Il prossimo Ceo di Priceline, Glenn Fogel, sul palco della BTO, almeno a detta del superinformato Philip Wolf, da 17 anni in azienda e con un passato come investor banker e responsabile acquisizioni e alleanze del sito di prenotazioni alberghiere più grande al mondo. “Battendo” figure di spicco quali Gillian Tans, Ceo di Booking.com o Steve Hafner, co-founder e Ceo di Kayak. Aziende queste del gruppo, entrambe a cui ha dato l’ok per l’acquisto proprio Fogel.
Con 75 miliardi di dollari di capitalizzazione, contro i 9,5 miliardi di dollari di Accor, i 6 miliardi di sterline di Tui o i 7 miliardi di dollari di Tripadvisor, giusto per fare un esempio, Priceline è l’azienda più grande al mondo nel travel. “Ma noi per diventare e per rimanere tale non pensiamo alla capitalizzazione bensì al cliente” afferma Fogel, che prosegue: “siamo anche entrati nel mercato europeo al momento giusto nel 2005 quando l’Europa stava andando online, dando una grande opportunità soprattutto ai piccoli alberghi, più che alle grandi catene”.
Un gruppo che spende oltre 3 miliardi di dollari all’anno in advertising su Google, il suo primo cliente, “ma se il ritorno sull’investimento è positivo perché non farlo?” aggiunge. il top manager che sottolinea come “conversion è la sola metrica importante”. E Google continua a convertire. Ecco il suo “perché”. Un “perché” semplice ma di sicuro interesse. E non solo per chi è presente qui a BTO 2016.