Questione Brussels Airlines. Ne eravamo stati noi di Mission testimoni diretti dell’orgoglio belga in un incontro con i vertici del vettore belga contro una sua integrazione forzata nel low cost Eurowings del gruppo Lufthansa (leggi qui), che ha deciso proprio di tagliare quei vertici, ringraziandoli con parole al miele, “Bernard Gustin (l’Amministratore delegato, ndr) e Jan De Raeymaeker (il Direttore finanziario, ndr) hanno dato un contributo significativo a Brussels Airlines, guidando con successo l’azienda in un periodo di crescita ma anche di turbolenze. Grazie a loro, Brussels Airlines è oggi la compagnia aerea leader in Belgio”, ha detto Thorsten Dirks, membro della Direzione generale del Gruppo Lufthansa e Ceo di Eurowings dopo il Cda della società tedesca di ieri, mettendoli poi alla porta a partire dal prossimo marzo. E sostituendoli dal mese di aprile con Christina Foerster, attuale responsabile commerciale della compagnia aerea, e con Thibault Demoulin, che avranno l’obiettivo di perseguito un “modello di business ibrido” che attragga sia i viaggiatori d’affari che quelli a basso costo. Foerster è la prima donna a gestire una compagnia aerea del Gruppo Lufthansa. È stata responsabile commerciale della compagnia aerea per un anno e mezzo e da allora vive nella capitale belga. Prima di entrare a far parte di Brussels Airlines, ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali nel settore aerospaziale, tra cui General Manager Product Management Intercontinental, Vice Presidente Network and Fleet Development e Senior Vice President Network, Group & Alliance Development del Gruppo Lufthansa, mentre il belga Demoulin è stato vicepresidente senior per le operazioni di volo e vice-presidente aggiunto responsabile della Brussels Airlines per 12 anni prima di essere nominato COO.
Battaglia dei cieli in Belgio contro Lufthansa per la questione Brussels: sindacati, ma anche imprese, sul piede di guerra
Questione Brussels; in Belgio questa e le notizie precedenti di una trasformazione del vettore in una compagnia point-to-point, di taglio low cost sotto l’alveo Eurowings, hanno causato un’alzata di scudi da parte dei sindacati che “temono che queste partenze siano la prima fase di un’ importante ristrutturazione che porterà alla scomparsa del marchio Brussels Airlines”, ma anche le imprese belghe non ci stanno e proprio ieri, giornata in cui si è svolto il Cda del gruppo Lufthansa, ben 50 tra imprenditori e dirigenti di società locali hanno chiesto al vettore tedesco con una lettera aperta di mantenere Brussels Airlines,”forte” e “ancorato” in Belgio. “Belgio e Bruxelles, la capitale d’ Europa, hanno bisogno di questo legame per rimanere competitivi nel mondo sempre più globalizzato e competitivo” firmata da aziende come Solvay, BNP Paribas Fortis, IceWatch,Van Hoorebeke, etc.
I sindacati sulla questione Brussels minacciano sciopero e incontreranno i manager di Eurowings mercoledì, vettori che insieme stanno gradualmente iniziando “a creare le basi per un futuro comune in cui i punti di forza delle due compagnie aeree saranno combinati con l’ambizione di costruire una compagnia aerea paneuropea forte, sostenibile e leader. A priori, all’ interno del gruppo Eurowings, la società dovrebbe mantenere le proprie competenze africane” si legge in una nota.” Con Eurowings continueremo ad espandere le nostre attività a lungo raggio al di fuori di Bruxelles e Düsseldorf, e in particolare a svolgere il nostro ruolo di vettore domestico e motore economico importante per il nostro paese”, ha dichiarato Etienne Davignon, copresidente del Consiglio di Amministrazione di SN Airholding.
Secondo Dirks:”Brussels Airlines è già oggi un’entità chiave dell’Eurowings Group che si sta sforzando di diventare una delle principali compagnie aeree europee […]. Attualmente, i nostri colleghi di Brussels Airlines sono alla guida del processo di creazione di voli a lungo raggio a Düsseldorf, uno dei nostri hub più importanti in Germania”, perdendo quindi voli lungo raggio dal suo hub di Bruxelles, si chiedono sindacati e imprenditori belgi?
Preoccupazioni quindi da parte anche dell’aeroporto di Bruxelles Zaventem, dove il vettore opera molti dei suoi 300 voli giornalieri. Nata sulle ceneri dell’ex compagnia di bandiera nazionale belga Sabena, fallita nel 2001 che costò la perdita di 10 mila posti di lavoro, dando un duro colpo all’economia belga e all’orgoglio nazionale, provocando anni di recriminazioni politiche e contenziosi societari, Brussels Airlines conta oggi circa 3.500 dipendenti e nell’ultimo bilancio, pubblicato nel marzo 2017, ha registrato un risultato operativo positivo per 20,4 milioni di euro e un utile netto di 15 milioni di euro, malgrado gli attentati terroristici allo scalo (leggi qui).