Calcolare l’impronta di carbonio del proprio hotel o del proprio ristorante attraverso una piattaforma ad hoc. Questo l’obiettivo del gruppo majorian, che attraverso la rete eroga servizi a imprenditori indipendenti del settore alberghiero e della ristorazione.
Del gruppo fa parte anche Teritoria, che ha lanciato clorofil esattamente con questo obiettivo. Fino ad oggi sono quasi 600 le strutture tra Francia e Italia registrate alla piattaforma. E il 30% di loro ha sottoscritto un abbonamento.
«Un traguardo importante che testimonia come il tema della sostenibilità sia ormai una questione imprescindibile per chi opera nel turismo e nel settore dell’ospitalità». Così ha detto Carole Pourchet Ceo di majorian e direttrice generale di Teritoria.
«Non dimentichiamoci che dati ufficiali attestano che 8% delle emissioni dirette di gas serra provengono dal turismo. E che il 16% di tali emissioni si riferiscono al settore dell’ospitalità e della ristorazione. Più strutture utilizzeranno clorofil, più contribuiremo a ridurre l’impatto di carbonio del settore».
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Calcolare l’impronta di carbonio, ecco come funziona
Clorofil si basa su questi 4 principi.
- Misurare con precisione le emissioni di CO2e.
- Ridurre le emissioni grazie a indicatori chiave e a un elenco di azioni concrete da intraprendere per ridurre l’impronta di carbonio.
- Contribuire a progetti di compensazione di carbonio.
- Comunicare al pubblico attraverso uno specifico badge, che identifica le strutture che hanno effettuato il calcolo della loro impronta di carbonio e si sono fissate obiettivi di riduzione, e un widget.
Lo strumento per calcolare l’impornta di carbonio si può utilizzare anche come gestionale. In tal caso fornisce una panoramica dell’impatto in diverse categorie: acquisti, mobilità, energia, operazioni, rifiuti.
Tra le strutture che fino ad oggi hanno adottato clorofil, il 34% ha convalidato il processo di calcolo delle emissioni di CO2e grazie al metodo di calcolo Bilan Carbone®. Questo lo si deve all’Agenzia per la transizione ecologica francese (Ademe).
Il suo utilizzo ha permesso di ottenere un’indicazione significativa sulla provenienza delle maggiori emissioni. In primis la mobilità dei clienti – che ruota attorno all’80% – a seguire la gestione dell’energia e dei rifiuti.
Calcolare l’impronta di carbonio, la reportistica
Grazie allo strumento le strutture hanno potuto inoltre individuare aree di miglioramento attuando strategie efficaci di riduzione, ottimizzando allo stesso tempo i costi operativi e motivando il personale.
Il 30% di chi utilizza clorofil ha fissato obiettivi di riduzione mediamente al 4%. Percentuale leggermente al di sotto del 5%, raccomandato dalle strategie a basse emissioni per allinearsi all’Accordi di Parigi.
Quali sono le principali azioni realizzabili? Primo: la diagnosi energetica della struttura. Secondo: la rimozione delle tovaglie nei ristoranti per ottimizzare la gestione della biancheria. Terzo: l’introduzione della cucina vegetariana per sensibilizzare i clienti alla riduzione del consumo di proteine animali.
Alcuni hanno anche scelto di aumentare la durata del soggiorno dei propri clienti per ridurre le emissioni legate alla loro mobilità. Ogni struttura ha potuto coinvolgere i clienti nel calcolare l’impronta di carbonio del loro viaggio.
La reportistica dettagliata, con visualizzazione chiara delle emissioni di CO2e per categoria, risulta ad oggi la funzionalità più apprezzata della piattaforma.
(Leggi di B&B Hotels premiata per la sostenibilità)
Sostenibilità alberghiera, l’esempio di un hotel in Lombardia
In Italia c’è un esempio virtuoso di un hotel che ha adottato clorofil: Parco San Marco Lifestyle Beach Resort, sul lago di Lugano.
Dopo aver ottenuto la certificazione Green Globe, ha deciso di utilizzare questo strumento con l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio e proteggere l’ambiente. E si è posto anche traguardi ambiziosi: ridurre le emissioni di CO2 del 25% entro il 2025, il consumo energetico del 20%, i rifiuti solidi del 30% e il consumo di acqua del 15%.
Azioni concrete includono il monitoraggio dell’uso della carta, l’eliminazione della plastica nei punti vendita e l’uso di materiali sostenibili. E poi: sistemi di controllo intelligenti per illuminazione e climatizzazione con monitoraggio in tempo reale e utilizzo di veicoli elettrici e stazioni di ricarica.
Il resort ha poi coinvolto nel progetto anche i propri clienti e ha comunicato al pubblico i dati ottenuti facendo attività di marketing.
Questa case history è diventata porta bandiera di clorofil all’interno della prima edizione della Guida Sostenibilità di Teamwork Hospitality, azienda italiana specializzata nella consulenza e formazione alberghiera per il settore turistico. È un manuale che aiuta gli albergatori a diventare realmente sostenibili e a capire come questa scelta possa influire positivamente sul loro business.
Lo strumento lanciato da majorian si è anche aggiudicato il premio francese Tourism Tech, lanciato dal Governo nell’ambito del piano “Destinazione Francia”.
Guidato dalla Direzione Generale per le Imprese (DGE), “France Tourisme Tech” è un programma per start-up e pmi nel turismo tecnologico, con lo scopo di amplificare e rafforzare l’ecosistema di questo settore.
Di clorofil fanno parte una quindicina di gruppi del settore hotellerie e ristorazione in Francia come Ducasse Paris Group, Airelles Collection, Best Western e il gruppo Georges Blanc.