Cempella, Mengozzi, Zanichelli, Cimoli, Prato, Police, Sabelli, Ragnetti, Del Torchio, Cassano, ma Silvano non Antonio. Anche se, in effetti, questa sembra una formazione di calcio, come la storica, per chi è nato negli anni ‘60. Zoff, Gentile, Cabrini… Invece sono semplicemente gli amministratori delegati che si sono succeduti alla guida di Alitalia negli ultimi vent’anni. In attesa di chi sostituirà Silvano Cassano (leggi – Turbolenze sui cieli di Alitalia: lascia Cassano)e che andrà ad affiancare il presidente Luca Cordero di Montezemolo, il quale, proprio nel giorno in cui Cassano ha rassegnato le dimissioni (sarà un caso?), ha presentato in cda la semestrale della compagnia.
Conti ancora in rosso di 130 milioni di euro, “in linea con le previsioni del piano industriale” si legge però in una nota del vettore, affermazione ribadita anche dallo stesso Montezemolo, che sottolinea come questo risultato sia stato raggiunto nonostante i danni subiti a causa dell’incendio divampato il 7 maggio scorso a Fiumicino, quantificati in 80 milioni di e il negativo impatto della sospensione della importante tratta Roma-Caracas, resa necessaria a causa del congelamento valutario in Venezuela.
Il Cda si dice anche soddisfatto per il successo sui mercati internazionali del bond da 375 milioni di euro collocato da Alitalia e dal reperimento di 700 milioni di dollari di nuove risorse da parte di Etihad Airways e dei propri equity partner, di cui 122 milioni andranno proprio al vettore italiano.
Ma torniamo ai numeri semestrali del vettore, che ha trasportato 10,3 milioni di passeggeri con un load factor del 75%, aprendo ben quattro voli intercontinentali, da Venezia e da Milano per Abu Dhabi, da Milano per Shanghai e da Roma per Seoul, grazie all’entrata in flotta di due Airbus A330. Che sfoggiano la nuova livrea e i nuovi servizi di bordo appena proposti sul mercato. E di cui ha goduto anche Papa Francesco, visto che il Santo Padre utilizza un A330 Alitalia per il suo viaggio pastorale a Cuba e negli Stati Uniti.
Il Cda sottolineando come i conti siano in linea con il piano che, ricordiamo, prevede il ritorno al nero nel 2017, conferma nei primi giorni della prossima settimana la riunione a Roma dei vertici delle compagnie Etihad Airways Partner (Alitalia, Jet Airways, airberlin, NIKI, Air Serbia, Air Seychelles ed Etihad Regional), per un periodico incontro di confronto e aggiornamento sullo sviluppo delle sinergie industriali e sull’integrazione dei network. Sperando che per una di loro, Alitalia appunto, non ci sia “bisogno dell’esorcista” come affermò Maurizio Prato nella notte della rottura con Air France (aprile 2008). Ma per chi trasporta il Papa…