Le tre principali Tmc al mondo, ovvero American Express Global Business Travel, BCD Travel e Carlson Wagonlit Travel – hanno firmato un accordo dia partnership con Airbnb, inserendo così gli oltre 2 milioni di annunci della piattaforma californiana nelle loro policy
American Express GBT sarà il primo dei tre a inserire per alcune aziende selezionate le proposte di Airbnb già da questa settimana. “Per le altre due ci attendiamo una implementazione nei prossimi due mesi” ha detto il Business development manager della società Lex Bayer che sottolinea la voglia di molte aziende, tra cui anche ad esempio Morgan Stanley, di utilizzare gli alloggi di Airbnb.
L’integrazione degli alloggi Airbnb nei sistemi di prenotazione delle Tmc riporteranno tutte le informazioni delle proprietà proposte ma, almeno non in un primo momento, non le recensioni degli ospiti.
Airbnb for Business, la parte dedicata alle piccole e medie imprese della piattaforma, vede “10 mila nuove registrazioni ogni settimana” sottolinea Bayer. Una modalità di prenotazione che naturalmente viene trattata dalle Tmc come ogni altro booking di alloggio, anche per quanto riguarda la sicurezza, così come succede, ad esempio, da BCD Travel nella sua piattaforma chiamata DecisionSource.
“I viaggi d’affari stanno evolvendo rapidamente, in particolare cresce la richiesta da parte dei viaggiatori di maggiori opzioni e di personalizzare il loro viaggio. Con l’aggiunta di Airbnb alla nostra offerta, forniamo ai travel manager proprio la flessibilità di cui hanno bisogno. Questo accordo sarà particolarmente utile per i viaggiatori che effettuano trasferte di lungo periodo e che non vogliono necessariamente soggiornare in un hotel” commenta a noi di Mission Scott Brennan, President Hotels di Cwt..
Ricordiamo che il mese scorso Airbnb ha abilitato la possibilità di prenotazioni a terzi, per permettere a travel manager o ad un assistente di prenotare per un collega/dipendente.
Solo lo scorso novembre Greg O’Hara, presidente e amministratore delegato di Certares e presidente del consiglio in American Express, aveva detto durante la conferenza PhoCusWright di non aver “visto nessuna grande azienda, sia questa IBM o McKinsey, mandare migliaia di propri dipendenti da Airbnb, ma anche con Priceline o Egencia”. Ma, come abbiamo scritto sopra, i tempi cambiano…e anche velocemente.
Anche perché secondo una ricerca Allianz rilasciata all’inizio di questa settimana ha stimato che un americano su tre americani è pronto a utilizzare i cosiddetti servizi di sharing economu, come AirBnB, HomeAway, Uber o Lyft già da questa estate, più del doppio rispetto al 2015.