Easyjet, Trainline, Musement e Booking.com nel mondo travel, ma anche, la Gdo con Auchan, Simply Market, Esselunga, Carrefour, Lidl ed Eurospin, oltre a Old Wild West, Autogrill, La Rinascente, OVS, H&M, Leroy Merlin, Eataly, Sephora, Limoni, La Gardenia, Banzai/ePrice, Mondadori, Media World, Unieuro, ParkAppy, EniPay, Deliveroo, Lanieri, Giglio, Supermercato24, Stockisti,Saldi Privati, Monclick e naturalmente Apple Store sono coloro che in Italia, on, sito e/app, e offline, accettano i pagamenti con Apple Pay.
Apple Pay sbarca in Italia, il sedicesimo, paese dov’è possibile pagare con i Device della Mela
Il sistema di pagamento sviluppato dall’azienda di Cupertino lanciato nel 2014 negli Stati Uniti sbarca anche in Italia, 16esimo paese al mondo dov’è possibile pagare con i device portatili della Mela. Apple Pay supporta carte del circuito Visa e Mastercard se erogate da Unicredit, Carrefour Bank e Boon, una app che consente di caricare una carta prepagata di una banca anche se questa non è partner Apple. Le novità sono Mediolanum e American Express, a breve, mentre nei prossimi mesi arriveranno CartaBCC, ExprendiaSmart, Fineco, Hype (prepagata elettronica), N26 (startup di Berlino che offre servizi bancari per smartphone) e Widiba (banca digitale di Mps).
Come funziona Apple Pay
Apple Pay trasforma l’iPhone, dal 6 in poi, o l’Apple Watch, in una carta di credito in modalità contactless, usando il lettore di impronte digitali per essere autenticati, ma può anche utilizzato coma forma di pagamento sulle app o nei siti web compatibili (con i nuovi MacBook si può usare il sensore per le impronte digitali sopra la tastiera, con i modelli precedenti l’identificazione avviene con il touch ID dell’iPhone).
Apple Pay in Italia
“L’Italia per noi è un mercato strategico perché ha una buona percentuale di Pos contactless, ovvero il 50%, che da oggi potranno utilizzare Apple Pay. Inoltre vedo una buona adozione nel food e lifestyle” ha affermato Jennifer Bailey vicepresidente di Apple che guida Apple Pay. La manager spiega che nell’ultimo anno “l’utilizzo del servizio è cresciuto del 450% del mondo e che i punti di forza sono semplicità, sicurezza e privacy”.
E gli altri?
Mentre il “concorrente” Unicredit ha da subito sposato la forma di pagamento targata Appl, Intesa San Paolo potrebbe sbarcare su Samsung Pay, in arrivo anch’essa in Italia nel corso dell’anno, mentre l’Italia al momento, è esclusa dai piani di sviluppo di Android Pay, già piattaforma per diversi sitemi di pagamento bancari attraverso le loro carte virtuali. E poi ci sono Vodafone Pay, PostaMobile, MySi Pay di CartaSi, Tinaba, Jiffy, Satispay. Insomma un’altra arena di lotta tra big del mercato tech.
Il commento di Frances Ouseley, Direttore di easyJet per l’Italia
“L’innovazione fa parte di easyJet e perciò è naturale per noi essere una delle prime compagnie aeree al mondo ad introdurre Apple Pay per il Web per easyJet.com e sulla nostra pluripremiata app. Oggi siamo lieti di portare questa straordinaria tecnologia ai viaggiatori italiani. Prenotare voli non è mai stato così facile!” ha detto Frances Ouseley, Direttore di easyJet per l’Italia.