Per i clienti del business travel di BTexpert, la sostenibilità è una esigenza molto sentita. E grazie a nuove tecnologie introdotte, la Tmc affianca le aziende nella presa di coscienza di un necessario approccio green. Ne parliamo con Riccardo Zanotto, DG della società gruppo Robintur Travel Group dedicata al turismo d’affari. Che spiega: «Il tema negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede anche nelle aziende medio-piccole. L’attenzione verso il pianeta, verso un’economia sociale prima ancora, sono nuovi pilastri e i report di CO2 rimangono i servizi attualmente più richiesti, in quanto funzionali in fase di scelta degli elementi della propria trasferta».
Continua: «Quest’anno, abbiamo stretto una partnership con una società giovane, innovativa e tecnologica, per fornire relazioni certificate e allo stesso tempo proporre progetti di compensazione».
Si tratta della startup Mugo, che aiuta le aziende con programmi dedicati, nella sensibilizzazione alla sostenibilità.
BTexpert, sostenibilità e tecnologie sviluppate nel 2021
Tra le soluzioni di Mugo, c’è quella per i commercianti che vogliono comunicare ai consumatori in tempo reale le emissioni generate dai prodotti scelti. Ad esempio, al supermercato. In questo modo si favoriscono la conoscenza e scelte di consumo responsabili, di conseguenza.
Con la tecnologia Mugo Retail, l’impronta di carbonio viene mostrata sull’app e sullo scontrino di acquisto. Lo stesso sarà possibile farlo con i servizi di viaggio.
Ma questa non è l’unica innovazione che BTexpert ha sviluppato nel 2021.
Zanotto: «E’ stato un anno di forti investimenti in tecnologia. Lato viaggiatore, abbiamo sviluppato il nuovo self booking tool “Click & Go”, che grazie alla sua facilità di utilizzo sta riscuotendo buoni successi tra i viaggiatori.
Questo strumento permette alle aziende di avvicinarsi gradualmente all’online, in quanto dalla stessa piattaforma si può decidere, per singolo servizio, se prenotare autonomamente o mandare la richiesta all’agenzia e/o fare convivere entrambe l’opportunità.
Lato interno, abbiamo investito su un software di email concierge che permette una gestione evoluta delle caselle email e di conseguenza delle richieste delle trasferte stesse.
Il software permette di ottimizzare i processi mantenendo le personalizzazioni dei clienti.
Inoltre, offre una reportistica evoluta per un monitoraggio puntuale dei livelli di servizio, delle performance interne, dei carichi e la relativa ripartizione e della customer satisfaction del cliente.
Per chiudere, siamo in fase test, per un programma di travel risk management che con un costo sostenibile anche per le Pmi, permette di avere una dashboard per il tracciamento dei propri viaggiatori e una comunicazione di notifica in caso di rischio, calamità e aggiornamenti Covid prima e durante le trasferte».
BTexpert aderisce a Radius
Alla fine dell’anno scorso, BTexpert ha avviato una partnership con Radius Travel, network statunitense di travel management company di cui Cisalpina è membro fondatore. E’ presente in 210 Paesi.
Zanotto: «La collaborazione ci permetterà di affiancare i nostri clienti nei loro processi di consolidamento e globalizzazione». Per la rete, l’Italia è un mercato chiave.
Radius è il primo network di Tmc in Europa, con una spesa aggregata di viaggi d’affari di 35 miliardi di dollari all’anno.
Btexpert “porta in dote” i suoi 100 milioni di euro (dato 2019) difesi a spada tratta durante la pandemia. «I risultati del 2021 hanno segnato una perdita pesante di volumi verso il 2019, attorno al 50%. É stato invece l’ultimo trimestre a regalarci una luce di speranza per il 2022», spiega il direttore.
Continua: «Da settembre fino a dicembre, i volumi si sono stabiliti attorno al 70% dello stesso periodo del 2019. Le Pmi e quelle operanti nel mondo dei macchinari industriali (tipologia di viaggiatore tecnico) hanno trainato e trainano i nostri risultati.
A questo si aggiungono: un anno di successi sul fronte delle acquisizioni di nuovi clienti sia sul mercato nazionale e, in piccola quota parte ma ancora in corso, grazie alla nuova partnership con il network internazionale Radius».
Remunerazione: contratti rivisti
Per la Tmc bolognese, questi anni impegnativi sono valsi a rivedere lo schema remunerativo. In virtù della drastica riduzione delle revenue provenienti dai fornitori, come le compagnie aeree.
«Durante questa pandemia abbiamo colto l’occasione per rivedere i contratti con i nostri clienti top. Per farlo ci siamo basati sulla dimostrazione del valore aggiunto, come riconosciuto dal premio Italian mission Awards, nel servizio fornito in questi due anni critici e complessi.
Per poter sopravvivere, le Tmc devono recuperare i guadagni con altri servizi, ottimizzazioni di processo e in parte anche dal cliente stesso. Il nostro non è mai stato un servizio industriale, pertanto riteniamo e condividiamo con il cliente la necessità della giusta sostenibilità», conclude il manager.