Il business travel in FTO diventa un’anima sempre più importante. La Federazione del Turismo Organizzato in Confcommercio accoglie pressoché tutti i network di agenzie di viaggi con un focus sui viaggi d’affari e le Tmc, oltre che i player rilevanti della filiera. Tra essi gli specialisti dell’hotel sourcing come Hrs, le assicurazioni con prodotti corporate come Europ Assistance, i tre Gds (Amadeus, Sabre e Travelport). “Abbiamo da subito voluto distinguerci per trasversalità di competenze – afferma il direttore generale Gabriele Milani durante l’assemblea di approvazione del bilancio 2018 -. Siamo un’organizzazione completa della filiera del travel e sentiamo le voci di tanti, questo è il vantaggio di FTO”. Anche Ergo Assicurazioni aderisce, oltre ad Allianz e società di brokeraggio assicurativo.
Dicevamo delle aziende del business travel in FTO: Bcd Travel, Uvet, Gattinoni, Blueteam, BTexpert, Regent International “realizzano tutte insieme il 25% del Bsp (bank settlement plan) Italia, un peso significativo e che ci connota come gli interlocutori ferrati nella biglietteria aerea”, sottolinea Milani.
Un tema quest’ultimo che vede l’associazione in un acceso dibattito con Iata per entrare a far parte dell’APJC Italia, un organo consultivo che l’associazione delle linee aeree ha in ogni Paese ed è pariteticamente composto dai rappresentanti delle associazioni degli agenti di viaggio e tour operator e delle compagnie aeree operanti nel Bsp di ciascun mercato. In pratica, il tavolo di concertazione in cui si deve essere per trattare argomenti importanti come, ad esempio, NewGen ISS.
“Il nuovo Bsp entra in vigore dal 1° ottobre e stiamo ancora aspettando da Iata la risposta alla nostra richiesta di rivedere la rappresentanza di Apjc Italia – aggiunge il direttore -. Vogliamo interloquire con un rappresentante di Iata del nostro Paese e non con un addetto in Canada”.
Business travel FTO, il nuovo Bsp da ottobre: impatto finanziario
Con NewGen Iss la rivoluzione nei pagamenti della biglietteria aerea da parte delle Tmc e delle agenzie di viaggi impatterà pesantemente sulle imprese. Del nuovo sistema è stata più volte spostata in avanti l’entrata in funzione, inizialmente prevista per marzo 2019, poi slittata ad agosto 2019. Infine al prossimo ottobre.
Tra le revisioni ricordiamo qui quella delicatissima dei criteri finanziari locali (dei singoli Paesi) per aderire al bank settlement plan, che il responsabile del tavolo sui trasporti in FTO, Alfredo Pezzani, già chief operating & service delivery officer di Uvet GBT, sottolinea debba essere condiviso dal team Apjc locale.
“Ma evidentemente il peso di FTO comincia ad essere un timore per qualcuno”, sibila Milani. Il presidente della federazione, Luca Patané, non gira tanto intorno e alla domanda su chi sta facendo ostracismo, cita esplicitamente Fiavet, l’associazione delle agenzie di viaggi italiane.
In questo articolo si spiegano le ragioni della richiesta di far parte del tavolo Apjc Italia. I membri di Fiavet, storica associazione che milita sempre in Confcommercio, sono cinque, cui si aggiungono quelli dei rappresentanti dei tour operator. E secondo FTO, l’attuale composizione dell’organo non rispecchia la reale ripartizione della distribuzione sul mercato italiano.
In Italia sussiste la peculiare condizione che il 10% dei codici Iata sviluppa circa l’80% dei volumi complessivi di biglietteria e alcuni player di rilievo non aderiscono ad alcuna associazione di categoria.
FTO, un peso rilevante
Riunitasi per deliberare sul bilancio 2018, la Federazione del Turismo Organizzato ha tirato le somme della sua rappresentatività. “Abbiamo il 35% della distribuzione agenziale, (mila su un totale di 8.500), il 40% di addetti (20mila su 50mila) e più del 40% del volume d’affari nei viaggi, pari a 14 miliardi”.
E’ stata avviata con il Politecnico di Milano, in particolare con l’Osservatorio sull’Innovazione Digitale nel Turismo, una collaborazione che permette agli associati di conoscere da vicino trend e ricerche. La direttrice Eleonora Lorenzini ha presentato durante l’assemblea alcuni punti dell’ultimo monitoraggio. Dal 2019 le analisi includono un cluster specifico sui viaggi d’affari, grazie alle sinergie con l’Università di Bologna. Ve ne abbiamo scritto qui.
Il percorso di studio include anche la formazione: sono stati realizzati finora 3 webinar sul business travel.
Milano Cortina 2026, al lavoro
All’assemblea di FTO, tenutasi al Ridotto delle Gallerie del Teatro della Scala Milano, è intervenuta anche l’assessora al turismo della Regione Lombardia Lara Magoni che ha spiegato degli interventi sulle Olimpiadi invernali del 2026, come noto assegnate a Milano e Cortina.
Lombardia e Veneto hanno un impegno economico di 400 milioni, soprattutto per la realizzazione dei villaggi olimpici. Verranno adeguati impianti esistenti, poiché come il Comitato Olimpico vuole, si dovrà realizzare un evento sostenibile economicamente. I fondi del Cio sono pari a 900 milioni.
Entro l’estate si devono decidere la governance e il management. Il primo incontro tra il comitato olimpico internazionale, il Coni e i soggetti pubblici coinvolti si terrà a Milano l’11 luglio. Intanto la regina delle Dolomiti è già al lavoro per i Mondiali di sci alpino del 2021.
Leggi qui le prime stime sull’impatto economico delle Olimpiadi 2026.