Quest’anno Air Europa festeggia le nozze d’argento con il nostro Paese. Un traguardo importante per la compagnia aerea, presente da 25 anni in Italia, dove ha iniziato a operare dapprima nella Capitale e nel capoluogo meneghino, arricchendo poi l’offerta con Venezia.
Dopo un 2024 florido, chiuso con più di 2,9 miliardi di euro di fatturato e una crescita del 6,3% rispetto all’anno precedente, Air Europa Holdings sembra avere ottime prospettive anche per l’anno corrente, anche grazie alla reintroduzione del volo da Venezia dal 21 giugno, dopo l’abbandono obbligato pre pandemia. In continua crescita è anche il numero di passeggeri, arrivato a oltre 12 milioni, con un incremento del 4,4% sull’anno precedente.
Il segmento leisure nel 2024
Il segmento leisure in particolare è cresciuto con percentuali esponenziali, superando del 50% i numeri del 2023, con un’incidenza delle destinazioni a lungo raggio di ben il 90%.
Le destinazioni più gettonate sono le gemme del Sudamerica (Lima, Buenos Aires, San Paolo, Bogotà, Cancun) e le isole caraibiche di Cuba e Repubblica Dominicana. Quest’ultima ha registrato grandi numeri grazie al fatto che la compagnia opera su tre aeroporti – Las Americas, Punta Cana, Santiago de los Caballeros – mettendo a disposizione di trade e consumer una capacità di posti sorprendente. Inoltre la flessibilità dell’offerta, con voli giornalieri o plurisettimanali, permette di programmare soggiorni balneari di 10-11 giorni, soddisfacendo la richiesta del mercato.
Relativamente al lungo raggio, nel 2025 Air Europa non prevede al momento nuove rotte ma un
aumento di posti a disposizione sulle destinazioni servite e consolidate.
Prospettive positive per il 2025
Con la chiusura di gennaio sopra il budget, le stime per il 2025 prevedono una crescita del fatturato del 7% e dei passeggeri del 12%.
Renato Scaffidi, Country Manager Air Europa Italia, ha commentato “Siamo molto soddisfatti dell’andamento del 2024, frutto del grande lavoro di networking sviluppato con il mercato trade negli anni. Guardiamo al 2025 con ottimismo: il sentiment è positivo e il feedback di tour operator e agenti di viaggio conferma il nostro solido posizionamento. Le relazioni sono consolidate e ci sono tutte le premesse per continuare a crescere insieme.”
La crescita di Air Europa in Italia sarà trainata dalla reintroduzione di due voli giornalieri da Venezia, che garantirà una capacità del 15% in più di sedili. A contribuire anche l’introduzione di nuove rotte come Istanbul, dal 12 maggio con 5 frequenze settimanali (giornaliere dal 7 luglio). Inoltre, la firma del nuovo accordo di code-share con SAS consentirà di collegare la Spagna alla Scandinavia.
In arrivo anche nuovi aeromobili, 3 nuovi Boeing 787 Dreamliner e il primo Boeing 737 MAX, per una flotta complessiva di 57 aerei.
Continuerà la collaborazione con tour operator e agenzie di viaggio con nuove iniziative trade, dai webinar ai workshop, dalle convention alle sponsorizzazioni in partnership con i principali network.
Anche nel 2025, Air Europa investirà in sponsorizzazioni dirette, concentrandosi in particolare sul business travel. A novembre 2024, Air Europa è stata official carrier di un evento di grande visibilità, il World Business Forum, che ha visto la partecipazione di importanti leader internazionali, con relatori di alto calibro come Mario Draghi, a Milano.
L’azienda punta costantemente a migliorare ogni aspetto dell’esperienza di volo: dall’economy alla Business Class, le cui occupazioni sono salite del 75%-80%.
Aggregazioni all’orizzonte?
Rispetto alle voci degli ultimi tempi su una possibile aggregazione all’orizzonte, Renato Scaffidi ha commentato:
“Nel contesto del trasporto aereo, entrare a far parte di un grande gruppo è un passaggio obbligato per restare competitivi. Le economie di scala, il network globale e la possibilità di massimizzare le risorse rendono l’aggregazione un obiettivo strategico per le compagnie aeree. La dipendenza dalle aziende produttrici di aeromobili è un altro fattore critico, poiché molte volte non riescono a consegnare gli aerei nei tempi e nelle quantità necessarie. Le aziende più grandi, grazie al loro maggiore peso, hanno una posizione di vantaggio nel ricevere nuovi aeromobili e risorse, riducendo così le difficoltà legate alla capacità e ai tempi di consegna”.
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