisiti raccomandati».
Proposte concrete saranno presentate, nel Paese d’oltralpe e successivamente in Europa, ai vari governi, ministeri e commissioni competenti per le misure di contenimento.
Approfondisci qui sull’Unione europea e la restrizione ai viaggi prolungata fino al 15 maggio.
Certificazione misure sanitarie hotel: un must per i viaggi d’affari
«Accogliere, proteggere e prendersi cura degli altri è il Dna stesso di Accor ed è l’essenza di quello facciamo ogni giorno. Oggi, più che mai, i nostri collaboratori, clienti e partner devono essere rassicurati circa la nostra capacità di offrire loro la migliore accoglienza possibile. In qualità di leader europeo nell’ospitalità, è nostro dovere anticipare le esigenze e rispondere ai requisiti di salute e sicurezza aderendo ai più alti standard», è il commento del Ceo europeo di Accor, Franck Gervais.
E’ troppo presto per parlare di costi della certificazione, tuttavia l’ente evidenzia come «questo processo andrà a beneficio dell’intero settore, poiché ogni azienda potrebbe richiedere di essere certificata da Bureau Veritas». Sul sito web saranno elencati hotel e ristoranti che hanno adottato il protocollo.
Il 23 aprile, la sede italiana di BV tiene un webinar gratuito sul tema del supporto alle aziende per la ri-partenza dopo il lockdown. Qui il link per saperne di più.