All’Itb Lufthansa non si pente e rilancia sul Direct Connect

Con l’occasione della fiera di casa, ovvero l’Itb di Berlino Lufthansa fa il punto sulla sua recente decisione di mettere una fee per le prenotazioni via gds di 16 euro. E non mostra alcun pentimento. Anzi. “Il maggior successo di questa strategia è la sempre maggior presenza dei nostri prodotti a più alto valore aggiunto nei canali BtoB” afferma Jens Bischof, vice presidente esecutivo incaricato delle vendite e Chief Commercial Officer dell’hub di. Francoforte, che sottolinea come “grazie a questa decisione abbiamo registrato più accesi diretti BtoB negli ultimi sei mesi che nel corso degli ultimi cinque anni”.

Accessi diretti che interessano anche e soprattutto il mondo corporate, grazie allo sviluppo di soluzioni ad hoc: “Grandi aziende quali Andritz o ArcelorMittal hanno detto di volersi rivolgere a un accesso diretto ai sistemi del gruppo Lufthansa. È un accesso separato è anche allo studio con il gruppo Bayer. I viaggiatori d’affari che prenotano direttamente sul nostro portale www.LH.com” spiega Bischof, “possono ormai scambiare le informazioni della loro prenotazione tra cui la fatturazione nei loro sistemi, utilizzando i programmi dell’americana Traxo”.

E, il gruppo che riunisce i vettori Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines, rilancia da Berlino annunciando le diverse realtà che stanno già utilizzando le loro interfacce di prenotazione dirette, Direct Connect, quali Aerticket o FTI-Ticketshop, mentre le agenzie riunite sotto il cappello Lufthansa City Center sono attualmente in fase di test per l’integrazione dell’accesso diretto, così come con il gruppo Hrg e diversi tour operator, tra cui Tui.

Naturalmente il vettore tedesco guarda anche ai big player del Web, lanciando un progetto pilota con Google per vendere direttamente i propri voli su Google Flights. Dopo gli Stati Uniti, con un buon successo, questa possibilità sbarca anche in Canada e in Europa, in cinque paesi test, che sono la Danimarca, la Francia, la Norvegia, la Polonia e la Svezia.

La strada, secondo Lufthansa, è segnata, e sono orami tanti gli operatori del settore che stanno chiudendo accordi con la compagnia tedesca per il suo accesso diretto, grazie alle diverse partnership con aziende tecnologiche specializzate in integrazioni di sistemi. Sarà l’ennesimo colpo mortale alla distribuzione?

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