Il patron del BizTravel forum Luca Patanè ha coniato un’espressione come al solito adeguata, per sposarsi alla situazione del momento in cui si tiene il “suo evento top” del Business Travel, in termini di visioni e previsioni globali. Indicando come Tabula Rasa il riferimento per l’edizione 2024 dell’appuntamento milanese quest’anno forse anche più partecipato del solito.
Lo scenario, da un lato angosciante e dall’altro speranzoso, tracciato dalla ventina di proiezioni su dati fondamentali per economia e società globali di TEHA, ha volutamente diviso la platea. Tra solido pessimismo di fronte a demografia, clima e molto altro di negativo per l’Europa, e ottimismo di sapore più tricolore. Con il messaggio univoco, però: che di questi tempi il turismo, i viaggi, per l’Italia come Paese (che si) Sistema, sono ancor più fondamentali. Per continuare a evolvere i valori nostrani graditi nel resto del mondo, di fronte ad altro che lo è un po’ meno e tocca temi su MissionFleet ben noti, per certi settori a dir poco mal messi.
Business Travel e resilienza per superare le sfide
I viaggi d’affari, il Business Travel, può continuare invece eccome. Più da noi che “dai nordics” se sapete come sono messi i dipendenti di aziende in qualche regione della Scandinavia, per libertà di organizzare eventi business. Continuare a evolvere in una chiave diversa, certo, non si nega quanto accade per il mondo e al Vecchio Continente, è per quello che si può usare il tabula rasa con accezione sia distruttiva che evolutiva.
Perché ci siamo abituati a vedere quello che può accadere con pandemie e guerre, un tempo inimmaginabili e possiamo abituarci anche a un modo di vivere gli spostamenti lavorativi diverso, ma che non rallenta e migliora sulla misura dell’uomo. Grazie agli strumenti digitali, di questa AI di cui tanto si parla ma che proprio la filiera della mobilità business, inizia ad applicare prima che altrove.
Ancora una volta, come forse sempre il Gruppo Uvet ci ha insegnato grazie al proprio indice del BT che ciclicamente divulghiamo, i riferimenti di questo settore sono poi utili a intravedere quanto può accadere su più ampia scala. In primis a chi, fortuna sua e onore ai datori di lavoro che lo permettono, riesce a coniugare le due facce del Bleisure quando viaggia, ma anche per tracciare riferimenti che sono parte della spina dorsale dell’economia e della società del nostro Paese.
Non a caso tra i partner di BizTravel 2024 si contano Ita e Trenitalia, a cui prossimamente dedicheremo approfondimenti, capendo cosa possono davvero fare, di migliore oggi anche rispetto “ai tempi del boom” permettendo certi viaggi.
La AI agevola però il lavoro anche di piattaforme gestionali, prenotazioni, assistenza e pagamento dei viaggi d’affari. A vantaggio, si prevede e deve credere, in primis dell’utente: dal primo top-manager a scalare fino all’ultimo che mette piede nel punto B del Bel Paese partendo da A. Per la purezza della teoria e della diffusione del miglioramento attivato prima per il business.
Perché se il mondo è vero che continuerà ad avere più problemi, in primis ecologici e sanitari, aumentandone la popolazione su certe zone e i dissidi tra blocchi contrapposti, è anche vero che proprio lo spostamento in efficienza permetterà di renderlo più snello e gradevole, capace di creare ancora opportunità valore per chi seguirà i famigerati, oggi anche troppo tirati in ballo “boomer”.
Sullo sfondo, per noi italiani, le risorse del PNRR che andrebbero spese bene, in un ‘Italia che potrebbe crescere “sostenibile e inclusiva” facendo un po’ anche lei Tabula Rasa ottimisticamente come fanno, certo non facilmente, alcune imprese.
“Nonostante le sfide poste dal contesto economico e geopolitico attuale – spiega Luca Patanè, Presidente del Gruppo Uvet – dalle incertezze legate alle tensioni internazionali, siamo testimoni di un trend positivo nel business travel. Questo è segno della resilienza e della capacità di adattamento delle aziende, che continuano a investire nei viaggi come strumento per consolidare relazioni, sviluppare mercati e generare opportunità di crescita”.