Il 2025 si prospetta come un anno di moderazione e stabilità per il settore dei viaggi d’affari, secondo le previsioni di diverse organizzazioni leader come CWT e Morgan Stanley. Dopo le fluttuazioni degli ultimi anni, i costi di viaggio sembrano destinati a crescere in modo più contenuto, ma con importanti implicazioni legate a fattori geopolitici, economici e ambientali.
Prezzi in moderata ascesa
Secondo CWT, il 2025 segnerà un periodo di “crescita normalizzata” nei prezzi dei viaggi. Si prevede un aumento marginale delle tariffe aeree medie globali tra lo 0,1% e lo 0,6%, con la tariffa media globale che dovrebbe raggiungere i 705 dollari. In Europa, le tariffe aeree potrebbero crescere dell’1,4%, arrivando a una media di 808 dollari, con incrementi maggiori per i voli in business class (+1,2%) e in economy (+2,8%).
Le tariffe alberghiere seguiranno un trend simile: si prevede un aumento medio annuo dell’1,9% a livello globale e dell’1,8% in Europa, raggiungendo rispettivamente i 165 e 163 dollari. Nelle principali città europee, come Londra, Parigi e Berlino, gli aumenti rimarranno sotto il 4%, ma nei paesi nordici i prezzi potrebbero salire più rapidamente. Anche il noleggio auto registrerà una crescita moderata, con un incremento medio globale del 2,4% (46,5 dollari al giorno) e un aumento più contenuto dello 0,9% in Europa, dove il costo medio è stimato a 58,1 dollari.
Tensioni geopolitiche e impatti sui viaggi
Le tensioni geopolitiche globali, come i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, continuano a influenzare il settore. L’arrivo dell’amministrazione Trump negli Stati Uniti potrebbe complicare ulteriormente i viaggi d’affari da e verso il Paese. Questi fattori, uniti alle preoccupazioni climatiche, spingeranno le aziende ad aumentare i budget per i viaggi aziendali di circa il 6% nel 2025, secondo Morgan Stanley. Tuttavia, potrebbero anche ridurre i volumi complessivi di viaggio.
Spinta verso viaggi sostenibili
Le nuove normative dell’UE, come la direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD), stanno accelerando la transizione verso viaggi a basse emissioni di carbonio. Molte aziende stanno rielaborando le loro politiche per incentivare l’uso del treno e limitare i viaggi aerei, favorendo trasferte più lunghe, ma meno frequenti. La rendicontazione delle emissioni di CO2 diventerà un elemento chiave, richiedendo maggiore trasparenza da parte dei fornitori.
Le sfide dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale è destinata a rivoluzionare il settore dei viaggi, migliorando l’efficienza e l’esperienza dei viaggiatori. Scott Wylie di TripStax prevede un aumento degli investimenti nell’IA generativa nel 2025. Tuttavia, la flessibilità lavorativa continua a generare frizioni tra dipendenti e datori di lavoro, specialmente in un contesto in cui alcune multinazionali stanno imponendo il ritorno in ufficio.
La spesa globale per i viaggi in crescita
Secondo la Global Business Travel Association, la spesa globale per i viaggi d’affari raggiungerà 1,64 trilioni di dollari nel 2025, con una crescita annua del 10,4%, inferiore all’11,1% registrato nel 2024. In Europa, la spesa per i viaggi d’affari dovrebbe aumentare dai 360,4 miliardi di euro del 2024 a 476,6 miliardi di euro entro il 2028.
Il 2025 si configura come un anno di stabilità moderata per il settore dei viaggi d’affari, ma le aziende dovranno affrontare un delicato equilibrio tra controllo dei costi, sostenibilità ambientale e adattamento alle nuove dinamiche geopolitiche. La collaborazione tra aziende, fornitori e istituzioni sarà cruciale per garantire una crescita sostenibile e rispondere alle sfide di un mondo in continua evoluzione.
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