Sentenza Uber

Il business travel e l’ascesa di Uber

Uber sta soppiantando i taxi. Almeno tra i business traveler americani, ossia tra quella categoria di clienti che richiede puntualità e rapidità nella mobilità. Questo è quanto mostra un sondaggio effettuato negli Stati Uniti da Certify, azienda d’oltreatlantico che fornisce via cloud alle imprese un software di gestione delle spese legate alle trasferte di lavoro.
I numeri su cui si è basata l’azienda sono imponenti: circa 8,5 milioni di ricevute fatte tra luglio e settembre di quest’anno, nelle quali è emerso che se nei primi 3 mesi del 2014 circa il 37% dei business traveler avevano utilizzato un taxi per spostarsi in città, oggi la percentuale è scesa al 22%, segno che quanto fornito dall’azienda californiana nata per dare un servizio automobilistico privato attraverso un’app dedicata piace e funziona. E negli ultimi 12 mesi, negli Stati Uniti Uber ha preso il sopravvento, visto che ormai il 31% delle persone in viaggio di lavoro clicca sull’icona e richiede il servizio contro appena l’8% di 12 mesi fa.
Il boom delle prenotazioni si deve soprattutto ai dipendenti di pmi nel settore dell’IT, dei servizi finanziari o dell’alimentare, forse perché – non avendo magari una carta di credito aziendale – utilizzano Uber come alternativa al taxi perché non devono anticipare i soldi dato che la transazione avviene direttamente tra Uber e una carte di credito preregistrata, che non necessariamente deve essere nelle mani di chi viaggia.
I dati resi noti da Certify mostrano anche che in cima alle preferenze dei business traveler che si spostano in città ci sono le auto a noleggio, scelte dal 44% di loro. Il restante 3% utilizza Lyft, il “ride sharing” concorrente di Uber che passa attraverso facebook: questo mette in contatto driver e passeggero attraverso un algoritmo che avvicina persone che sul social network hanno mostrato amicizie o interessi in comune.
Il prezzo? Negli Stati Uniti la corsa media in taxi per i viaggiatori del business travel costa 35,80 dollari, contro i 27,61 di Uber e i 23,94 di Lyft. Senza contare che questi ultimi hanno ricevuto una valutazione complessiva attorno ai 4,5-4,7 punti su 5 di massimo contro i 3,95 per le auto a noleggio e i 3,70 per il taxi.

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