Anche Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet, commenta positivamente l’acquisizione da parte di Investindustrial di Andrea Bonomi del gruppo Valtur. “E’ un’ottima notizia è un segnale molto positivo per tutto il settore del turismo made in Italy” scrive in una nota.
“Ho seguito, seppure dall’esterno in questi anni, le numerose iniziative di Andrea Bonomi a cui do un caloroso benvenuto nel nostro settore da parte mia e del Gruppo, e ne ho potuto apprezzare l’impegno imprenditoriale e la capacità di valorizzare le aziende acquisite. Sono certo, pertanto, che saprà rilanciare un marchio storico come Valtur, riproponendolo come protagonista di quel turismo di qualità che, da sempre, caratterizza l’offerta del nostro mercato. Mi auguro che possa contribuire nello stesso tempo a ridare consistenza e identità al settore intero” ha voluto sottolineare Patanè.
Turismo e mondo del Travel dove la società di investimento di Bonomi è entrata anche acquisendo da Unipol la gestione del Tanka Village (ex Fonsai), resort a 4 stelle da 930 stanze di Villasimius, in Sardegna, con la proprietà che rimane dell’Enpam, l’ente di previdenza dei medici, avendo provato anche a rilevare Club Med, battuto solo dalla cinese Fonsun che gli permise di incassare una buona plusvalenza.
L’operazione su Valtur ha visto Investindustrial acquisire il 90% del gruppo Valtur (con in più anche l’acquisto di tre strutture, per 100 milioni di investimento), che conta 30 resort di cui 24 in Italia, con la precedente proprietà, Franjo Ljulidiuraj, a mantenere il 10% del pacchetto nonché l’incarico di ad.
Il valore delle partecipazioni nel portfolio di Investindustrial che producono un fatturato di quasi 5 miliardi, è di circa 2,8 miliardi, cifra pari alla liquidità a disposizione, grazie alla quale continuare a acquisire società, com’è successo ultimamente con il 60% del gruppo Chicco-Artsana. Tra le altre partecipazioni nel mondo del turismo Portaventura, il parco di divertimenti catalano, e la società di autonoleggio Goldcar. Parlando di auto ricordiamo che Bonomi detiene il 37,5% di Aston Martin e che nel passato a risollevato Ducati prima di rivendere le moto di Borgo Panigale ad Audi nel 2012 per oltre 800 milioni di euro.