Emergono due dati curiosi dagli aeroporti, per i non addetti ai lavori ma anche quel qualche operatore dei viaggi d’affari. Non certo quello che il traffico aereo negli aeroporti italiani sia molto cresciuto, quasi a livello 2019 (164,6 milioni di passeggeri). La prima novità è che sono gli scali piccoli, o quelli medi, a spingere la ripresa: quelli con meno di 15 milioni di passeggeri.
Sia per viaggi aerei d’affari sia per vacanze. La ripresa del traffico aereo in Italia è infatti superiore a quella di vari Paesi europei, anche per via dei voli estivi. Aeroporti del Sud e delle Isole, hanno recuperato i volumi pre-Covid prima dei big. Protagonisti del boom di voli 2022 e 2023 sono aeroporti come Foggia, Bolzano, Trapani, oltre a Grosseto, Cuneo, Brindisi, Alghero e Bari. Secondo dato particolare è quello dei voli cargo.
Classifica aeroporti Italia 2022
I piccoli scali, quelli con meno di un milione di passeggeri, registrano dei boom a tre e quattro cifre oltre il riferimento pre-pandemia: +1.721% per Foggia, +513% per Bolzano, +116% Trapani, +81% Grosseto e +73 % Cuneo.
Crescita forte anche negli aeroporti tra 1 e 5 milioni di passeggeri: Brindisi +13%, Alghero +10% , Olbia +6%. Quindi sempre in crescita Torino (+6%).
Per gli scali di medie dimensioni, tra 5 e 15 milioni di passeggeri, cresce oltre il 2019 Linate (+17%) insieme a Bari (+11%) e Palermo (+1,4%).
Osservando invece i maggiori aeroporti, il dato è ancora sotto il livello 2019: Fiumicino con 29,3 milioni è a -32%, Malpensa con 21,3 milioni a -26%, Bergamo con 13,1 a -5,1%. Il primo che si trova, in positivo su 2019 scendendo nei volumi assoluti, è Linate.
Voli cargo, da migliorare
Dai dati Assaeroporti, si evince anche una discreta, ma non buona, crescita del settore del cargo. I viaggi aerei non per uomini d’affari nel business travel di persone, ma pur sempre del mondo business, pesano come nel 2019: 1,1 milioni di tonnellate di merci trasportate, con Malpensa al primo posto. Eppure il settore cargo aereo all’estero cresce di più: l’Italia vale il 5,5% dei volumi europei cargo, ma per i passeggeri l’11,6% .
