AirPlus, sempre un passo avanti. Con conti in continua crescita

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E’ venuto dalla Germania Patrick Diemer, Chairman dell’Executive board di AirPlus, per presentare a Milano gli ottimi conti 2015 della società tedesca, cresciuta più del mercato: “chiudiamo l’anno con 46.500 clienti, ovvero 3300 clienti in più rispetto all’anno prima, con 11 milioni di transazioni in più a quota 154 milioni, con un incremento dei volumi del 9,1%” dice Diemer, a cui fa eco Diane Laschet, Amministratore Delegato, AirPlus International Italia sottolineando gli ancora migliori dati del Belpaese, “a più 12,1% e 727 nuove carte lodge emesse”, diventando uno dei top quattro paesi per la società, insieme a Germania, Francia e Cina.

Diane Laschet, ad AirPlus Italia
Diane Laschet, ad AirPlus Italia

“Bene anche le perfomance dei nostri sistemi di pagamento” spiega Diemer, “con il corporate account e le corporate card a più 8% e l’AirPlus Integrated Data and Acceptance, o Aida, a più 38%”. I volumi processati sono passati da 12,7 miliardi di euro a 13,8 miliardi, con un revenue a 329 milioni dai 320 del 2014 con, infine, un risultato finale, Ebit, a 51,7 milioni di euro, contro i 46,3 delll’anno prima.

Un anno che ha visto anche il boom della Cina, diventato “il nostro quarto mercato per importanza, cresciuto sensibilmente, insieme a nostre new entry come Messico, Australia e Regno Unito” dice Diemer, anno dove AirPlus ha aperto in diversi paesi, come quelli del Centroamerica, la Croazia e la Repubblica Dominicana e il lancio di AirPlus Aida in Australia e Austria.

Un trend positivo che si vede anche nel primo trimestre dell’anno, “a più 4,3% sullo stesso periodo del 2015” sottolinea Diemer, che vede un intero 2016 molto positivo, che si focalizza su tre punti: la crescita dell’Asia Pacifico, con volumi che passeranno dall’1,2 miliardi di volume nel 2015 ai 2,7 miliardi nel 2020, grazie all’apertura di nuovi mercati quali India, Giappone, Thailandia, Indonesia, Taiwan, Vietnam e Nuova Zelanda; lo sviluppo delle soluzioni di pagamento virtuali, da 700 milioni di euro ai 1,5 miliardi in cinque anni, con una nuova piattaforma e nuovi mercati, quali gli Stati Uniti e Hong Kong; e, le nuove corporate card,che passeranno dall’1,9 miliardi di euro del 2015 ai 3,5 miliardi al 2020, con nuovi mercati nell’Est Europa. Un 2016 con, ancora, un’Italia che cresce di più, del 15% e che, dopo il lancio di Aida Flex per le spese ricorrenti delle aziende, “che vede 152 clienti attivi, con il 50% dei volumi perocurement per spese di telefonia” spiega Laschet, il lancio  quest’anno di Aida for procurement, “per centralizzare anche gli acquisti one shot online, grazie all’emissione di carte di credito virtuali masterCard single-use e un unico estratto conto”.

 

 

 

 

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