Quattro chiacchiere con Susanna Sciacovelli, direttore generale di airberlin Italia, sulle novità del vettore tedesco e le strategie per penetrare maggiormente nel segmento corporate.
Quanto è strategico il mercato della Penisola per airberlin?
«Sempre di più. Dall’acquisizione del vettore TuiFly, avvenuta nell’ottobre 2009, siamo presenti in ben 14 aeroporti della Penisola. Per questo nei mesi scorsi abbiamo ritenuto opportuno riorganizzare la nostra struttura italiana e, in particolar modo, il nostro team commerciale. Abbiamo designato una figura che ha il compito di seguire in maniera dedicata le aziende, focalizzandosi sulle grandi imprese, ma anche sul segmento delle Pmi: si tratta del senior corporate key account Federico Capello, che vanta già una vasta esperienza nel settore dei viaggi d’affari maturata presso Carlson Wagonlit Travel. Per rinsaldare ulteriormente i rapporti con le agenzie di viaggi, inoltre, abbiamo affidato a Nicolò Sessa il ruolo di key account manager per il trade. Elena Caci è stata nominata junior sales account Italy, mentre Silvana Napolitano, regional commercial director, ha il compito di promuovere le vendite della compagnia nel Centro-Sud Italia».
Quali plus offrite alle aziende?
«Il nostro punto di forza è l’adozione di un modello ibrido, del quale siamo stati pionieri in Europa e al quale oggi si “convertono” anche altri vettori: proponiamo tariffe competitive come i low cost, ma con numerosi servizi “tradizionali” senza supplemento, dall’assegnazione del posto al check-in, alla distribuzione a bordo di bevande, snack e riviste gratuite. A ciò si aggiunge un’ampia gamma di collegamenti interessanti per la clientela business, come i voli da Verona per Berlino Tegel e Düsseldorf inaugurati quest’anno. Le aziende che sottoscrivono con noi un contratto corporate, infine, possono usufruire delle nostre tariffe full o semi flexible, che garantiscono la disponibilità di posti illimitata, la possibilità di effettuare modifiche e rimborsi senza penali e di prenotare fino a 2 ore prima della partenza».
Ha accennato alle Pmi. Quale prodotto avete messo a punto per questa tipologia di aziende?
«Abbiamo lanciato Business Points, un programma che consente alle piccole e medie imprese di ridurre le spese di viaggio. Prenotando i voli di airberlin sul nostro sito, ma anche tramite l’agenzia di viaggio di fiducia, si accumulano punti spendibili in voli gratuiti. Il programma è anche cumulabile con Top Bonus, il nostro frequent flyer program».
In Italia airberlin è nota soprattutto per i collegamenti con la Germania, ma ha anche un ampio network di lungo raggio.
«Il nostro obiettivo è rafforzare sempre di più la nostra attività sul long haul, che già oggi include destinazioni quali Tel Aviv, New York, Mombasa».
A questo obiettivo contribuirà il vostro ingresso in Oneworld, a partire dal 2012.
«L’adesione a Oneworld ha un doppio valore per noi: da un lato ci consentirà di accedere all’ampio network degli 11 vettori membri e di ampliare i vantaggi offerti ai nostri passeggeri (ad esempio, attraverso l’integrazione di Top Bonus con il fidelity program dell’alleanza). Dall’altro, ci permetterà di ribadire la qualità del nostro servizio: in genere, infatti, i low cost “puri” non entrano a far parte delle coalizioni dei cieli perché non dispongono dei necessari requisiti. Al momento, ci stiamo preparando all’ingresso in Oneworld attraverso code share con alcuni vettori membri, quali American Airlines e Iberia».
Testo di Arianna De Nittis, Mission n. 5, settembre 2011