Viaggi d’affari in Giappone: come viaggiare per lavoro a Tokyo da marzo

Arrivano segnali di apertura per il business travel in Giappone. Seppur timidi, lasciano ben sperare su un ritorno alla normalità dopo lo stop causato dal Covid-19.

Abbiamo parlato con l’ente del turismo del Giappone, cioè Jnto (Japan national tourism Organization), che spiega come nel Paese del Sol Levante i contagi siano in forte e costante calo.

Diversi paesi del mondo stanno “ripartendo”, qual è la posizione del Giappone?

«In questi giorni, nonostante alcune prefetture siano ancora in “stato di emergenza”, il governo giapponese ha dato segnali di apertura alzando il numero giornaliero degli ingressi da 3.500 a 5.000 persone. E riducendo la quarantena agli arrivi da 7 a 3 giorni, dunque concedendo l’utilizzo dei mezzi pubblici per recarsi al proprio domicilio».

Business travel in Giappone: visti sospesi

fino al 1° marzo

In risposta alla diffusione della variante Omicron del Covid-19, il governo ha deciso di prorogare, fino al 1° marzo 2022, le seguenti misure di sicurezza per l’ingresso nel Paese:

  • Divieto d’ingresso per motivi di turismo, da qualsiasi Paese del mondo
  • Ingresso consentito per chi proviene da altri paesi ed è in possesso di un visto valido o è possessore di una Residence Card in corso di validità. Ma con l’obbligo di attenersi strettamente a rigide misure di controllo e di quarantena stabilite dalle autorità locali
  • Sospensione della procedura di rilascio di tutti i nuovi visti, compresi quelli per motivi di lavoro o di studio

Le autorità hanno stabilito le seguenti misure per quanti facciano ingresso in Giappone dall’Italia:

  • Tampone: obbligo di effettuare un test entro le 72 ore dalla partenza, presentando questo modulo richiesto dal Mofa (Ministero Affari Esteri), compilato e firmato
  • Obbligo di isolamento per 7 giorni (per l’Italia non sono ancora validi i 3 giorni), così suddivisi: i primi sei giorni presso una struttura designata dalle autorità di quarantena giapponesi, con test al terzo e al sesto giorno. Il giorno restante presso il proprio domicilio, raggiungibile senza l’utilizzo di mezzi pubblici.
  • Obbligo di scaricare, all’arrivo in aeroporto, un’app di tracciamento per il monitoraggio dell’osservanza della quarantena

Cosa cambia dal 1° marzo per il business travel in Giappone?

Risponde Jnto: «Le autorità hanno annunciato l’entrata in vigore di diverse misure. Per esempio ci sono nuove regole di quarantena e per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico.

In linea generale, tutti coloro che entreranno in Giappone dal 1° marzo dovranno osservare un periodo di autoisolamento di 7 giorni presso il proprio domicilio con effettuazione di test al terzo giorno. Se il test risulta negativo, l’autoisolamento si considera teminato.

Per coloro che hanno completato un ciclo vaccinale di tre dosi, non è previsto l’obbligo di osservare il periodo di autoisolamento.

Sarà consentito l’utilizzo del trasporto pubblico dall’aeroporto di arrivo al domicilio, a condizione che il trasferimento avvenga entro 24 ore dal test eseguito all’arrivo».

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Quando riaprono i visti per lavoro e studio?

«Proprio dal 1° marzo 2022 si potranno rilasciare nuovamente i permessi per motivi di studio, lavoro e ricongiungimento familiare. Il rilascio per motivi di turismo continuerà a essere sospeso».

[Come di consueto in questi articoli, si raccomanda di monitorare costantemente Viaggiare sicuri della Farnesina]

Ci riepiloga i collegamenti aerei tra Italia e Giappone?

«Attualmente non ci sono voli diretti.

Le compagnie europee British Airways e Lufthansa hanno ripristinato i servizi due volte alla settimana. Si prevede che Ita ripristinerà il collegamento diretto da giugno 2022, di conseguenza anche Ana entro ottobre 2022, ma è ancora presto per dare certezze.

All Nippon Airways, intanto, ha aumentato le frequenze tra Tokyo, Francoforte e Londra».

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Il business travel e il Mice stanno molto a cuore a Jnto: si possono già organizzare eventi per i prossimi mesi?

«Non si potranno ancora organizzare eventi fino a data da destinarsi.

In questi due anni, Jnto ha sempre tenuto alto l’interesse per la destinazione con particolare enfasi su settore outdoor, lusso e Mice.

Sul nostro sito abbiamo una pagina dedicata a questo segmento fondamentale per gli obiettivi che si è prefissato il governo giapponese, promuovere la destinazione a 360 gradi».

I tour operator e le Tmc italiane che cosa chiedono all’ente del turismo quando si tratta di organizzare un viaggio?

«In pre pandemia chiedevano consigli su itinerari classici, con magari qualche chicca da visitare in mezza giornata da Tokyo o da Kyoto.

Pochissimi chiedevano aree al di fuori della Golden Route.

In questi due anni di “chiusura”, Jnto ha organizzato tanti webinar di aggiornamento e partecipato a workshop in collaborazione con tour operator, proprio per svolgere training agli agenti di viaggio, in modo che possano consigliare meglio i loro clienti. Anche i viaggiatori aziendali.

Ricordiamo anche che Jnto è sempre rimasta attiva e l’ufficio di Roma è aperto al pubblico su prenotazione tramite un modulo sul sito web».

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